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Dopo il successo di “Maciste nella Valle dei Re” del 1960 il recupero del personaggio forzuto creato quasi cinquant’anni prima da Gabriele D’Annunzio conosce nuove fortune. Nel 1961 molti sono i film che lo impegnano in nuove e sempre più eclatanti avventure. In Maciste contro lo sceicco Domenico Paolella gioca a decontestualizzarne l’ambientazione togliendolo dalle epoche mitologiche per farlo apparire nel XVI secolo impegnato a recuperare e riportare a casa una bella ragazza di nobile casata caduta nelle grinfie dei saraceni. È una sorta di remake del film omonimo, conosciuto anche con il titolo di “Maciste in Africa”, realizzato nel 1925 da Mario Camerini. A vestire i panni dell’eroe forzuto c’è lo statunitense Edmund Holovchik, in arte Ed Fury, la cui faccia barbuta appare decisamente in sintonia con l’epoca in cui è ambientato il film. Prodotto nel corso del 1961 ma distribuito soltanto l’anno dopo all’epoca dell’uscita nelle sale viene snobbato dalla critica pur riscuotendo un apprezzabile successo di pubblico. Con gli anni è diventato un piccolo cult. Perfetto come al solito Pietro Lulli nella parte del vilain infingardo e ambizioso.
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