Il pellegrino

Charlot è evaso dal penitenziario e per non farsi riconoscere si traveste da prete protestante, giungendo in una cittadina dove, per caso, attendono proprio un nuovo pastore. Charlot si improvvisa quindi pastore, e in chiesa, presentandosi ai fedeli, li sconcerta alquanto recitando con una pantomima la storia di Davide e Gotta. La famiglia dove Charlot trova alloggio è molto perbene: una vedova e sua figlia, che attira subito l'attenzione dell'evaso. Sopraggiunge un collega di galera di Charlot, che deruba le povere donne. Charlot allora insegue il ladro e gli sottrae il denaro: tornando a restituirlo, trova i poliziotti ad attenderlo. Questi, tuttavia, tengono conto della sua buona azione, e lo portano fino alla frontiera con il Messico, lasciandolo libero. Ma in quella, si ode una scarica di fucili. Charlot, allora, ritiene prudente camminare con un piede al di qua e uno al di là della linea di frontiera. Ultimo film a cortometraggio (quattro bobine) di Chaplin, Il pellegrino fu una violenta satira del bigottismo, che raggiunse, nella scena della pantomima in chiesa, un'evidenza icastica e insuperabile. La rappresentazione dei vari personaggi e dell'intera piccola comunità fu condotta all'insegna di un realismo penetrante, volto a scoprire l'ipocrisia nei costumi e nelle consuetudini, con una serie di scene ritratte con ironia più acre che patetica.