Il mercante di pietre

Eccolo! Finalmente è uscito! Il primo film scritto da Pera, Borghezio ed alcuni membri dell'ala radicale del KKK si è rilevato, come ci si attendeva, un capolavoro. Complimenti agli sceneggiatori, a Martinelli (questo regista farà strada), al grandissimo cast di attori: tra questi come non citare la commovente vj di AllMusic, e Harvey Keytel nella sua migliore interpretazione. Complimenti infine per l'attenta analisi filologica che ha accompagnato l'intero corso del film. Non ascoltate quelli che gridano all'incitamento all'odio razziale: sono proprio i film come questo che ci consentono, alzandoci la mattina, di sentirci fieri di essere italiani, e non extracomunitari.

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E' un film coraggioso,anticonformista'forte come la verita';grazie Martinelli,c'era bisogno di un film cosi'.Suggerisco a tutti di vederlo e di rifletterci.

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Roma, pomeridiana organizzata da La Russa e Gasparri, ma il leader lascia la sala "Quanti stereotipi sugli arabi, si rischia davvero di alimentare le peggiori fobie" E Fini stronca 'Il mercante di pietre' "Film anti Islam, propaganda becera" La pellicola abbraccia la tesi della passività occidentale verso la minaccia islamica. La stroncatura del leader getta nello sconforto i colonnelli di An, che una volta tanto erano riusciti a unirsi, al di là delle correnti, in una lode univoca della pellicola. Gasparri minimizza e prova a buttarla sul gusto: "A Fini non è piaciuto? Su un'opera d'arte ci possono essere senz'altro giudizi differenti. A me ad esempio piace Boccioni e detesto Andy Warhol, che problema c'è?. [+]

Roma, pomeridiana organizzata da La Russa e Gasparri, ma il leader lascia la sala "Quanti stereotipi sugli arabi, si rischia davvero di alimentare le peggiori fobie" E Fini stronca 'Il mercante di pietre' "Film anti Islam, propaganda becera" La pellicola abbraccia la tesi della passività occidentale verso la minaccia islamica. La stroncatura del leader getta nello sconforto i colonnelli di An, che una volta tanto erano riusciti a unirsi, al di là delle correnti, in una lode univoca della pellicola. Gasparri minimizza e prova a buttarla sul gusto: "A Fini non è piaciuto? Su un'opera d'arte ci possono essere senz'altro giudizi differenti. A me ad esempio piace Boccioni e detesto Andy Warhol, che problema c'è?. Intanto però questo film è un sasso lanciato contro il vetro, anche se alcuni giudizi sull'islam sono molto tranchant". Come quello che il regista mette in bocca uno dei suoi personaggi: "Non tutti i musulmani sono terroristi, ma è un fatto che gran parte dei terroristi siano musulmani". Frasi politicamente scorrette, immagini truculente e un regia che i critici hanno stroncato pesantemente. Persino il Foglio ha scritto che "Il mercante di pietre" "ha varie scene che non si riescono a guardare stando seri". Per questo il Fini-critico cinematografico conclude il suo sfogo con un sana confessione da spettatore: "L'altra sera mi sono rivisto dopo 25 anni "Corvo rosso non avrai il mio scalpo". Quello sì che era un capolavoro". [-]

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Ho visto il film il 18 ottobre 2006 e subito dopo ho letto le recensioni dei critici e del pubblico. Vero è che ci sono molte ingenuità,tanta superficialità, confezione presuntuosa, personaggi poco credibili e tanto, tanto, ma tanto altro ancora. Però non mi sento di bocciarlo completamente. Mi è sembrato di capire che, nonostante per tutta la durata del film si sia avuta la netta sensazione di una continua istigazione all'odio contro tutti gli Islamici, pur tuttavia nel finale (ma prorpio nell'ultima battuta) ci sia la chiave di lettura di tutta la storia: che lo si chiami come ciascuna religione lo voglia chiamare, per tutti gli uomini esiste un solo dio. In altre parole: l'essenza di ciascuna religione, al di là di tutto ciò che le differenzia, è l'amore. [+]

