ludovica
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venerdì 9 febbraio 2018
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strepitoso harvey!!!
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non è un film politicamente corretto da ciò derivano le eccessive stroncature, niente di nuovo. Per come la vedo io basta solo il fascinoso, intrigante Harvey Keitel a dargli 12 stelle. Una curiosità perchè il finale originale del film è stato censurato? Mah, chissà...
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ludovica
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martedì 6 febbraio 2018
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a proposito del mercante di pietre
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Io non l'ho dimenticato dopo due giorni, e lo rivedrò, sopratutto per il fascino intrigante di Harvey Keitel. Il film a mio parere è dignitoso, non un capolavoro di Slanley Kubrik, ma veritiero, in proposito condivido in pieno il commento di Alice. I gusti non si discutono, le stroncature politicamente corrette si. Il mercante di pietre descrive il terrorismo islamico per ciò che è, mostra una realtà che molti hanno conosciuto da vicino e altri conosceranno, forse anche qualcuno di noi, nessuno ci garantisce il contrario. Per la critica di parte è un filmaccio, populista, razzista ecc, ecc. Sarebbe interessante il parere di chi era al Bataclan, a Nizza, In Belgio, in Germania, a Londra, ed ha visto i propri figli, gli affetti più cari, trasformarsi in un attimo in cadaveri crivellati di colpi o fatti a pezzi.
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Io non l'ho dimenticato dopo due giorni, e lo rivedrò, sopratutto per il fascino intrigante di Harvey Keitel. Il film a mio parere è dignitoso, non un capolavoro di Slanley Kubrik, ma veritiero, in proposito condivido in pieno il commento di Alice. I gusti non si discutono, le stroncature politicamente corrette si. Il mercante di pietre descrive il terrorismo islamico per ciò che è, mostra una realtà che molti hanno conosciuto da vicino e altri conosceranno, forse anche qualcuno di noi, nessuno ci garantisce il contrario. Per la critica di parte è un filmaccio, populista, razzista ecc, ecc. Sarebbe interessante il parere di chi era al Bataclan, a Nizza, In Belgio, in Germania, a Londra, ed ha visto i propri figli, gli affetti più cari, trasformarsi in un attimo in cadaveri crivellati di colpi o fatti a pezzi. Vittime innocenti, come le erano quelle dell'11 settembre e di tanti altri posti e date che abbiamo dimenticato perchè sono troppe. Ditelo ai superstiti dei vili attentati islamici che questo film è razzista, populista, che non approfondisce...
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renato c.
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domenica 1 dicembre 2013
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terrorismo e fantapolitica
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Due stellette a causa di alcune incongruenze. La trama è ben congegnata nell'insieme. Non è la prima volta che fanno un film in cui un terrorista si serve di una donna innamorata per compiere un attentato; ricordo di un film in cui un terrorista si finge innamorato di una hostess, le consegna un mangiadischi dei vecchi 45 giri con il "loro disco d'amore", questa, ingenua, se lo porta sull'aereo, ed in pieno volo l'aereo esplode! Qui, al posto dell'aereo abbiamo una nave ed il mercante di pietre si innamora (non subito!) veramente della sua vittima! Incongruenze: Il film inizia con la protagonista che lavorava in aeroporto presa in ostaggio, durante una sparatoria da un terrorista islamico. Il marito, per farle passare lo shock la porta in vacanza e dove? Proprio in un paese islamico! Bel m
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Due stellette a causa di alcune incongruenze. La trama è ben congegnata nell'insieme. Non è la prima volta che fanno un film in cui un terrorista si serve di una donna innamorata per compiere un attentato; ricordo di un film in cui un terrorista si finge innamorato di una hostess, le consegna un mangiadischi dei vecchi 45 giri con il "loro disco d'amore", questa, ingenua, se lo porta sull'aereo, ed in pieno volo l'aereo esplode! Qui, al posto dell'aereo abbiamo una nave ed il mercante di pietre si innamora (non subito!) veramente della sua vittima! Incongruenze: Il film inizia con la protagonista che lavorava in aeroporto presa in ostaggio, durante una sparatoria da un terrorista islamico. Il marito, per farle passare lo shock la porta in vacanza e dove? Proprio in un paese islamico! Bel modo di curare uno shock! Di grande fantasia poi la scena del marito della vittima, mutilato alle gambe, che sfugge ai sicari fuggendo, tenendosi con le mani, sui tubi idraulici di casa! Infine il mercante di pietre voleva salire anche lui sulla nave per morire assieme alla sua vittima; non gli è stato concesso! perchè, mi sono chiesto, dal momento che, appena partita la nave, viene ucciso?! Poi ragionandoci ho capito che forse i terroristi temevano che, una volta salito sulla nave, avrebbe potuto disinnescare la bomba! Comunque una cosa questo film la può insegnare: donne, attente alle cotte per strani personaggi, perchè oltre a distruggere la vostra vita, si servono di voi per distruggere tante altre vittime innocenti! Lo stesso può anche essere riferito agli uomini, perchè esistono anche le donne terroriste! (Vedi: "Che bella giornata!" con Checco Zalone, anche se quello ha un lieto fine!)
