Titolo originale | At Any Price |
Anno | 2012 |
Genere | Avventura |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Ramin Bahrani |
Attori | Zac Efron, Dennis Quaid, Heather Graham, Clancy Brown, Kim Dickens, Chelcie Ross Red West, Maika Monroe, Sophie Lane Curtis, Marc Grapey, Meighan Gerachis, John Hoogenakker, Tim Grimm, Ben Marten. |
MYmonetro | 2,94 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 1 dicembre 2014
Henry Whipple vorrebbe che suo figlio ereditasse la guida del suo impero agricolo, ma al giovane Dean interessa guidare solo le auto da corsa e liberarsi dal giogo del padre e della terra Al Box Office Usa A qualsiasi prezzo ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 129 mila dollari e 22,8 mila dollari nel primo weekend.
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Henry Whipple ha due figli e un impero agricolo. Vende semi geneticamente modificati nelle contee del suo stato, l'Iowa, in un regime di competizione serrata e senza sosta. Vorrebbe che i ragazzi ereditassero il suo lavoro, come è prassi nella sua famiglia da generazioni, ma il grande vuole vedere il mondo e il giovane, Dean, corre in macchina e sogna i circuiti professionali. Le preoccupazioni di Henry si aggravano quando si vede arrivare in azienda due ispettori, inviati da qualcuno per rovinarlo.
Come spesso avviene, lo sguardo dello straniero (anche di seconda generazione) sulla terra di adozione è più sanguigno di quello autoctono e illumina con maggior limpidezza le contraddizioni sociali che guidano e minacciano l'umanità di un popolo. Per il suo quarto lungometraggio, Ramin Bahrani si addentra nel cuore dell'America rurale, divisa tra la soggezione ai dettami granitici di una tradizione patriarcale e calvinista e il dinamismo di un mercato che impone il rinnovamento perenne, almeno in sede tecnologica.
Non è un'ambientazione come un'altra, ma una scelta fortissima, che richiama potentemente a sé gli echi del grande cinema classico americano e della letteratura americana della crisi. In questo scenario non poteva che dispiegarsi un dramma dalla struttura romanzesca (nel senso del medium di un'altra epoca), dove ciò che accade nel mezzo riscrive profondamente le cose, anche se a saperlo dovessimo essere noi, personaggi e spettatori, legati senza possibilità di marcia indietro. Il conflitto, come da manuale, è la spina dorsale dell'intero corpo del film e si trova a tutti i livelli, all'interno e all'esterno di ogni singolo personaggio, persino quel Grant che si palesa solo in cartolina ma per un piccolo attimo vacilla, di fronte alla ripidezza della scelta che ha compiuto coraggiosamente in autonomia.
Se Dennis Quaid è speciale nell'interpretare un personaggio a cavallo tra due mondi, incapace per questo di camminare diritto, impegnato com'è a cercare di non farsi inghiottire dalla frattura nel mezzo, una nota di merito va anche a Zac Efron, al quale Bahrani regala un'immagine nuova, che allo stesso tempo sa di reincarnazione di altri giovani perdenti, tragici e trascorsi. Ma è alla famiglia nel suo insieme che punta l'obiettivo dell'autore, come un nucleo diviso e indissolubile, contraddizione primigenia e massima, protagonista assoluta di questa storia di decadenza morale.
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Decisamente una sorpresa questo dramma che ci parla della riesumazione del sogno americano in una "geneticamente modificata" comunità dello Iowa, lo Stato del mais, dove la competizione e il capitalismo agrario portano alla disgregazione ogni senso di identità e di tradizione persino nel mondo rurale. Uno stranamente straordinario Dennis Quaid riesce a interpretare perfettamente [...] Vai alla recensione »
Il film nasce con delle buone intenzioni perché mostra una vicenda in cui i cattivi possono anche farla franca, che succede molto raramente nei film americani. Il ritratto, quindi, di una famiglia di agricoltori del tutto "scorretta" con figli viziati e madre/moglie connivente e complice, sarebbe potuto essere interessante. Peccato però che gli attori recitino così male, [...] Vai alla recensione »
Rimasto l'unico figlio a doversi occupare della fattoria di famiglia, dopo la partenza del fratello maggiore, Dean Whipple è diviso tra gli obblighi verso un padre venale e arruffone e la sua passione per le auto da corsa. Dopo una cocente delusione agonistica ed i problemi commerciali dovuti all'avventatezza del genitore, cerca di reagire con risolutezza e convinzione, ma lo fa nel [...] Vai alla recensione »
Storia che mette in scena l'America rurale squadernando, secondo un copione già visto, ricorrenti tòpoi del cinema americano, quali il conflitto generazionale, la fuga dall'opprimente paese natìo, il mito della famiglia che deve restare unita costi quello che costi, il delitto senza castigo che è alla base di un grande successo personale e familiare.
Ancora con questo yankeecentrismo ambivalente, frappè fascinoso e terrifico, seducente e infernale, triste e agghiacciante sui Dean d'oggi e del secolo scorso, sempre a ravanare tra sogni e incubi dell'american way of life e sulla presunt'aura epica della sua provincia (profonda, mi raccomando, rurale, vi supplico, repubblicana, v'imploro), cogl'immancabili mostri delle saghe [...] Vai alla recensione »
Film non troppo originale e forse troppo americano per noi occidentali.Le questioni che solleva ci appartengono poco.Dennis Quaid è bravo come sempre,ma la storia non coinvolge Appena sufficiente
questo film at any price è decisamente mediocre,è già visto come film,la trama è già sentita,non è un film da concorso al festival del cinema di venezia perchè è un film monotono,con gli stessi ritmi e le stesse immagini anche se ancora non l'ho visto perchè non è uscito come film e non esiste ancora un trailer.Quindi deduco che At any price ha una trama leggemente scadente,tratta di un padre di famiglia [...] Vai alla recensione »
L'America del Midwest, campi di mais come tappeti gialli fino all'orizzonte, non-luoghi che esortano alla fuga, At Any Price (A ogni costo) è il primo titolo americano del concorso, scritto e diretto da Ramin Bahrani, trentasettenne nato in Nord Carolina da genitori iraniani, amato dai festival internazionali, premiato al Sundance e a Venezia che lo ha «scoperto» nel 2005 con Man Push Cart (Giornate [...] Vai alla recensione »