aron
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domenica 24 settembre 2006
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dalle stelle alle stalle
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Incommentabile. Sembra un film girato in un weekend tanto è frettoloso e arraffazzonato ,se non fosse per le riprese in Scozia e in Turchia che suppongo rapidissime. Un ciak e via, come viene viene. Caratteri tagliati a mannaia, professori-giornalisti che parlano come al bar (lo credo che l'aula universitaria è vuota), la protagonista affettata e demenziale, Keitel...dispiace massacrarlo gli siamo affezionati : ma si sarà reso conto di cosa andava a fare? Murray Abraham da Bagaglino (tanto valeva farlo fare a Gullotta) con quei polpastrelli fasciati... Da ridere. Ruoli secondari vergognosi, neanche nelle fiction di quart'ordine ho visto tale incuria: il direttore del Messaggero (!) da querela anche per come recita, poliziotti usciti da un trash-movie degli anni '70(anzi, magari).
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Incommentabile. Sembra un film girato in un weekend tanto è frettoloso e arraffazzonato ,se non fosse per le riprese in Scozia e in Turchia che suppongo rapidissime. Un ciak e via, come viene viene. Caratteri tagliati a mannaia, professori-giornalisti che parlano come al bar (lo credo che l'aula universitaria è vuota), la protagonista affettata e demenziale, Keitel...dispiace massacrarlo gli siamo affezionati : ma si sarà reso conto di cosa andava a fare? Murray Abraham da Bagaglino (tanto valeva farlo fare a Gullotta) con quei polpastrelli fasciati... Da ridere. Ruoli secondari vergognosi, neanche nelle fiction di quart'ordine ho visto tale incuria: il direttore del Messaggero (!) da querela anche per come recita, poliziotti usciti da un trash-movie degli anni '70(anzi, magari). Fotografia e suono da vergogna, scenografia a casaccio,pubblicitaria... La sceneggiatura dilettantesca, e con una regia così allo sbando, fa sì che la storia faccia acqua da tutte le parti. Il tutto poi ripassato in padella con effetti digitali rozzissimi, per dare quell'ingannevole parvenza di un prodotto "internazionale" . Come dire: lo champagne è finito, bevetevi questo spumantino di mele marce. Parlare dei contenuti ad un livello espressivo così basso, sembra anche a me inutile e comunque lo si è fatto abbastanza. Martinelli ci ha costretto a ridere nostro malgrado. Infimo.
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nureyev
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domenica 24 settembre 2006
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ottimo film, andatelo a vedere tutti!!!
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Un grande Keitel e un ottimo film. E' scandaloso averlo valutato con una stella. E' soltanto un giudizio politico.
Bravo e coraggioso il regista Martinelli. Complimenti!!
[+] la gente non vuol più vedere..
(di nelly)
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evil86
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sabato 23 settembre 2006
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basta politica! i terroristi non sono brave person
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No non sono in accordo con la recensione ma è mai possibile che uno faccia un film contro il terrorismo e tutti gli diano contro come se avesse attaccato Gesù Cristo ,film pesante ma non nel senso di noioso ,Keitel è come al solito un mago e Martinelli merita rispetto perchè in un mondo dove l'anticonformismo è diventato di moda dove si esaltano i valori di questi poveri e fedeli assassini islamici che non fanno male nessuno... e dal sondaggio posso dire che non tutti l'hanno trovato brutto ricorda che solo perchè un film non è conforme al tuo falso buonismo di chi se ne sta in poltrona lontano dai problemi, non vuol dire che faccia schifo.
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(di adele)
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fabrizio sebastiani
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sabato 23 settembre 2006
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martinelli mercante di odio
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Ieri sono andato a vedere il film "Il mercante di pietre".
* regia: Renzo Martinelli
* sceneggiatura: Renzo Martinelli e Fabio Campus
* produzione: Medusa Film, Martinelli Film C.
Qualcuno dubita che sia un film tutto di Renzo Martinelli ?
Un paio di persone mi hanno detto che era un bel film.
Bene, è il più brutto film che abbia visto negli ultimi anni.