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athaualpa
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martedì 26 febbraio 2013
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troppo finto per non essere vero!
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spielberg è uno dei registi che hanno fatto la storia del cinema:per il fiuto straordinario nel rinnovare generi dimenticati (si pensi ad indiana jones che riprende la tradizione dell'avventura esotica degli anni cinquanta) ed un talento con la macchina da presa incredibile (si pensi ai piani sequenza coi quali è stato girato lo sceneggiato televisivo E.R.). Ma spielberg non è mai stato un regista creativo. Non possiede il talento puro dell'artista che emoziona. Con questo film spielberg fa un compitino perfetto. La fotografia è come sempre perfetta. la confezione è come sempre perfetta....ma...manca il cuore. le battute sono sufficientemente scorrette da compiacerci ma sempre politcamente corrette per non disturbarci.
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spielberg è uno dei registi che hanno fatto la storia del cinema:per il fiuto straordinario nel rinnovare generi dimenticati (si pensi ad indiana jones che riprende la tradizione dell'avventura esotica degli anni cinquanta) ed un talento con la macchina da presa incredibile (si pensi ai piani sequenza coi quali è stato girato lo sceneggiato televisivo E.R.). Ma spielberg non è mai stato un regista creativo. Non possiede il talento puro dell'artista che emoziona. Con questo film spielberg fa un compitino perfetto. La fotografia è come sempre perfetta. la confezione è come sempre perfetta....ma...manca il cuore. le battute sono sufficientemente scorrette da compiacerci ma sempre politcamente corrette per non disturbarci. le battute sono talvolta così intelligenti da farci pensare di essere scemi...un po' contorte talvolta...e allora, sorprendentemente, pensiamo che, forse, questo film è tratto da una piece teatrale.....sì, è tutto così perfetto e finto che non possiamo fare altro che pensare di essere a teatro....ma il cinema, come ben ci spiega panofsky in un suo delizioso saggio famosissimo sul cinema, rappresenta la realtà e non la finzione....se no non è cinema, è teatro appunto!
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zikutomo
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venerdì 7 dicembre 2012
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un dramma d'amore umano, non politico
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Ho visto il film per la prima volta proprio questa sera, sei anni dopo la sua uscita. Ne sono rimasto affascinato e abbastanza rapito fino alla fine. Mi è parso giusto approfondirlo e sono andato a vedere le maggiori critiche presenti in Rete. Con mio stupore ho letto solo divisioni fra pareri troppo positivi e troppo negativi, che parlavano fondamentalmente di politica e attualità. Mi sono sentito quasi stupido, dopo aver letto le critiche, a non averci trovato quasi nulla di politico nella pellicola. Ho deciso di provare a pubblicare la mia idea, seppur tardiva.
Contestualizzare un film non è un'azione sbagliata, ma questo non deve accecare lo spettatore.
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Ho visto il film per la prima volta proprio questa sera, sei anni dopo la sua uscita. Ne sono rimasto affascinato e abbastanza rapito fino alla fine. Mi è parso giusto approfondirlo e sono andato a vedere le maggiori critiche presenti in Rete. Con mio stupore ho letto solo divisioni fra pareri troppo positivi e troppo negativi, che parlavano fondamentalmente di politica e attualità. Mi sono sentito quasi stupido, dopo aver letto le critiche, a non averci trovato quasi nulla di politico nella pellicola. Ho deciso di provare a pubblicare la mia idea, seppur tardiva.
