martinello
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domenica 1 aprile 2007
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la vergogna, questa sconosciuta
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il Giornale intervista Martinelli, dopo la puntata di AnnoZero sugli estremisti islamici a Torino:
Il Mercante di pietra non ha avuto molto successo. Come mai?
«Purtroppo non c’è stato il tempo di far conoscere al grande pubblico la pellicola. La sua uscita è stata disastrosa. La casa distributrice, Medusa, lo ha ritirato dopo tre giorni dai cinema. Capisco la paura di ritorsioni dei proprietari dei multisala, ma neppure i commentatori mi hanno aiutato a farlo conoscere».
Vogliamo dirla tutta??? Il film è stato distribuito in 200 (DUECENTO!!!) copie in tutta la nazione italica, con un imponente campagna pubblicitaria, soprattutto su Mediaset (ovviamente), ma in pochi sono andati a fare la fila ai botteghini.
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il Giornale intervista Martinelli, dopo la puntata di AnnoZero sugli estremisti islamici a Torino:
Il Mercante di pietra non ha avuto molto successo. Come mai?
«Purtroppo non c’è stato il tempo di far conoscere al grande pubblico la pellicola. La sua uscita è stata disastrosa. La casa distributrice, Medusa, lo ha ritirato dopo tre giorni dai cinema. Capisco la paura di ritorsioni dei proprietari dei multisala, ma neppure i commentatori mi hanno aiutato a farlo conoscere».
Vogliamo dirla tutta??? Il film è stato distribuito in 200 (DUECENTO!!!) copie in tutta la nazione italica, con un imponente campagna pubblicitaria, soprattutto su Mediaset (ovviamente), ma in pochi sono andati a fare la fila ai botteghini.
Questa è l'unica Verità, il resto sono fregnacce di un regista che si arrampica sugli specchi, per non sfigurare e sperare in futuri finanziamenti. (la Medusa spero abbia imparato la lezione)
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[+] il pericolo integralista islamico esiste
(di percy00)
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(di davidov)
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andreazz
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sabato 31 marzo 2007
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francamente inutile
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non capisco l'inutile sforzo di Martinelli di farci la paternale sul pericolo di kamikaze musulmani, quando il problema REALE è un altro: l'impossibile dialogo e convivenza di chi crede nelle costituzioni scritte dagli uomini con chi invece crede in una legge divina superiore.
Di questo Martinelli non parla nel film, preferisce esplosioni, violenza fisica, semplicemente non riesce a parlare di temi etici, morali, politici: non ce la fa, poveraccio!
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mary
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venerdì 30 marzo 2007
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interessante!
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molto interessante xkè parla di un argomento molto attuale dei nostri giorni...nn l'ho visto tutto x mancanza di tempo, ma sembra un film da vedere tutti...nn ha generazioni!
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neverdie
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venerdì 23 marzo 2007
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il cast c'era l'idea pure ma.....
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non bastano a fare un film. Superficiale è dir poco, troppo banale e scontato per non dimenticarte che la storia fa acqua da tutte le parti.
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teddy
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lunedì 12 febbraio 2007
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la banalizzazione di temi complessi
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Dopo qualche istante dall'inizio della visione ho riconosciuto la mano del regista di "Piazza delle cinque lune", ma a quel punto era già tardi per rinunciare. E poi, una prova d'appello si concede anche ai criminali più incalliti. Martinelli ricade nell'errore di trattare temi di scottante attualità con una superficialità imbarazzante. Sì, la sensazione che ho provato durante la visione della pellicola è stata di imbarazzo. Imbarazzo per le affermazioni tagliate con l'accetta, per la prospettazione del rapporto occidente/Islam esclusivamente in termini di guerra tra civiltà o peggio tra religioni. Come se non vi fosse spazio per il dialogo, per il confronto dialettico, come se non vi fosse alternativa agli opposti estremismi.
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Dopo qualche istante dall'inizio della visione ho riconosciuto la mano del regista di "Piazza delle cinque lune", ma a quel punto era già tardi per rinunciare. E poi, una prova d'appello si concede anche ai criminali più incalliti. Martinelli ricade nell'errore di trattare temi di scottante attualità con una superficialità imbarazzante. Sì, la sensazione che ho provato durante la visione della pellicola è stata di imbarazzo. Imbarazzo per le affermazioni tagliate con l'accetta, per la prospettazione del rapporto occidente/Islam esclusivamente in termini di guerra tra civiltà o peggio tra religioni. Come se non vi fosse spazio per il dialogo, per il confronto dialettico, come se non vi fosse alternativa agli opposti estremismi. E non bastano certo a risollevare le sorti di questo film quelle due o tre frasi messe in bocca ai protagonisti sull'erronea identificazione tra Islam e wahabismo o tra Islam e terroristi. Quelle affermazioni rimangono infatti monadi isolate e non trovano alcuno sviluppo nel corso della narrazione.