Tenta in modo rocambolesco e poco efficacie di convincere lo spettatore che tutti i mussulmani o sono terroristi, oppure sono dei potenziali terroristi. Sono infinite le cose che non convincono:
* Il protagonista (uno "studioso" di Islam) non solo ossessivamente vede terroristi ovunque, ma se li ritrova davvero in ogni angolo e in ogni momento della vita: nel 1998 perde entrambe le gambe nell'attentato all'ambasciata USA di Nairobi; il "mercante di pietre", un italiano convertito all'islam e implicato con i terroristi, conosciuto casualmente in una vacanza in Cappadocia, gli porta via la moglie seducendola
* La storia d' "amore" e di passione fra il mercante di pietre e la moglie del protagonista è completamente irrealistica: lei ne sembra stregata, quasi ipnotizzata.
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Ieri sono andato a vedere il film "Il mercante di pietre".
* regia: Renzo Martinelli
* sceneggiatura: Renzo Martinelli e Fabio Campus
* produzione: Medusa Film, Martinelli Film C.
Qualcuno dubita che sia un film tutto di Renzo Martinelli ?
Un paio di persone mi hanno detto che era un bel film.
Bene, è il più brutto film che abbia visto negli ultimi anni.
Tenta in modo rocambolesco e poco efficacie di convincere lo spettatore che tutti i mussulmani o sono terroristi, oppure sono dei potenziali terroristi. Sono infinite le cose che non convincono:
* Il protagonista (uno "studioso" di Islam) non solo ossessivamente vede terroristi ovunque, ma se li ritrova davvero in ogni angolo e in ogni momento della vita: nel 1998 perde entrambe le gambe nell'attentato all'ambasciata USA di Nairobi; il "mercante di pietre", un italiano convertito all'islam e implicato con i terroristi, conosciuto casualmente in una vacanza in Cappadocia, gli porta via la moglie seducendola
* La storia d' "amore" e di passione fra il mercante di pietre e la moglie del protagonista è completamente irrealistica: lei ne sembra stregata, quasi ipnotizzata. Forse il mesaggio sublinimale è che terroristi sono anche dei maghi ?
* La vacanza in Cappadocia è irrealistica; Turchia: cosa centra questo paese con i terroristi? Perchè proprio in Cappadocia si trova questo tipo? Forse il registra vuole lanciare un mesaggio subliminale visto che la Turchia che vuole entrare in Europa? (Anche io non sono molto convinto dell'entrata della Turchia in Europa, ma affronterei altri argomenti a sostegno di questa tesi). Ancora una volta è la paura che viene trasmessa.
* Ci sono molte imprecisioni: come al solito si fa confusione fra il jihad e la guerra santa: è vero sono due cose correlate nel contesto terroristico, ma di questo concetto il film ne da un valore assoluto e assolutizzante, valido per tutti i mussulmani.
* Il film è pieno di scene che mette in stretta relazione ogni manifestazione religiosa islamica (dai sermoni pronunziati nelle moschee, a danze sacre, a preghiere collettive) con l'intento di odiare e seminare risentimento vero l'occidente. Certamente esisteranno di questi fenomeni, ma davvero riguardano tutte queste persone e in ogni angolo della terra ? Come fa Martinelli ad affermare questo ?
* Il protagonista sarebbe un "esperto" di Islam, ma dimostra palesemente di non conoscere a fondo quel mondo.
* Ad un osservatore attento non sfuggono frasi pericolose pronunciate dal protagonista del tipo "è dimostrato che le democrazie sono lente e inefficaci a riconoscere i pericoli al proprio interno". Bella osservazione: infatti le dittature sono efficacissime nel farlo, visto che reprimono senza pietà ogni forma di libertà!
Il film è falso, irrazionale, surreale, grottesco. Scene mediocri e poco convincenti. Il suo scopo è diffondere paura e diffidenza.
La sceneggiatura del film è completamente inconsistente, oltre che il significato decisamente folle: quando il film era finito, mi sono alzato e gli umori e le faccie degli spettatori nel cinema erano assolutamente poco convinte. Ho pensato: "meno male!"
Il film vuole dimostrare che in quanto tutti i mussulmani ci odiano, e questo non è solo per colpa dell'Occidente, ma per colpa dell'ideologia islamica, allora non possiamo rimanere indifferenti.
Già e cosa dovremmo fare? Il film questo non lo dice, ma siccome sembra fatto apposta per diffondere la paura, per fare appello agli istinti più bassi dell'uomo, ne consegue che dovremmo anche noi odiare i mussulmani. Bella sintesi.