Contestualizzare un film non è un'azione sbagliata, ma questo non deve accecare lo spettatore. Il Mercante di Pietre. Un titolo così evocativo! E dire che per la prima parte mi è sembrato molto simile a La Passione Turca. Sì, c'è attualità e sì, c'è una critica ad uno spicchio di mondo a noi vicino e lontano allo stesso tempo; ma io ho visto anche amore, tradimento, passione, delusione, pure vicende di umanità diverse a confronto. I protagonisti, così come gli spettatori, sono troppo annebbiati dal loro pregiudizio per rendersi conto di cosa accade realmente attorno a loro. Da Leda, abbacinata dalla passione, che non comprende (o non accetta) fino all'ultimo istante il complotto nel quale è entrata a far parte, nonostante gli ammonimenti di un marito assieme spaventato e paranoico. A Ludovico, che dimostra di aver superato le proprie ideologie immergendosi in una corrente di amore così forte che lo porta addirittura a rivalutare tutte le scelte della sua precedente vita, finendo distrutto assieme alla nave che ha contribuito ad affondare. E infine Alceo, la vittima più grande, il vero martire della storia, mutilato fisicamente, sentimentalmente e professionalmente. L'uomo storpio, disprezzato e abbandonato che, come una moderna Cassandra, ha la bocca piena di profezie che nessuno è disposto ad ascoltare, poiché troppo atroci per essere accettate. Il Mercante di Pietra è l'analogia dell'uomo. L'uomo semplice sasso, grigio e opaco, scagliato in una cruda ed insensibile lapidazione. O l'uomo pietra preziosa, che diviene lucente e umido dopo essere stato esposto alle condizioni più avverse della vita. Bisogna essere disposti a brillare di sentimento anche se questo significa combattere il Mondo intero, quello stesso mondo con cui si è vissuti fino a poco prima e che ci pareva il più giusto.
P.S. E la scena dell'inseguimento sul soffitto? Per me è stato un vero colpo di genio.
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patriziaartico
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lunedì 4 giugno 2012
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contrasto di sensazioni
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Ho visto il film a "morsi" facendo zapping su ski. Ero convinta che, alla fine, ci sarebbe stata la ribellione con il "recupero" della vita da parte dei ragazzi. Invece no. la fine mi ha lasciato una sottile angoscia ma anche, d'istinto, una sorta di rabbia. Ho pensato che un film così è inutile, senza senso, nella sua angosciosa spirale: non avrebbero dovuto prmettere la sua produzione. Erano anni che non reagivo così male di fronte a un film. Il giorno dopo, però, mi sono chiesta perchè mi avesse colpito tanto e ci sto ancora pensando. Per questo ho cercato su Internet recensioni e commenti.
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elvis shot jfk
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giovedì 20 ottobre 2011
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il primo uomo
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Quando verrà proiettato nelle sale italiane? uscirà in dvd?
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claudio73
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domenica 27 marzo 2011
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noioso
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Non capisco tutto questo entusiasmo per questo film. Sono andato con grandi aspettative ma l'ho trovato lento e scontato. Il fatto poi di ambientarlo ai giorni nostri o addirittura nel passato(prima parte del film)lo rende poco plausibile. A tal proposito molto meglio "the Island" ambientato nel futuro o " extreme measures" ambientato si negli anni 90 ma dove i "barboni" utilizzati come pezzi di ricambio vengono considerati come pratica illegale! Di buono l'ottima recitazione...e nulla più!
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lawrence92
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sabato 26 marzo 2011
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la quintessenza della visionarietà...
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Non esprima ancora un giudizio, sto aspettando il film da circa un anno e mezzo, da quando è stato annunciato e sono apparse le prime immagini....
a domenica per la recensione!!!
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giorgio zannelli
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lunedì 13 settembre 2010
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e se questo è il migliore del festival, cosa saran
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un film povero smozzicato inconcludente che non scende nelle problematiche che si mantengono solo accennate. Una regista che interpreta il vuoto e l'esteriorità dell'ambiente affidandosi a una ridondante "apparizione" frammentata di tette e gambe ecc. La problematica della solitudine appena sfiorata e priva di consistenza (espressa in due sole frasi dei protagonisti). Poverissima la caratterizzazione dei personaggi. Scene tronche che non comunicano quanto appena si percepisce. Il microfono di registrazione che appare in un paio di scene, se vuole rappresentare (come altre piccole cose del genere) un segnale, non ha altre scelte consimili che ne supportino la validità od il messaggio.
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un film povero smozzicato inconcludente che non scende nelle problematiche che si mantengono solo accennate. Una regista che interpreta il vuoto e l'esteriorità dell'ambiente affidandosi a una ridondante "apparizione" frammentata di tette e gambe ecc. La problematica della solitudine appena sfiorata e priva di consistenza (espressa in due sole frasi dei protagonisti). Poverissima la caratterizzazione dei personaggi. Scene tronche che non comunicano quanto appena si percepisce. Il microfono di registrazione che appare in un paio di scene, se vuole rappresentare (come altre piccole cose del genere) un segnale, non ha altre scelte consimili che ne supportino la validità od il messaggio. Mancando un vero profilo "intimista", la rappresentazione psicologica dei personaggi così delocalizzata e scialba, svanisce in una conduzione descrittiva lenta e completamente priva di un lessico accettabile e comunicativo. Un film che non ha carattere e dialoga con lo spettatore.
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