Titolo originale | Gunnar Hedes saga |
Anno | 1923 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svezia |
Durata | 71 minuti |
Regia di | Mauritz Stiller |
Attori | Einar Hanson, Mary Johnson, Pauline Brunius, Hugo Björne, Stina Berg . |
MYmonetro |
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CONSIGLIATO SÌ
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Da un romanzo di Selma Lagerlöf. Un giovane castellano (Einar Hanson), tiranneggiato dalla madre e innamorato della figlia (Mary Johnson) di due saltimbanchi, vuol salvare dalla rovina il suo vecchio castello, portando giù dal Nord una mandria di renne. Improvvisamente impazzito, ritrova poi il senno dinanzi alla parata dei saltimbanchi.
Dopo aver visto un documentario sulle renne, Stiller capovolse quasi il romanzo adattato, per introdurvi questi animali, con grande dispetto di Selma Lagerlöf, ma realizzando così forse il migliore dei suoi film, con effetti "da togliere il fiato".
Vi seppe fondere elementi burleschi, documentari e fantastici. L'arrivo dei tre saltimbanchi nel cortile del castello, i pietosi tentativi di comicità d'un pagliaccio decrepito e d'una matura danzatrice sulla corda, influirono assai probabilmente su Una vampata d'amoredi Ingmar Bergman. Per la sequenza nell'Estremo Nord, il regista dovette combinare certe immagini del documentario con la messa in scena. Per guidare una mandria ribelle, il protagonista s'attacca alla cintura il capo delle renne; ma l'animale, più forte, si mette a galoppare sulla neve, trascinando il giovane che urta contro un albero e perde allora la ragione. Proprio in questo momento, la giovinetta, che dorme nel castello, vede arrivare verso di lei, in una slitta tirata da due orsi bruni, la Signora del Dolore, una vecchia dall'aspetto beffardo, avvolta in veli di crespo bagnati. Con tono malevolo le annuncia la disgrazia e, sollevando una coperta, le fa vedere il pazzo legato e atterrito. La sequenza documentaria si lega perfettamente alla sequenza fantastica, in cui una slitta entra in una camera da letto, con la stessa naturalezza con cui le renne, spaventate, corrono sulle nevi della Lapponia.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968