In definitiva il film diffonde solo odio o potenziale odio:
* per un mussulmano che lo vedesse, si sentirebbe a buon ragione oltraggiato, e se prima di vedere il film non aveva troppi sentimenti antioccidentali, vedendo dipinta in quel mondo irrispettoso e falso la propria civiltà e la propria cultura, avrà certamente un motivo per essere arrabbiato e uno in in più per "odiare" l'occidente.
* per un cristiano che lo vede e che è senisbile al sentimento religioso, esso è un insulto alla ragione e all'amore. Quindi anche a Dio. Una visione da respingere assolutamente.
* per un occidentale che abbia un po' di sale nella zucca si rende conto che il film non fa altro che fare appello ai più bassi sentimenti umani. Anche Hitler faceva lo stesso quando doveva convincere che gli Ebrei erano un pericolo per la società.
* per chi proprio non ha sale nella zucca e viene sedotto dal messaggio folle di questo film, si ritrova spaurito e insicuro e tende ad aumentare irrazionalmente la propria diffidenza verso "ogni mussulmano all'angolo di una strada". Ottimo rimedio per aumentare l'integrazione e la conoscenza dell'Altro!
Insomma, la critica è totale e radicale: sceneggiatura da quattro soldi per un messaggio falso e irrazionale.
Martinelli è un ottimo regista: sa muovere la telecamera magistralmente (un poco alla Spielberg); ha fatto Vajont e Piazza delle Cinque Lune, ma in questi casi la sceneggiatura era già scritta, e anche per questo sono andato a vedere il suo film, fiducioso di vedere qualcosa di controverso, ma intelligente. Le sue ricostruzioni in quegli altri film erano formidabili, ma qui è davvero caduto in basso: quindi farebbe molto meglio a dedicarsi alla regia e lasciar scrivere soggetto, sceneggiatura, e messaggio dell'opera ad altri.
Martinelli, insieme ai terroristi, ha preferito raccontare una improbabile storia di un mercante di pietre e si è ritrovato a essere egli stesso un mercante di odio. I terroristi (quelli veri) lo fanno per il loro jihad. Martinelli lo fa al modico prezzo di 5 €.
Complimenti.
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[+] erano brutti anche gli altri suoi film
(di silvestro)
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batman
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sabato 23 settembre 2006
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critici di comodo e di parte
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Alcune critiche che ho letto sono semplicemente scandalose, un insulto all'arte e ai neuroni. Ma ci siamo abituati del resto, a quanto pare l'obiettività oggi é un lusso raro ed i comunisti continuano a dominare il sistema culturale, eccone i risultati.
Come la Fallaci era considerata la migliore giornalista del mondo fino a quando scrisse "Inshallah", e poi é diventata una "pazza" da "La rabbia e l'orgoglio" in poi, così Renzo Martinelli, che con "Piazza delle Cinque Lune" era considerato un grande regista, adesso é diventato (ma guarda che combinazione!) un incapace.
Il film resta in ogni caso un documento storico di grande adesione alla realtà (per chi la vuole vedere) ed un ottimo lavoro cinematografico.
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Alcune critiche che ho letto sono semplicemente scandalose, un insulto all'arte e ai neuroni. Ma ci siamo abituati del resto, a quanto pare l'obiettività oggi é un lusso raro ed i comunisti continuano a dominare il sistema culturale, eccone i risultati.
Come la Fallaci era considerata la migliore giornalista del mondo fino a quando scrisse "Inshallah", e poi é diventata una "pazza" da "La rabbia e l'orgoglio" in poi, così Renzo Martinelli, che con "Piazza delle Cinque Lune" era considerato un grande regista, adesso é diventato (ma guarda che combinazione!) un incapace.
Il film resta in ogni caso un documento storico di grande adesione alla realtà (per chi la vuole vedere) ed un ottimo lavoro cinematografico.
Bravo Martinelli.
