Un anziano rivive i momenti felici e quelli tragici della sua giovinezza nel racconto della Lunga Marcia di Mao Zedong, a cui partecipò quando aveva 14 anni.
Secondo episodio della trilogia Axis of War, serie di film finanziata dal governo cinese per celebrare i momenti culminanti della storia del Partito Comunista e della sua ascesa al potere, dedicato a quell'impresa compiuta tra il 1934 e il 1935 che segnò il momento di svolta negli equilibri tra nazionalisti e comunisti.
Mettere in scena quell'epopea di popolo che è stata la Lunga Marcia - così epica da sembrare appartenente al mito dell'esercito di terracotta più che alla storia di esseri umani di carne e sangue - significa forse inevitabilmente lambire i regni del patetico e del retorico, con l'ausilio di un fervore incrollabile e di una fede politica assoluta. Sostanzialmente non ci si attende cinema, bensì propaganda; ed eccola servita, anche se formalmente curata (e camuffata da cinema).
Zhai Junjie e Yang Jun si gettano a capofitto nel ritratto a tinte forti della battaglia continua tra i maoisti e il Kuomintang e della lotta per la sopravvivenza di un esercito stremato dalla fame e dalle sofferenze. Il punto di vista adottato è quello di un ragazzino, Rui, così giovane da non poter entrare da subito nel Partito; per Rui la Lunga Marcia significherà l'ingresso (prematuro) nell'età adulta e il contatto con le esperienze più diverse, ma anche la perdita dei familiari più stretti e delle persone care, abbattuti indiscriminatamente dai proiettili del Kuomintang. Più di una sequenza - in primis l'incontro tra il popolo Yi e i maoisti - colpisce per la vivida passione che la anima, ma il quadro generale resta quello lievemente scolastico di un film storico girato senza badare troppo a finezze di regia, in cui l'intento propagandistico prevale nettamente su eventuali pretese artistiche dei due autori.
Nonostante l'ottima scenografia,una superba fotografia, e l'incredibile impiego di uomini(e un pò meno di mezzi) e un film ridicolo e scadente! da non vedere assolutamente..