Titolo originale | Four Brothers |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 104 minuti |
Regia di | John Singleton |
Attori | Mark Wahlberg, Tyrese Gibson, André Benjamin, Garrett Hedlund, Benz Antoine Timothy E. Brummund, Josh Charles, Chiwetel Ejiofor, Fionnula Flanagan, Taraji P. Henson, Terrence Howard, Tony Nappo, Dax Ravina, Sofía Vergara, Mpho Koaho. |
Uscita | venerdì 7 ottobre 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,61 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 18 aprile 2016
Quattro fratelli adottivi si ritrovano per vendicare la morte della loro madre. In Italia al Box Office Four Brothers - Quattro fratelli ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 399 mila euro e 194 mila euro nel primo weekend.
Four Brothers - Quattro fratelli è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
A Detroit, quattro fratelli giurano vendetta per la morte della loro madre adottiva uccisa durante una rapina. Inizialmente sembra solamente un incidente violento, ma la teoria dell' esecuzione viene confermata momento dopo momento. I fratelli, uniti sotto la guida del non proprio "pulito" Bobby (Mark Wahlberg), vogliono farsi giustizia da soli.
John Singleton, fuori concorso a Venezia 62, torna a dirigere un film solido e ben recitato, in cui i dialoghi non sono mai banali e l'azione non è sovrautilizzata o gratuita. Il tema della famiglia e dell'unione (non di sangue perché i quattro sono stati tutti adottati) è sviluppato principalmente nella casa materna, che muta, soffre, viene ferita e rinasce come se fosse un essere umano. Qui i fratelli dimostrano la loro vera natura, che all'esterno appare violenta, ma che all'interno delle mura domestiche rivela legami reali e indistruttibili. Mark Wahlberg regge molto bene la parte del protagonista, con la giusta dose di sbruffoneria e responsabilità e conferisce a Four Brothers un'aura da street western, forse già visto, ma scorrevole e ben recitato.
FOUR BROTHERS - QUATTRO FRATELLI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€6,25 | €6,99 | |||
€6,99 | - |
"Sreet western", poliziesco, d'azione: tutte queste definizioni di genere valgono(possono valere)per"Four Brothers"di John Singleton, 2005 o forse sono anche(o invece?) pletoriche o inutili, non so dirlo, anche per il fatto che non ho visto il fim-capostipite, che quasi certamente era un western. Bene tutto, in questo film, che volendo si puù riallacciare al primo"Death [...] Vai alla recensione »
Mi aspettavo un film più simile a Boyz n' the Hood, mentre dopo aver visto questo Four Brothers mi è parso di ritrovare il Singleton di 2Fast 2Forious. Un film dal ritmo piuttosto incalzante con inseguimenti in macchina, sparatorie per strada, personaggi spavaldi ed impavidi, il tutto condito da una certa comicità. Certo non sono questi gli ingredienti di un film capolavoro [...] Vai alla recensione »
John Sigleton mette mano al soggetto firmato da Eliott e Lovett, remake de i 4 figli di Katie Elder, firmando un western metropolitano ove al deserto del Texas si sostituisce la periferia degradata di Detroit e ai volti di John Wayne, Dean Martin, Earl Holliman e Michael Anderson Jr, si sostituiscono attori in grado di enfatizzare ciascun tratto caratteriale di ognuno dei quattro.
certo nn è affatto un capolavoro......pero nel suo genere un 6 lo merita...poi a me piace molto marc wahlberg....carino..nnt di piu
Siamo sicuri che Four brtothers sia un film solido ben recitato e dai dialoghi mai banali? In realtà abbiamo: i dialoghi del ghetto che devono per forza essere del tipo 3 parole 4 parloacce, ci deve per forza un'orgia di violenza gratuita (dove quella dei "cattivi" è deprecabile quella dei "buoni" è giustificata e ci si pone il problema di giustificare [...] Vai alla recensione »
a me mi ha fatto venire la voglia di uscire di casa con il fucile a pompa a dar na bella ripulitina al quartiere! GASANTE di brutto
Dopo tanti remake vuoti e parassitari eccone finalmente uno che non si limita a imbottire di effetti speciali un vecchio script, ma lo reinventa trasferendone la sostanza morale in un mondo diverso. I quattro figli di Katie Elder di Henry Hatahaway, 1965, era un western all’antica con John Wayne e Dean Martin guardiani dell’onore collettivo e familiare in un posto e in un’epoca che attribuivano ancora [...] Vai alla recensione »
La gentile signora Mercer viene brutalmente assassinata durante una rapina. Siccome i quattro figli adottivi sono tutti, chi più chi meno, avanzi di galera, i responsabili non avranno vita facile. Senza contare che l’apparenza dell’omicidio casuale inganna. John Singleton, dopo il remake di Shaft, prosegue sulla strada del blockbuster d’azione pensato soprattutto per il pubblico afroamericano, e questa [...] Vai alla recensione »
Un Quattro figli di Katie Elder, riveduto e corretto da John Singleton. Violento, spietato, cattivo. Un western urbano ambientato per le strade di Detroit e fatto di torture, sparatorie e regolamenti di conti tra gang. Per il regista di Boyz ‘N’ the Hood, gli Usa di oggi sono ancora un Far West. Four Brothers è la storia dei quattro fratellastri Mercer (Mark Wahlberg, Garrett Hedlund, Tyrese Gibson, [...] Vai alla recensione »