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(di alberto)
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(di fabrizio lenzi)
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giuliana
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sabato 23 settembre 2006
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martinelli:professionista attento e coraggioso
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Trovo il regista di questo film un grande professionista e un uomo molto coraggioso,e questo film sicuramente di qualità e di grande attualità. Peccato osi muovere opinioni critiche nei confronti del mondo islamico (!!);é sconfortante constatare come quando un artista,o chiunque altro,osi esprimere delle critiche nei confronti del mondo mussulmano,si levino solo cori di dissensi e perbeniste,quanto faziose,considerazioni. Sarebbe stato lo stesso se le stesse critiche fossero state rivolte alla Chiesa cattolica, agli USA, o al mondo occidentale tout court?
Trovo le critiche mosse a Martinelli un triste,e purtroppo consueto,rituale oltre che un inquietante appiattimento su un pensiero globalizzato,a quanto pare molto utile e richiesto dal sistema culturale dominante.
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Trovo il regista di questo film un grande professionista e un uomo molto coraggioso,e questo film sicuramente di qualità e di grande attualità. Peccato osi muovere opinioni critiche nei confronti del mondo islamico (!!);é sconfortante constatare come quando un artista,o chiunque altro,osi esprimere delle critiche nei confronti del mondo mussulmano,si levino solo cori di dissensi e perbeniste,quanto faziose,considerazioni. Sarebbe stato lo stesso se le stesse critiche fossero state rivolte alla Chiesa cattolica, agli USA, o al mondo occidentale tout court?
Trovo le critiche mosse a Martinelli un triste,e purtroppo consueto,rituale oltre che un inquietante appiattimento su un pensiero globalizzato,a quanto pare molto utile e richiesto dal sistema culturale dominante.
Questo non fa onore ai critici,neppure all'onestà intellettuale ed ancor meno all'intelligenza.
La storia,e gli eventi che la compongono,restano comunque sotto gli occhi di tutti,soprattutto degli osservatori obiettivi e attenti. Martinelli penso faccia parte di questo gruppo di persone.
Giuliana
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[+] sì,é vergognoso
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carole
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venerdì 22 settembre 2006
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sh-sh-sh-sh-shame!
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Mi sembra unanime il rifiuto a questo film. Spazzatura risibile. Tutto detto. Non pertinenti gli esangui o sanguigni commenti a favore, che non parlano del film, ma della loro avversione all'Islam e delle loro inquietudini. Aggiungo solo un tassello: ma Corrado Calabrò (magistrato, presidente dell'Authority per le comunicazioni(!) e scrittore dilettante)che firma il soggetto, nonchè quelle mortificanti poesie che recita Keitel, come mai ha messo in bocca le sue "perle" a un terrorista? E' come se (mutatis mutandis) Borges avesse accettato che in un film Bin Laden recitasse i suoi versi.. Un'altra prova del cinismo becero con cui è stato progettato questo film. Integrità sotto i piedi. Calabrò=Alitalia=Motorola=Agenzia Viaggi Cappadocia,ecc.
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Mi sembra unanime il rifiuto a questo film. Spazzatura risibile. Tutto detto. Non pertinenti gli esangui o sanguigni commenti a favore, che non parlano del film, ma della loro avversione all'Islam e delle loro inquietudini. Aggiungo solo un tassello: ma Corrado Calabrò (magistrato, presidente dell'Authority per le comunicazioni(!) e scrittore dilettante)che firma il soggetto, nonchè quelle mortificanti poesie che recita Keitel, come mai ha messo in bocca le sue "perle" a un terrorista? E' come se (mutatis mutandis) Borges avesse accettato che in un film Bin Laden recitasse i suoi versi.. Un'altra prova del cinismo becero con cui è stato progettato questo film. Integrità sotto i piedi. Calabrò=Alitalia=Motorola=Agenzia Viaggi Cappadocia,ecc. E' contento il signor Garante? Qualcuno da questo sito invoca che sia lasciato spazio artistico ai "coraggiosi combattenti" anti-fondamentalisti. Benissimo, e chi glielo nega? Ma non lasciate che siano costoro a supportare le vostre speranze. Questi domani sarebbero pronti a fare un film pro MaoTzeTung perchè ricorre un anniversario e il box office promette bene. Lo proclama Marinelli: "lui non pensa a un film, ma a un progetto, al manifesto che lo rappresenterà e allo slogan che porterà il pubblico nelle sale" Poi la sua abilità è "far coincidere il progetto con un grande evento" ; menomale che stavolta non gli è riuscito, forse sarebbe stato contento se esplodeva un traghetto o il Vaticano. Tutto fa brodo, purchè si raggiunga l'agognato successo: però i suoi film nelle sale fanno il vuoto. Perchè il pubblico del cinema è ormai abituato a standard alti ( ride degli effettacci di Martinelli ),ma anche quando il cinema è povero può essere supportato da contenuti e storie impeccabili, testi, dialoghi,forza narrativa. Tutto questo presuppone gran lavoro, ma anche cultura, talento, non l' impacchettamento di sponsor. Serve anche quello beninteso, ma solo dopo i presupposti enunciati. Quindi :"anti-fondamentalisti" ribellatevi anzitutto a questi cinici speculatori di paure, che non hanno paura di nulla, "girano armati" e sono pronti a voltar la giacca domani stesso, per un pugno di denari. Affidatevi ai veri poeti, ce ne sono sicuramente anche nella logica del vostro pensiero.