Ho visto il film il 18 ottobre 2006 e subito dopo ho letto le recensioni dei critici e del pubblico. Vero è che ci sono molte ingenuità,tanta superficialità, confezione presuntuosa, personaggi poco credibili e tanto, tanto, ma tanto altro ancora. Però non mi sento di bocciarlo completamente. Mi è sembrato di capire che, nonostante per tutta la durata del film si sia avuta la netta sensazione di una continua istigazione all'odio contro tutti gli Islamici, pur tuttavia nel finale (ma prorpio nell'ultima battuta) ci sia la chiave di lettura di tutta la storia: che lo si chiami come ciascuna religione lo voglia chiamare, per tutti gli uomini esiste un solo dio. In altre parole: l'essenza di ciascuna religione, al di là di tutto ciò che le differenzia, è l'amore. Ecco perchè appena comprende ciò il mercante, cristiano convertito all'Islam e successivamente deviatosi nel terrorismo, si pente e prega in arabo il suo dio di essere perdonato. Troppo poco, anzi catastroficamente poco lo spazio riservato al concetto più importante! Ecco, quello che non perdono a Martinelli è di aver dato troppo poco spazio alla conclusione relegandola in una sola brevissima frase detta proprio sul filo della parola fine e perfino con i sottotitoli su un fondo che non ha permesso neanche di leggerla bene!... Io spero che abbia ragione chi ha detto che probabilmente basteranno pochi giorni per dimenticare questo film. [-]

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non voglio tanto soffermarmi a commentare il film ma i commenti scandalosamente dettati dal credo politico. credo che i commenti sarebbero stati uguali anche senza vedere il film. invece bisognerebbe riflettere, su come vanno le cose...davvero, sul fatto che tutta questa tolleranza ci porterà ad essere sottomessi (l'impero romano docet...o meglio la sua fine) dai musulmani e in men che non si dica le donne si troveranno a portare il il burka. Non credo sia da tollerare una religione che professa l'uccisione di chi è contrario al suo credo e che crede in un dio crudele e vendicativo. "Taglieremo le gole agli infedeli, e ammazzeremo i loro figli fino a che nn si convertiranno". se vi piace vivere così continuate a plaudire i . [+]

non voglio tanto soffermarmi a commentare il film ma i commenti scandalosamente dettati dal credo politico. credo che i commenti sarebbero stati uguali anche senza vedere il film. invece bisognerebbe riflettere, su come vanno le cose...davvero, sul fatto che tutta questa tolleranza ci porterà ad essere sottomessi (l'impero romano docet...o meglio la sua fine) dai musulmani e in men che non si dica le donne si troveranno a portare il il burka. Non credo sia da tollerare una religione che professa l'uccisione di chi è contrario al suo credo e che crede in un dio crudele e vendicativo. "Taglieremo le gole agli infedeli, e ammazzeremo i loro figli fino a che nn si convertiranno". se vi piace vivere così continuate a plaudire i ...vostri fratelli musulmani. Ovviamente sono certa che tutti mi chiameranno fascista nazista etc etc.....fate pure. [-]

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Per onestà intellettuale, condivido le paure e i timori di Martinelli, ma francamente, ed onoestamente il film è scadente. Anche la fotografia è enfatica. Un bel tema sprecato nell'inconsistenza tecnica. Peccato davvero.

[+] denuncia di utilità civile e morale (di franca) [ - ] denuncia di utilità civile e morale

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Mi sa TROPPA gente non sappia leggere. Martinelli parla MOLTO chiaramente di pericolo islamico riferito soprattutto alla corrente whaabita(quella del'Arabia Saudita,di Osama). Mi pare che gli attentati esistano,a meno che non siano sempre colpa dei soliti cattivoni americani. Agli ignorantoni e duri di capoccia consiglio di leggere i libri dell'EGIZIANO Magdi Allam(ma si',sara' pagato dai soliti cattivoni americani...) o seguire le indagini degli inquirenti,soprattutto dell'ottimo magistrato D'Ambruoso(al sodo dei soliti cattivoni yankee...). O scoprire che la Cassazione(pagata,ovvio,dagli USA,cattivoni...) ha disposto il rifacimento del processo al marocchino Daki,annullando di fatto la sentenza di assoluzione,che lo definiva "guerrigliero" e non terrorista. [+]

