Civilization

Film 1916 | Drammatico 98 min.

Regia di Thomas Harper Ince, Reginald Barker, Raymond B. West. Un film con Herschel Mayall, Howard C. Hickman, J. Frank Burke, Enid Markey, Charles K. French. Cast completo Genere Drammatico - USA, 1916, durata 98 minuti.

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Il capolavoro di un maestro dimenticato.

Civilization, il film più elaborato e più ambizioso di Ince, è piuttosto difficile da definire. L'azione del film, che per la maggior parte fu in realtà diretto da Raymond B. West, si svolge nell'immaginario regno europeo di Wredpryd. Il re del paese si imbarca in una guerra per ragioni non precisate, viene duramente sconfitto e in ultimo è costretto a chiedere la pace. Nell'ambito di questa vicenda corre un'allegoria soprannaturale. Cristo ritorna sulla Terra nel corpo del conte Ferdinando, un inventore di armi da guerra al servizio del re di Wredpryd, mostra al sovrano gli orrori della battaglia e lo persuade a far la pace. Questa parte del film, con un Cristo quasi da libro di catechismo, esprime una religiosità sentimentale a cui viene dato largo spazio.
Né la recitazione è di grande aiuto. Non ci sono nomi di stelle, le interpretazioni sono da mediocri a insufficienti - fatta eccezione per l'eroina, Catherine, la cui parte fu sinceramente sentita da Enid Markey - e il personaggio centrale, il conte Ferdinando, interpretato da Howard Hickman, manca di autorità.
II film è inoltre discontinuo: ad esempio il personaggio ben costruito del pacifista Luther Rolfe scompare dopo un inizio in cui sembrava che dovesse essere lui l'eroe protagonista. La causa di questo squilibrio potrebbe essere attribuita ai cambiamenti apportati in un secondo tempo al film (pare che la copia di lavorazione sia andata distrutta accidentalmente in un incendio: uno degli operatori fece allora una riedizione del film). Tuttavia bisogna aggiungere qualche altra considerazione. Benché le scene di battaglia, con le travolgenti cariche della cavalleria, ricordino più l'epoca della guerra civile che il secolo ventesimo, queste riprese sono girate con grande vivacità, così come quando il film ci presenta singole scene di sofferenza e di distruzione, esse sono raffigurate attraverso immagini di grande qualità artistica, tali da raggiungere l'intento pacifista del film più di quanto non riesca a fare la retorica delle didascalie.
Qualsiasi regista potrebbe essere orgoglioso delle sequenze del cavallo che indugia accanto al cadavere del suo padrone, della madre col figlio che implorano un pezzo di pane, e di quella; a guerra conclusa, del pastore e della colomba nell'immagine finale del film. Le battaglie navali sono ricostruite con troppa evidenza su materiale documentario; quelle terrestri invece, piene di boschi invasi dal fumo e dal fuoco incessante dei cannoni, sono terrificanti ancora oggi. È piuttosto insolito scoprire un film che stia decisamente dalla parte del bene in un mondo cinematografico che si è sempre sottomesso al potere e che ha sempre appoggiato con zelo l'opinione dominante. Gli avvenimenti storici tuttavia, vennero in aiuto al film. Nell'America del 1916 girare un'opera pacifista era cosa tollerata e non ci furono liste nere per Ince e i suoi collaboratori. Nell'insieme è un film coraggioso. II suo messaggio è che non esistono guerre giuste; e per quel tempo fu un messaggio rivoluzionario. Non ci si può stupire che i distributori inglesi rimanessero incerti: la tesi del film era ai loro occhi blasfema, ma non erano disposti a rinunciare agli incassi che il film avrebbe loro procurato. Per loro fortuna la divisa di Wredpryd poteva passare per divisa tedesca; così, con qualche ritocco al montaggio, nuove didascalie, e mettendo da parte Cristo che dà consigli agli avversari, il film diventò spiccatamente antitedesco e andò ad alimentare il flusso di propaganda bellica che investiva il cinema inglese.

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