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fullert
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venerdì 22 settembre 2006
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rasenta la realtà
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Vivo all'interno di una comunità plurietnica e ascolto le voci ed i commenti quotidiani di persone di varie Nazionalità (Est Europa, Nord Africa, Medio Oriente) che si trovano quotidianamente per commentare i quotidiani nazionali. Posso dire che il film in qualche parte esagera, anche per la eccesiva fatalità di ciò che accade, ma non tanto come qualche superficiale può credere. La maggior parte, se non la totalità dei Mussulmani, ha paura di manifestare la propria idea in presenza dei propri connazionali. Mancano totalmente di "autocritica" di tutto ciò che di male fanno. Hanno invece una spiccata capacità di commentare aspramente tutto ciò che fanno, come dicono loro, gli "Europei" considerandoci come inferiori a loro a causa della religione e della laicità che ormai e entrata largamente nella nostra cultura (Ricordiamoci se non l'avete ancora capito che loro sono estremeante più Razzisti di noi e che sfruttano propria questa vergogna per prenderci in giro).
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Vivo all'interno di una comunità plurietnica e ascolto le voci ed i commenti quotidiani di persone di varie Nazionalità (Est Europa, Nord Africa, Medio Oriente) che si trovano quotidianamente per commentare i quotidiani nazionali. Posso dire che il film in qualche parte esagera, anche per la eccesiva fatalità di ciò che accade, ma non tanto come qualche superficiale può credere. La maggior parte, se non la totalità dei Mussulmani, ha paura di manifestare la propria idea in presenza dei propri connazionali. Mancano totalmente di "autocritica" di tutto ciò che di male fanno. Hanno invece una spiccata capacità di commentare aspramente tutto ciò che fanno, come dicono loro, gli "Europei" considerandoci come inferiori a loro a causa della religione e della laicità che ormai e entrata largamente nella nostra cultura (Ricordiamoci se non l'avete ancora capito che loro sono estremeante più Razzisti di noi e che sfruttano propria questa vergogna per prenderci in giro).
Provate a chiedere loro di commentare ciò che accade quotdianamente contro le altre relegioni, e vi sentirete rispondere che non è colpa loro se da noi non vengono chieste le scuse, ma nostra del fatto che non riusciamo a "farci rispettare", promuovendo così non il "confronto" ma lo "scontro".
Fate attenzione alle risposte che vi vengono fornite poichè come si dice in Medio Oriente:" le bugie sono come il sale. Non si riescono a contare i grani...". Invito tutti a leggere di più i giornali, e di non limitare le proprie preoccupazioni al consumo quando le nostre basi incominciano ad assere minate da questa cultura.
Saluti a tutti, e buona visione.
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[+] ancora...! (stop,please)
(di lewis)
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[+] caro lewis
(di fullert)
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conte di bismantova
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venerdì 22 settembre 2006
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c'e' dietro al qaida???
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Povero cinema, sfruttato per i manifesti di propaganda politica e sociale e che - come nel caso di questo Capolavoro a rovescio di Martinelli, rinuncia a tutto ciò che dovrebbe somigliare ad arte. Vedo incessante pubblicità per Motorola e Alitalia, vedo robe da scompisciarsi (battaglia sulle sbarre del soffitto quando il tipo lo si tirerebbe giù in un minuto con un manico di scopa; lui che chiama insistentemente l'amico della Digos che non risponde e non gli viene in mente di fare il 113, il prof che odia a sangue L'Islam che lo ha mutilato ma non rinuncia alle vacanze nell'islamica Cappadocia quando mille agenzie potrebbero offrirti la Norvegia;... ecc.) tanto sa sospettare che la scenografia sia opera della pantera rosa.
