Titolo originale | Yi ngoi |
Anno | 2009 |
Genere | Azione |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Pou-Soi Cheang |
Attori | Richie Ren, Sui-Fan Fung Stanley, Suet Lam, Michelle Ye, Han Yuqin, Louis Koo . |
MYmonetro | 3,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 6 settembre 2009
Una gang che agisce al di fuori della legge per soldi crea l'omicidio perfetto, quello che sembra in tutto e per tutto un incidente
CONSIGLIATO SÌ
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Il Cervello, lo Zio, la Ragazza e il Grassone sono una gang specializzata in incidenti, loro fanno accadere appositamente ciò che dovrebbe essere casuale con lo scopo di uccidere su commissione. Che sia la mafia o un privato cittadino ad ordinare l'esecuzione perfetta poco importa. Quando però un incidente accade a loro l'idea che sia casuale semplicemente non è pensabile.
Controllare l'incontrollabile, imbrigliare la realtà in schemi fissi e tramite una maniacale pianificazione riuscire a piegare alla propria volontà una catena di eventi talmente lunga da generare in tutti la percezione che non sia preordinata, questo il compito del Cervello. Per farlo si appoggia a quattro fidati collaboratori che eseguono i suoi ordini come parte di un piano più grande, ma come spesso capita nelle piccole gang o gruppi che agiscono al di fuori della legge i sospetti sono all'ordine del giorno.
Con l'asciuttezza e il rigore che caratterizzano i thriller asiatici moderni Pou-Soi Cheang confeziona un film prodotto dal maestro del genere Johnnie To che si muove con intelligenza nei confini della metropoli. Palazzi, strade affollate, macchine, discariche e via dicendo sono gli sfondi prediletti mentre per gli interni la scelta ricade su piccoli appartamenti o grandi capannoni. Tutto suscita un senso di stritolamente dell'individuo tra le maglie della grande città, dominata da quello stesso caos che finisce per instillare dubbi anche nei maestri dell'incidente.
Così la gang che uccide "facendolo sembrare un incidente" finisce per apparire come un gruppo sovversivo che si muove controcorrente nel regno caotico per eccellenza (le metropoli asiatiche), tentando l'impossibile impresa di controllare tutto, sebbene solo per qualche minuto. Il realismo chiaramente non è una priorità, la cosa più importante infatti non è che sia effettivamente possibile creare ad arte degli incidenti quanto quali siano le conseguenze di un tale tentativo di controllo dell'incontrollabile.
Nonostante l'autore l'abbia negato a più riprese è impossibile non pensare a La conversazione di Francis Ford Coppola, che con il film di Pou-Soi Cheang ha in comune l'ossessione per la scoperta della realtà sotto una patina di inganni, un'ossessione tale da portare il protagonisa a mettere in dubbio qualsiasi cosa. Se però il film di Coppola parlava di uno scenario dove le intercettazioni e le registrazioni creavano insicurezza, qui a generare il senso di costante precarietà sono le maglie cittadine, il sospetto del vicino di casa e l'impossibilità di conoscere ogni cosa anche per chi ha fatto della previsione dei fatti un mestiere.
Il turbine di follia in cui il Cervello (nome emblematico più a fine film che ad inizio) viene condotto è simile a quello che prendeva Gene Hackman e traccia un filo sottile nell'evoluzione dei generi cinematografici tra il thriller politico americano degli anni '70 e quello meno schierato della modernità cinese.
ACCIDENT disponibile in DVD o BluRay |
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Mauro Lanari e Orietta Anibaldi Il motivato ed efficace uso d'un registro sommesso, discreto, privo di fronzoli e orpelli mette questo film a rischio d'incomprensione e sottovalutazione, mentre al contrario ci troviamo di fronte a una gemma cinematografica davvero rara. Temi, poetica e scavo psicologico sono incomparabilmente più profondi dell'Aronofsky che si cimenta col "Teorema [...] Vai alla recensione »
Coproduzione Cina-Hong Kong sicuramente intrigante. C’e’ una banda di killer molto ben coordinati da un capo, detto the Brain, che ha escogitato un sistema originale per eliminare le persone: farli morire inscenando un finto incidente apparentemente casuale. Il fatto e’ che questi incidenti provocati sono un capolavoro di coreografia, una concatenazione di eventi collegati [...] Vai alla recensione »
Non male, sicuramente avvincente e abbastanza fuori dai canoni del genere. Unica costante gli attori feticcio tanto cari al produttore Johnnie To. Astenersi amanti neorealismo e verosimiglianza con la realtà ad ogni costo.
Mauro Lanari e Orietta Anibaldi Il motivato ed efficace uso d'un registro sommesso, discreto, privo di fronzoli e orpelli mette questo film a rischio d'incomprensione e sottovalutazione, mentre al contrario ci troviamo di fronte a una gemma cinematografica davvero rara. Temi, poetica e scavo psicologico sono incomparabilmente più profondi dell'Aronofsky che si cimenta col "Teorema [...] Vai alla recensione »
Mauro Lanari e Orietta Anibaldi Il motivato ed efficace uso d'un registro sommesso, discreto, privo di fronzoli e orpelli mette questo film a rischio d'incomprensione e sottovalutazione, mentre al contrario ci troviamo di fronte a una gemma cinematografica davvero rara. Temi, poetica e scavo psicologico sono incomparabilmente più profondi dell'Aronofsky che si cimenta col "Teorema [...] Vai alla recensione »