luca fortini
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lunedì 18 settembre 2006
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brutto, bruttissimo, anzi pessimo
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Con Oliver Stone si può non essere daccordo, ma resta un ottimo cineasta. Con Martinelli non si può aprire nessun dibattito e si conferma un pessimo, ridicolo regista. Appare anche supponente nelle sue liquidatorie dichiarazioni alla stampa ("non ho paura dei musulmani, giro armato" ) e confeziona brutti "spottoni" da brutti copioni. Offre il fianco al massacro, ma diversamente da lui vogliamo essere pietosi e dargli alcuni consigli. 1)Nutrirsi di vero cinema e imparare ad usare il mezzo invece di farne scempio 2) Non sprecare le risorse che riesce a procurarsi per produrre (visto che forse almeno in questo è abile) per disonorare ulteriormente la nostra cinematografia visto che siamo già alla frutta 3) Quindi: Fare film solo se ha veramente qualcosa da dire senza urlarle goffamente, sperando che lo scandalo lo aiuti.
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Con Oliver Stone si può non essere daccordo, ma resta un ottimo cineasta. Con Martinelli non si può aprire nessun dibattito e si conferma un pessimo, ridicolo regista. Appare anche supponente nelle sue liquidatorie dichiarazioni alla stampa ("non ho paura dei musulmani, giro armato" ) e confeziona brutti "spottoni" da brutti copioni. Offre il fianco al massacro, ma diversamente da lui vogliamo essere pietosi e dargli alcuni consigli. 1)Nutrirsi di vero cinema e imparare ad usare il mezzo invece di farne scempio 2) Non sprecare le risorse che riesce a procurarsi per produrre (visto che forse almeno in questo è abile) per disonorare ulteriormente la nostra cinematografia visto che siamo già alla frutta 3) Quindi: Fare film solo se ha veramente qualcosa da dire senza urlarle goffamente, sperando che lo scandalo lo aiuti. Ma quale scandalo poi? Teoremi così rozzi e tale bassa qualità cinematografica non alimentano nessun dibattito; bisogna alzare il livello per raggiungere "lo spirito della ragione" altrimenti meglio tornare agli spot, forse brutti anche quelli ma non dannosi al cinema.
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[+] e dove sarebbero le motivazioni di ciò che dici?
(di andrea)
[ - ] e dove sarebbero le motivazioni di ciò che dici?
[+] ottimo
(di jk)
[ - ] ottimo
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lollone61
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lunedì 18 settembre 2006
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un'amara realta'
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non sono d'accordo con la recensione del Dizionario, forse il film sara' anche superficiale (d'altra parte non e' facile tracciare in meno di due ore profili psicologicamnete corretti ne' rappresentare compiutamente tutte le problematiche connesse ai rapporti con l'Islam), ma non ho intravisto recitazioni sopra le righe ne' tantomeno assolutismo da parte del regista.
Cio' che sta accadendo in occidente dal 2001 (da ultima la polemica sulle parole del S.Padre)dimostrano che veramente "sono come noi, sono in mezzo a noi" e noi non ce ne accorgiamo (o facciamo finta di non accorgercene), questa è la verità, l'amara verita'
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lucrezia devoto
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lunedì 18 settembre 2006
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gli inutili sforzi di martinelli
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Ogni volta ce la mette tutta per dare una parvenza di internazionalità al nostro asfitico cinema. Ma purtroppo Martinelli è la persona sbagliata e spiace dirlo visto che ce ne sarebbe bisogno, ma i suoi rozzi sforzi sono inutili. Non solo per i contenuti mal posti e già ampiamente dibattuti ( risibili loro malgrado nella stesura dei dialoghi e degli accadimenti), ma per lo stile senza virtù e senza talento di questo cineasta kitsch, che probabilmente quando vede il buon cinema si nutre solamente dell'ultimo movimento di macchina o effettino da scopiazzare a buon mercato. Un artigiano della spazzatura cinematografica nostrana,mediocre e incolta , che però non si fa mancar nulla tutto sommato, neanche qualche decotta star del cinema internazionale, pronta ormai ad ogni copione.
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Ogni volta ce la mette tutta per dare una parvenza di internazionalità al nostro asfitico cinema. Ma purtroppo Martinelli è la persona sbagliata e spiace dirlo visto che ce ne sarebbe bisogno, ma i suoi rozzi sforzi sono inutili. Non solo per i contenuti mal posti e già ampiamente dibattuti ( risibili loro malgrado nella stesura dei dialoghi e degli accadimenti), ma per lo stile senza virtù e senza talento di questo cineasta kitsch, che probabilmente quando vede il buon cinema si nutre solamente dell'ultimo movimento di macchina o effettino da scopiazzare a buon mercato. Un artigiano della spazzatura cinematografica nostrana,mediocre e incolta , che però non si fa mancar nulla tutto sommato, neanche qualche decotta star del cinema internazionale, pronta ormai ad ogni copione. Ma se l'attore può sbagliare a scegliere gli script, specie al tramonto della carriera (e nella nostra memoria nulla cancellerà le cose migliori di questi "simpatici" attori), le possibilità di riscatto di Martinelli sono ormai defunte giunto al suo quarto o quinto inutile film. Da evitare come la peste.