Mi sa TROPPA gente non sappia leggere. Martinelli parla MOLTO chiaramente di pericolo islamico riferito soprattutto alla corrente whaabita(quella del'Arabia Saudita,di Osama). Mi pare che gli attentati esistano,a meno che non siano sempre colpa dei soliti cattivoni americani. Agli ignorantoni e duri di capoccia consiglio di leggere i libri dell'EGIZIANO Magdi Allam(ma si',sara' pagato dai soliti cattivoni americani...) o seguire le indagini degli inquirenti,soprattutto dell'ottimo magistrato D'Ambruoso(al sodo dei soliti cattivoni yankee...). O scoprire che la Cassazione(pagata,ovvio,dagli USA,cattivoni...) ha disposto il rifacimento del processo al marocchino Daki,annullando di fatto la sentenza di assoluzione,che lo definiva "guerrigliero" e non terrorista. Ma e' tutto finto questo,macche' pericolo,il pericolo e' Martinelli... [-]

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Brutto. Inverosimile. Ma c'è ancora gente che non capisce il vero pericolo. Le pietre sono le teste, mi sa...

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Bello.E reale. Ma ancora c'e' gente che non capisce il pericolo. Le pietre sono le teste,mi sa...

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Dopo aver letto la recensione di Maurizio Porro del Corriere della sera, ogni commento al film mi sembra superfluo; proverò comunque a dire la mia. Partiamo dal fatto che stasera avrei voluto vedere un altro film, ma mosso dall'amore che ho per il cinema ho pensato che magari poteva andarmi bene (come è capitato altre volte) e vedere casualmente un film perlomeno interessante. Così non è stato. Il film di Renzo Martinelli è banale: non la banalità di chi non è preparato sull'argomento terrorismo, di chi non fa letture specifiche o non compra il giornale. La banalità è quella di chi compra il giornale "sbagliato". Il tema del terrorismo viene trattato con superficialità provando ad addolcire la pillola al grande pubblico con questa storia d'amore irreale. [+]

Dopo aver letto la recensione di Maurizio Porro del Corriere della sera, ogni commento al film mi sembra superfluo; proverò comunque a dire la mia. Partiamo dal fatto che stasera avrei voluto vedere un altro film, ma mosso dall'amore che ho per il cinema ho pensato che magari poteva andarmi bene (come è capitato altre volte) e vedere casualmente un film perlomeno interessante. Così non è stato. Il film di Renzo Martinelli è banale: non la banalità di chi non è preparato sull'argomento terrorismo, di chi non fa letture specifiche o non compra il giornale. La banalità è quella di chi compra il giornale "sbagliato". Il tema del terrorismo viene trattato con superficialità provando ad addolcire la pillola al grande pubblico con questa storia d'amore irreale. L'islam viene dipinto come il grande male del secolo. Vengono mostrate immagini di condanna a morte in Somalia e delle torri gemelle che crollano. Questo film è una presa di posizione "da festa padana" e lascia passare un messaggio pericoloso quando Jordi Mollà (il professore) dice che "l'occidente non ha capito che il peggio deve ancora venire. La democrazia non basta più". Cioè? Non è sufficiente nemmeno la "democrazia" esportata con le bombe? cosa bisogna fare, eliminare tutti i miscredenti? Dare la caccia all'uomo nero? Questo film lo sconsiglio vivamente non solo per il punto di vista espresso, ma anche perchè non è un buon prodotto cinematografico. Sono deluso da Harvey Keitel il cui nome era spesso garanzia di un buon prodotto. Volevo lasciarvi con uan battuta tratta dal film che entrerà nella storia del cinema: il poliziotto dice al professore universitario "lei pensi a fare ricerche che ad investigare ci pensiamo noi". [-]

[+] ma si',l'islam e' una meraviglia!! (di eldiablo2005) [ - ] ma si',l'islam e' una meraviglia!!

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