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Povero cinema, sfruttato per i manifesti di propaganda politica e sociale e che - come nel caso di questo Capolavoro a rovescio di Martinelli, rinuncia a tutto ciò che dovrebbe somigliare ad arte. Vedo incessante pubblicità per Motorola e Alitalia, vedo robe da scompisciarsi (battaglia sulle sbarre del soffitto quando il tipo lo si tirerebbe giù in un minuto con un manico di scopa; lui che chiama insistentemente l'amico della Digos che non risponde e non gli viene in mente di fare il 113, il prof che odia a sangue L'Islam che lo ha mutilato ma non rinuncia alle vacanze nell'islamica Cappadocia quando mille agenzie potrebbero offrirti la Norvegia;... ecc.) tanto sa sospettare che la scenografia sia opera della pantera rosa. Ma ditemi voi quale donna sana di mente si sarebbe trovata su quel traghetto? Il messaggio: L'Islam ci schiaccierà, l'Iraq non è una guerra militare ma una giusta difesa da una cultura che non dorme la notte per pensare a come convertirci o annientarci. Non esprimo nemmeno giudizio a riguardo: qui si parla di cinema, non di politica, e questo film fa schifo. Come film, intendiamoci. Fa ridere, provoca nella sua banalità l'effetto contrario, tanto da sospettare che sia finanziato da Al Qaida... rivoglio i miei 7 euro.
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foiba
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giovedì 21 settembre 2006
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inutilità di questo articolo
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Sicchè il crollo delle torri gemelle non c'entra nulla con il fondamentalismo di matrice islamica? Già, certo, infatti è stato Bush a voler uccidere migliaia di cittadini americani, perdendoci nell'economia dal punto di vista turistico e nell'immagine dal punto di vista della presunta invincibilità militare. tutto questo perchè voleva andare a fare la guerra in un Paese che non ha risorse da sfruttare, e che non ha nemmeno una posizione strategica in medio oriente.... ma per favore, piantiamola con questo buonismo pro-islam, ci vogliamo rendere conto che ormai siamo schiavi della loro volontà? Appena qualcuno punta il dito contro il fondamentalismo islamico (che fonda le sue radici nella jihad del Corano, libro sacro anche per i "moderati"), i vari imam partono con il loro bagaglio di minacce e insulti verso l'occidente oppressore e subito ci pieghiamo, come se non avessimo alcuna identità, nessuna traccia d'amor proprio.
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Sicchè il crollo delle torri gemelle non c'entra nulla con il fondamentalismo di matrice islamica? Già, certo, infatti è stato Bush a voler uccidere migliaia di cittadini americani, perdendoci nell'economia dal punto di vista turistico e nell'immagine dal punto di vista della presunta invincibilità militare. tutto questo perchè voleva andare a fare la guerra in un Paese che non ha risorse da sfruttare, e che non ha nemmeno una posizione strategica in medio oriente.... ma per favore, piantiamola con questo buonismo pro-islam, ci vogliamo rendere conto che ormai siamo schiavi della loro volontà? Appena qualcuno punta il dito contro il fondamentalismo islamico (che fonda le sue radici nella jihad del Corano, libro sacro anche per i "moderati"), i vari imam partono con il loro bagaglio di minacce e insulti verso l'occidente oppressore e subito ci pieghiamo, come se non avessimo alcuna identità, nessuna traccia d'amor proprio... anzi, ormai abbiamo deciso che è meglio se anticipiamo i fondamentalisti e seppelliamo subito quei pazzi assolutisti che pretendono il diritto di opinione in uno Stato (sempre meno) democratico. Bene, continuiamo così, e riusciremo in quello che vogliono i musulmani, ovvero renderci il nostro ponte strategico verso l'occidente.
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[+] che c'entra?
(di lewis)
[ - ] che c'entra?
[+] quattro stelle?
(di adele)
[ - ] quattro stelle?
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(di tina)
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