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edesh
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lunedì 18 settembre 2006
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stendiamo un velo pietoso
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Perchè si giudicano i film secondo i canoni della politica e non quelli dell'estetica? Detto ciò, il film è veramente brutto. Manca di una basilare grammatica cinematografica: le inquadrature sono volute e inutili, I dialoghi da tapparsi le orecchie, stendiamo un velo pietoso sull'uso più insulso e volgare dei rallenti e dei primi piani. L'idea politica che vuole esprimere è banalmente appiattita e , a mio parere, inquietante per la leggerezza con cui temi così complessi sono trattati.
[+] ma qualunque sia il punto di vista...
(di adele)
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james
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lunedì 18 settembre 2006
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inguardabile
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Martinelli dovrebbe ringraziare di non essere negli anni Settanta, perchè ad un film così la gente avrebbe tirato le poltrone sullo schermo . Cinema da dimenticare. Ideologicamente ottuso. Visivamente banale: inquadrature isteriche degne della peggior pubblicità italiana. Non sono neanche riuscito ad addormentarmi, i dialoghi erano troppo disturbanti.
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(di andrea)
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(di davide torino)
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clarkgable
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lunedì 18 settembre 2006
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rivoglio i soldi
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Tanto retorico ed enfatico, quanto superficiale e kitsch. Martinelli cerca di fare un film-caso, fatto a caso, cavalcando il tema dello scontro culturale tra oriente e occidente. Banalità fin dal primo minuto, dialoghi che fanno rimpiangere le fiction con Manuela Arcuri, Harvey Keitel (anagraficamente fuori parte) spaesato e , data la recitazione, direi sottopagato. Il peggio del peggio.
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(di michele )
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federica
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lunedì 18 settembre 2006
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non un film... un'opera d'arte
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Un film magistrale sotto ogni punto di vista. Ottima l'interpretazione della bellissima protagonista, assolutamente perfetto harvey keitel, perfettamente patetico il frustrato marito.
Le uniche due note negative: l'interpretazione dei due poliziotti, il gorilla e la bionda, e la qualità dell'immagine che magari è stata scelta apposta, ma avrei preferito immagini più nitide, meno "antichizzate".
Nel complesso, un film che sicuramente andrò a rivedere e che consiglio a tutti
[+] e lo vai pure a rivedere???
(di kiki)
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(di xhapik)
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(di ginevrabayer)
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(di tina galante)
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(di andrea)
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(di fabio72)
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ginevra bayer
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lunedì 18 settembre 2006
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assolutisti che non permettono assolutismi
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E' incredibile la levata di scudi, l'io ferito e scandalizzato di certa critica radicalista, integralista e vippista. Non tremo per gli attentati, futuri o ipotizzati o temuti che siano. Tremo per i siddetti critici , sedicenti scrittori, giornalisti, cinematografisti, tuttisti, religiositi... i nostri critici italiani, che dalle pagine di settimanali o quotidiani, stroncano la verità del film di Renzo Martinelli "Il mercante di pietre", comportandosi come un padre padrone che spedisce lontano la figlia incinta e nubile, per nascondere al mondo la verità , quella dolorosa, amara, scomoda. Quella che ci costringe a guardare dentro di noi, e a riconoscere che fuori sta accadendo qualcosa.
Si sono offesi i critici, perchè nel film cìè un delizioso riferimento alle loro frustrazioni, e ci cadono, nella trappola del grande Martinelli.
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E' incredibile la levata di scudi, l'io ferito e scandalizzato di certa critica radicalista, integralista e vippista. Non tremo per gli attentati, futuri o ipotizzati o temuti che siano. Tremo per i siddetti critici , sedicenti scrittori, giornalisti, cinematografisti, tuttisti, religiositi... i nostri critici italiani, che dalle pagine di settimanali o quotidiani, stroncano la verità del film di Renzo Martinelli "Il mercante di pietre", comportandosi come un padre padrone che spedisce lontano la figlia incinta e nubile, per nascondere al mondo la verità , quella dolorosa, amara, scomoda. Quella che ci costringe a guardare dentro di noi, e a riconoscere che fuori sta accadendo qualcosa.