Movimenti di camera esasperati per sopperire all'esilità della trama e della tesi sottesa alla stessa. Tanto rumore per nulla.
Spiace anche per l'interpretazione di Keitel (ma dov'è finito in questa pellicola il grandissimo interprete di Smoke o di Lezioni di Piano?), che si adatta con incredibile versatilità alla recitazione scialba degli altri protagonisti.
Insomma un film che si potrà tranquillamente dimenticare o meglio che dovrà essere dimenticato.
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vittorio
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lunedì 5 febbraio 2007
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finalmente un film occidentale!!
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Bel film!! Ti fa pensare...un autentico grido di allarme: "Il fatto più preoccupante è che l'occidente non si rende conto che il peggio deve ancora venire...."!!!
I soliti comunisti pro-islam che hanno condannato il film.....
Bella storia, bravo Keitel, un messaggio freddo e che penetra nel nostro cuore: "C'è qualcosa che può cambiare il fanatismo religioso..."??
Assolutamente da vedere senza nessun pregiudizio...difendiamo la nostra storia, difendiamo la nostra cultura, difendiamo il nostro modo di vivere.....
BEL FILM!!!
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(di storico)
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julian
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domenica 4 febbraio 2007
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il mercante di pietre
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Un ottimo film. Sono felice che sia italiano perche' dimostra che anche noi sappiamo fare film non natalizi.
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bruno
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sabato 3 febbraio 2007
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mistificazione a buon mercato
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Credo che Martinelli abbia davvero fatto un pasticcio. Un pasticcio che gli ha preso la mano senza che lo stesso regista abbia potuto rimediare in corso d'opera. Prendere posizione su realtà delicate che non si conoscono a sufficienza e sulle quali non si è studiato quanto sarebbe stato necessario, è politicamente scorretto e moralmente discutibile. Se Martinelli aveva in animo di realizzare questa pellicola pasticciona soltanto per lanciare un messaggio politico filo-razzista delle varie "leghe", è persino inutile soffermarci sul film. Ma se vogliamo dare credito al regista che grida indignato la "purezza" dei suoi intendimenti, allora è anche peggio, perchè questo film rappresenta una volgare banalizzazione di un tema complesso e sul quale sarebbe opportuno prendere posizione soltanto essendo parte in causa o dopo aver studiato per interi decenni la materia; non per solo tre anni come candidamente Martinelli svela, ammettendo così la sua lampante impreparazione.
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Credo che Martinelli abbia davvero fatto un pasticcio. Un pasticcio che gli ha preso la mano senza che lo stesso regista abbia potuto rimediare in corso d'opera. Prendere posizione su realtà delicate che non si conoscono a sufficienza e sulle quali non si è studiato quanto sarebbe stato necessario, è politicamente scorretto e moralmente discutibile. Se Martinelli aveva in animo di realizzare questa pellicola pasticciona soltanto per lanciare un messaggio politico filo-razzista delle varie "leghe", è persino inutile soffermarci sul film. Ma se vogliamo dare credito al regista che grida indignato la "purezza" dei suoi intendimenti, allora è anche peggio, perchè questo film rappresenta una volgare banalizzazione di un tema complesso e sul quale sarebbe opportuno prendere posizione soltanto essendo parte in causa o dopo aver studiato per interi decenni la materia; non per solo tre anni come candidamente Martinelli svela, ammettendo così la sua lampante impreparazione. Mi chiedo ancora come un attore illuminato quale Harvey Keitel abbia scelto di interpretare(magistralmente, peraltro, nonostante gli inconsistenti rilievi psicologici del personaggio) il ruolo di questo grottesco mercante di pietre.
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pippo
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sabato 27 gennaio 2007
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politicamente scorretti
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un film coraggioso , che ci comunica una verità senza peli sulla lingua: è politicamente scorretto: bravi, nella nostra era di assolutismo ideologico!
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giacomo boria
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giovedì 18 gennaio 2007
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il buonismo non aiuta
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Evidentemente la parola coranica ha attecchito anche nelle menti e nei cuori dei critici cinematografici, non credo che il Mercante di Pietre meriti una cosi' piena stroncatura;
si potrebbe passare ore a discutere sulla generalizzazione e sull'assolutismo del bene e del male, voglio solo dire che Martinelli, a mio parere, voleva far pensare e discutere e se non c'e' riuscito abbiamo perso un'altra occasione buona per parlare dell'aggressivita' della religione mussulmana e della sua espansione in Europa.
Saluti
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