Titolo originale | Science Fiction Theater |
Anno | 1955 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | USA |
Attori | Truman Bradley . |
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CONSIGLIATO N.D.
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La prima serie di fantascienza antologica a essere stata trasmessa in Italia – sebbene solo 26 dei 78 episodi abbiano visto la luce dei nostri teleschermi – è altresì il primo esempio televisivo di commistione tra “scienza e fantasia” (science-fiction) apparso nel Bel Paese. Ogni puntata è basata su teorie scientifiche – tanto che studiosi ed esperti hanno partecipato alla stesura delle sceneggiature – lungo un ventaglio di storie che si pongono come ipotesi realistiche (o credibili) di un futuro prossimo venturo in cui potremmo incontrare gli alieni, utilizzare più diffusamente la telecinesi o la telepatia, viaggiare a piacimento nello spazio, convivere con i robot, scongelare animali preistorici. Ogni episodio viene presentato dal giornalistaspeaker Truman Bradley, il cui compito è quello di incorniciare l’elemento fantastico nel rigore scientifico (l’elemento spettacolare in quello della credibilità). La prima stagione è stata girata a colori con l’intento di trasmetterla in coincidenza dell’avvento dei nuovi apparecchi televisivi; per problemi di budget, a partire dal secondo ciclo si è deciso di ritornare al più economico bianco e nero. Tra le molte guest-stars di Hollywood che sfilano: Howard Duff, Gene Barry, Basil Rathbone, William Lundigan, Vera Miles, DeForest Kelley, Gene Barry, Beverly Garland, Vincent Price. È stata la prima serie a essere prodotta da Ivan Tors; Fredrick W. Ziv e Maurice Ziv sono i produttori esecutivi che non compaiono nei titoli di coda. Il tema musicale è composto da Ray Bloch (nei credits appare come Ray Llewelyn); alla colonna sonora collabora David Rose. Da segnalare gli effetti speciali “primitivi” di Harry Redmond jr. Tre episodi sono diretti da Jack Arnold.