Si sono offesi i critici, perchè nel film cìè un delizioso riferimento alle loro frustrazioni, e ci cadono, nella trappola del grande Martinelli. Lo criticano davvero, lo deridono, addirittura, per aver portato sullo schermo quella verità che da 1 decennio è palese davanti a noi, ma che ammettere è impossibile. Il mondo arabo, l'islam del potere ci sta divorando, stiamo diventando anche noi idolatri come loro, chiusi al dialogo, alle opinioni, al resto delle civiltà. I lorsignori critici e in generale intellettuali di sinistra, tra un aperitivo e un prosecchino su terrazze vip, si permettono anche il lusso di parlare di democrazia, loro che non ammettono la cultura della nazione, loro che hanno trasformato l'Italia in una terra di frontiera, un porto franco dove si può contrabbandare di tutto, idee, armi, droga, affari, vite.
I radical chic sono peggio dei musulmani invasati dalla frustrazione religiosa del Corano, caro Martinelli. L'intellighenzia sta strangolando l'Occidente, la sua matrice europeista, liberista, mitteleuropea. Sono loro gli aguzzini della nostra sicurezza, scambiando la tolleranza per acquiscenza, perchè gli islamici non ci consentono di entrare nella loro magica sfera, e noi invece togliamo per loro persino il caro vecchio inutile crocifisso dalle pareti delle nsotre scuole.
Cari criti-vip, credete che a Dubai vi lascerebbero lavare i vetri delle loro auto? Credete che vi lascerebbero amare una delle loro donne?
E Hina è morta invano, perchè da noi , se scegli di vivere e lavorare, dovresti integrarti, ma sul serio. Uno stato di diritto non può permettere che tu conservi le barbarie delle tue tradizioni. Se stai qui, devi ragionare e vivere civilmente tra noi e come noi.
Martinelli, sapientemente, crea nella storia la certezza che si debba lottare contro la violenza distruttiva della cultura islamica con ogni mezzo, rivalutando la vita umana, i nostri principi, la nostra identità. Ma la sinistra buonista del cinema e della politica crede che gli attentati siano videogiochi.
Auguri, rENZO, IL TUO FILM è UN CAPOLAVORO, . iL PUBBLICO HA BATTUTO LE MANI, ALLA FINE. sEGNO CHE QUALCHE OCCIDENTALE è SOPRAVVISSUTO E CHE LA CULTURA DELL'ODIO NON è L'UNICA,
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[+] complimenti
(di federica)
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[+] ma che film hai visto?
(di clarkgable)
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[+] something is wrong...
(di lucienne)
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[+] non chiudiamo gli occhi per paura
(di matteo)
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[+] inaccettabile.
(di pedro.)
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[+] mi fai paura
(di don alberto )
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[+] se permette...
(di lucio)
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[+] la verità??????????????
(di tina galante)
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[+] .. e continuano a mettere la testa sotto la sabbia
(di angelo)
[ - ] .. e continuano a mettere la testa sotto la sabbia
[+] non ho parole, sono esterrefatta.
(di fedenf)
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[+] nel clima di buonismo generalizzato
(di chuck)
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[+] e il cinema?
(di il conte di bismantova)
[ - ] e il cinema?
[+] ma la smettete di mischiare tutto senza senso ?
(di adele)
[ - ] ma la smettete di mischiare tutto senza senso ?
[+] concordo con te al 100%
(di morgana)
[ - ] concordo con te al 100%
[+] don alberto, fai paura tu per l'ignoranza!
(di kim)
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[+] per kim
(di adele)
[ - ] per kim
[+] per kim2
(di adele)
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[+] per adele
(di kim)
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[+] e' uno scherzo, vero...?
(di oppi)
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[+] ma lei sa di cosa sta scrivendo?
(di sergio)
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fabaer
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domenica 17 settembre 2006
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il mercante....
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Sinceramente si puo' trovare di molto peggio.....E' sicuramente schierato l'autore ,ma non per questo e' da stroncare sul nascere...se il suo intento era quello di far riflettere secondo me e' un film che si puo' anche non dimenticare dopo due giorni.Circa gli effetti speciali non avranno speso capitali "statunitensi",ma sono apprezzabili.
Circa la scena del soffitto....poco credibile soprattutto l'intervento immediato di chi non credeva ad una virgola delle verita' del protagonista. Infine circa la cecita' della moglie amante....forse l'autore voleva accentuare la forza dell'amore....inverosimile.
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lory
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domenica 17 settembre 2006
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...parte della nostra vita quotidiana
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In genere il cinema italiano, ovvero i registi italiani, non sono di mio gradimento, ma Martinelli si, si molto.
Potrei anche far delle critiche, ovviamente ci sono, ma il mio giudizio è nel complesso positivo. Il tema è attuale, esiste, fa parte della nostra vita quotidiana. Perchè spaventarsi? Cmq non saremmo mai pronti a difenderci!
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