Titolo originale | Love Bus: cinci povesti de dragoste din Bucuresti |
Anno | 2014 |
Genere | Commedia |
Produzione | Romania |
Durata | 73 minuti |
Regia di | Roxana Andrei, Florin Babei, Andrei Georgescu, Mihai Mincan, Constantin Radu Vasile |
Attori | Catalina Crisan, Ada Gales, Andrei Ion, Catalin Jugravu, Victoria Raileanu Alec Secareanu, Carla Maria Teaha, Nicolas Teodorescu, Issabela Yang, Iulia Ciochina, Andrei Seusan. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,92 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 11 novembre 2014
I cortometraggi sono stati prodotti dalla Papillon Film con un budget inferiore agli 8.000 euro.
CONSIGLIATO SÌ
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Cinque cortometraggi diretti da cinque registi esordienti, accomunati dal tema dell'amore, ambientati nella capitale rumena e intitolati a luoghi della città. Iancului è il quartiere in cui si consuma la fine della storia tra la giovane barista Alexandra e il suo ragazzo Vlad, tra telefonate non risposte e arrampicate sulle grondaie; in un appartamento spoglio di Drumul Taberei Gabi e la sua ragazza, che si sente trascurata, discutono di esigenze pratiche di vita; a piazza Unirii, durante una festa in casa, l'urgenza di fare sesso dell'adolescente Bogdan è più forte dell'amore per la sua fidanzatina; nel parco di Tineretului dopo diversi anni un ex metallaro ritrova una sua ex compagna di liceo, che fa presto una misteriosa, tragica fine; in un interno della zona di Cismigiu una lei scopre da banali indizi il tradimento di lui, che fa finta di niente nonostante l'evidenza. Alcune vedute aeree della città di Bucarest, in diversi punti, orari e condizioni di luce, legano una storia all'altra.
Chiara è l'intenzione di raccontare una frustrazione erotica come sentimento universale e nelle sue derive contemporanee, con cenni all'alienazione da social media e pornografia. Di dare insomma uno spaccato differente del Paese dal solito ritratto post comunista - alla A Est di Bucarest - quando non opprimente come in 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, giusto per citare due esempi noti di cinema rumeno recente. Il filo rosso che tiene insieme le brevi narrazioni è più scolastico che originale, ma i giovani interpreti sono mediamente sicuri e l'approccio della regia al reale ha una sua immediatezza.
Se il meno efficace dei cinque segmenti sembra proprio il primo (Iancului) gli altri hanno un respiro più fluido e l'ultimo, Cismigiu, girato in piano sequenza, è decisamente il colpo d'ala. Il dato più interessante di questo film collettivo prodotto dal regista Paul Negoescu (il suo O luna in Thailandia passò alla Settimana della Critica di Venezia nel 2012) è la formula: avvalendosi di studenti e laureati, la scuola nazionale romena di cinema e teatro UNACT assembla cinque corti a bassissimo budget (meglio dire no budget, si parla di 8mila euro in totale) per portarli in sala e ottenere una visibilità.
Love Bus va letto come atto di fiducia verso una cinematografia rinata sulle ceneri di una dittatura, che da diversi anni è osservata con curiosità da festival e pubblico, legittimamente in cerca di nuovi canali per far esprimere e crescere i propri talenti.