Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | India |
Durata | 222 minuti |
Regia di | Ashutosh Gowariker |
Attori | Aamir Khan, Gracy Singh, Rachel Shelley, Suhasini Mulay, Paul Blacksthorne Kulbhushan Kharbanda, Lata Mangeshkar. |
MYmonetro | 3,11 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 luglio 2019
1893. La siccità affligge gli abitanti del villaggio di Champaner, nel cuore dell'India vittoriana. Si avvicina il tempo del raccolto e, con questo, d... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar,
CONSIGLIATO SÌ
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1893. La siccità affligge gli abitanti del villaggio di Champaner, nel cuore dell'India vittoriana. Si avvicina il tempo del raccolto e, con questo, della tassa in natura (lagaan) che va pagata agli inglesi. Non solo essa non verrà risparmiata ma sarà addirittura raddoppiata perché il Rajah locale non ha voluto sottomettersi allo sprezzante capitano Russell che pretendeva di vederlo mangiare carne. Il militare fa anche di più: ai contadini venuti a protestare propone una sfida del tutto particolare. Dovranno battere la squadra inglese di cricket, sport ignoto agli indiani, e in tal caso vedranno abolire il pagamento del lagaan per tre anni. In caso di sconfitta la tassa verrà subito triplicata. Il giovane Bhuvan pensa che la sfida vada accolta e inizia a cercare giocatori da arruolare, favorito dalla fidanzata di Russell che è pronta a spiegargli le regole del gioco. Si tratta di un filmone come Hollywood ne sfornava una volta e ora non ha più coraggio di fare.
Film indiano ben interpretato da attori poco noti indiani ma molto bravi.Il film prende sin dall'inizio e ti trascina per tutta la durata che e' ben 3 ore.Nel complesso bel film da vedere.Voto 8
Se la Cina è vicina al cuore dei cinefestivalieri, l'India non è ancora di moda; ma potrebbe diventarlo a seguito di Lagaan-C'era una volta in India, presentato fuori concorso. Eravamo un manipolo di infreddoliti l'altra notte al termine della proiezione stampa e anche all'incontro con il regista Ashutosh Gowariker c'erano meno giornalisti del solito.
Sul Planet Bollywood sventola, cinematograficamente parlando, bandiera yankee. L’antica tradizione del polpettone indiano (anni ‘50) si trasforma così in un frullatone postmoderno, dove il folklore è filtrato, tra sottili ironie e aggraziate danze, da una contaminazione fatale che ha il coraggio di mischiare Rocky e Jesus Christ Superstar, Berkeley e I sette samurai, Fuga per la vittoria e Quella sporca [...] Vai alla recensione »