Mark Wahlberg è seduto sul water e, mentre discute col fratello, trova il tempo di reclamare la carta igienica. Quando la gocciolante tenda detta doccia si apre, entra nella conversazione il più piccolo dei Mercier. La fratellitudme rude degli ex ragazzi di strada, un po’ bianchi un po’ neri, uniti ieri da una madre che li ha adottati togliendoti al peggio, oggi dal funerale di lei, è uno degli aspetti [...] Vai alla recensione »
Detroit dopo la caduta. Macerie post-industriali nella città dell'automobile, smantellata e ridotta a far west, tanto che John Singleton la sceglie come set per Four Brothers, remake del western di Henry Hathaway con John Wayne, I quattro figli di Katie Elder. Fuori concorso, il film del regista afro-americano di Boyz N the Hood riconverte l'epopea della Frontiera in una storia urbana, di rapper e [...] Vai alla recensione »
Il tema della vendetta è stato esplorato un infinito numero di volte al cinema e dopo l’ultima fatica di Tarantino, Kill Bill, sembrava che l’argomento fosse stato sufficientemente sviscerato. Eppure Hollywood ha deciso di raccontare un’altra storia di vendetta. Lavoro difficile e rischioso quello del regista Job Singleton con Four Brothers. Difficile proprio perchè è quasi impossibile non fare un [...] Vai alla recensione »
Trama: Detroit. I fratelli Mercer (Bobby, Angel, Jeremiah e Jack) si riuniscono per il funerale della madre adottiva Evelyn, uccisa durante una rapina. in un supermercato. I quattro, decisi a vendicarsi, si mettono sulle tracce dell’assassino, dando il via a una sanguinosa guerra tra i quartieri poveri della città, già duramente colpita dalla crisi economica.
Variante dell'intramontabile modello del "film dell'abuso", con una quantità di fuochi artificiali, molta musica anni 70 e vistosi influssi del cinema di "blaxploitation" (indirizzato al pubblico di colore degli States), di cui Singleton è stato un esponente di spicco. In Four brothers l'abuso è quello che mette in moto il meccanismo narrativo: l'uccisione, nel solito drugstore, di una gentile vecchietta [...] Vai alla recensione »
John Singleton è un regista afro-americano fra i più apprezzati di Hollywood. Basterebbe il suo primo film, Boyz the Hood, diventato subito un caso e candidato a due Oscar, uno per la sceneggiatura, l’altro per la regia. Così i film seguenti, sempre all’insegna di una irresistibile violenza dominata con senso sicuro del cinema. Come nel film di oggi, ambientato in una Detroit nevosa e portato avanti [...] Vai alla recensione »
Ne ha transitati tanti, dagli orfanotrofi e dai riformatori verso le famiglie adottive, che quattro le sono rimasti attaccati. Non c’era modo di liberarsene, essendo i quattro mocciosi, e poi i quattro giovanotti, piuttosto irascibili, particolarmente disadattati, sempre pronti a menar le mani. Però hanno un cuore d’oro. Quando la mamma che li ha cresciuti – insegnando loro a non poggiare i gomiti [...] Vai alla recensione »
Un “film di vendetta” che ha incassato 20 milioni di dollari nei primi due giorni di programmazione. Una vecchia e dolce signora viene uccisa durante l’ennesima rapina al drugstore. I suoi quattro figli adottivi. diversi sotto ogni punto di vista (due sono bianchi, due neri; due rompicollo, gli altri poco abituati a menare le mani), si coalizzano per vendicarla.
Ancora vendetta, alla Mostra. Dopo quella, sofisticata e problematica, della lady coreana di Park Chan-wook, èl a volta di una resa dei conti tutta americana, consumata a raffica in un western metropolitano che, negli Usa, ha incassato 20 milioni di dollari nei primi due giorni di programmazione. La formula del successo di Four brothers non è propriamente segreta: un prologo fatto per indignare lo [...] Vai alla recensione »
Lo spunto viene dal vecchio western cli Henry Hathaway, I 4 figli di Katie Elder: però i Four Brothers del film di John Singleton vivono duelli ultra-metropolitani, in pieno ghetto di Detroit, e soprattutto sono un quartetto alquanto anomalo, due bianchi e due neri. Non li lega il sangue, ma il rapporto è profondo, sono cresciuti insieme adottati da un’instancabile, determinata signora che te ha provate [...] Vai alla recensione »
La città è Detroit, il luogo/contesto un funerale. Eccoti i fratelli Mercer, quattro uomini/ragazzi con vite ormai diverse, che si ritrovano nuovamente tutti insieme a piangere la perdita detta Loro madre adottiva Evelyn (Fionnula Flanagan), colei che li aveva riuniti in un’unica, strana ma pur sempre calorosa famiglia. C’è Bobby (Mark Whatberg: Boogie Nights, Three Kings, La tempesta perfetta, Il [...] Vai alla recensione »
Lacrime e sangue anche per i Four Brothers (Quattro fratelli), quadro del degrado di Detroit (Michigan), da quando l'industria dell'auto è morta (i torinesi avranno qui un'idea del loro futuro). Già in Bowling a colombine Michael Moore aveva confrontato la rabbia regnante a Detroit e la serenità della contigua città del Canada, dove nessuno chiude a chiave la porta di casa.