Birth - Io sono Sean

Film 2004 | Drammatico 100 min.

Regia di Jonathan Glazer. Un film con Nicole Kidman, Lauren Bacall, Anne Heche, Danny Huston, Cameron Bright, Arliss Howard. Cast completo Titolo originale: Birth. Genere Drammatico - USA, 2004, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 17 dicembre 2004 - MYmonetro 2,41 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 10 maggio 2019

Durante la festa di fidanzamento, Anna si trova davanti un ragazzino di dieci anni che sostiene di essere Sean, il marito morto dieci anni prima. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Birth - Io sono Sean ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 3,8 milioni di euro e 470 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,41/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,82
CONSIGLIATO NÌ
Un film dalla sceneggiatura prevedibile ma dalla confezione raffinata.
Recensione di Francesca Felletti
Recensione di Francesca Felletti

Dopo la festa di fidanzamento di Anna, arriva nella sua casa un ragazzino che sostiene di essere Sean, il marito morto dieci anni prima. Nonostante il rifiuto di tutta la famiglia, la donna inizia a credere nel bambino, convinta dai ricordi del nuovo Sean e dalla speranza di ricreare l'antico rapporto, mai dimenticato.
Nonostante la confezione raffinata di Glazer e l'interesse che il film suscita nella prima mezzora, Birth delude per la sceneggiatura superficiale e prevedibile, e, spiace dirlo, per la stucchevole espressività di Nicole Kidman che, dalla Macchia Umana in poi, sembra aver perso l'intuito nella scelta dei copioni.

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a cura della redazione
mercoledì 8 settembre 2004

Lo scandalo è scoppiato ancora prima dell'uscita del film (grazie all'ufficio stampa): Nicole Kidman che amoreggia in una vasca da bagno con un bambino di dieci anni! La scena è il clou di Birth, film in cui la vedova Nicole Kidman (con insolito taglio di capelli corto) ha una relazione con un ragazzino che le dice di essere la reincarnazione del marito defunto. Cameron Bright che è il giovane amante, (e in Godsend è il figlio di Rebecca Romijn-Stamos), ha dichiarato: «In un film ho un padre abusivo, nell'altro un padre pedo filo: quanti ruoli dark!». In precedenza Glazer aveva diretto il gangster-movie di culto Sexy Beast.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 27 luglio 2020
samanta

E' un filòm del 2004, abbastanza orriginale che sembrerebbe appartenere al genere fantastico (tipo: Il cielo può attendere o Ricomincio da capo) che poi si risolve come un giallo, non un thriller perché non c'è tensione. New York: Anna (Nicole Kidman) perde il marito Sean per un infarto in un sottopasso del parco mentre fa jogging, vive con la sua mamma Eleanor [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 dicembre 2014
parpignol

Questo film sembra essere uscito da una pignatta in cui sono stati fatti bollire insieme i film "Maléna", "Chéri", "Il sesto senso" e "Ghost"... con un risultato -come è stato giustamente osservato da altri recensori- deprimente. La storiella imbastita sta su per pochissimo tempo, quindi collassa lentamente nei risibili tentativi (citazione [...] Vai alla recensione »

sabato 15 agosto 2015
EVILDEAD

Anna e' la bellissima Kidman ,stupenda anche col taglio "corto"; "io" invece e' Sean ,un ragazzino con un po' di sfighe. Si chiama come il marito morto di lei ,e' nato in contemporanea alla morte di lui ,frequenta il palazzo dove abita la bella vedova (prossima a nuove nozze),e' invaghito di quest'ultima (buongustaio!).

lunedì 4 ottobre 2010
weachilluminati

Nuova recensione  berth io sono Sean Scritto dalla regista  Jonathan GlAzer  in collaborazione  con Jean Claude Carrire , collaboratore anche di Bunuel, questo film non è stato trattato  bene da molta critica , fra cui la stessa mostra di Venezia   da cui è uscito completamente sprovvisto di premi. Il film non ha la pretesa di credere completamente  [...] Vai alla recensione »

mercoledì 14 gennaio 2015
dario

La storiellina è condotta bene per quasi tutto il film, poi subentrano delle forzature che comunque il regista gestisce bene. L'abilità del regista va riconosciuta e così l'impegno degli sceneggiatori. Tema difficile sviluppato con impegno sincero e sbrigato con una certa accortezza, con un'attenzione che supera il mestiere.

martedì 10 maggio 2011
mondolariano

Film che divide la critica tra ammiratori e detrattori. Io rientro nel primo gruppo pur comprendendo le ragioni dei “no”. “No” perché i punti chiave sono giocati su flash-back troppo confusi, così che non si capisce il motivo per cui il bambino si creda Sean per poi smentirsi. “No” perché la vicenda deborda comunque nell’assurdo. Eppure, se davvero accadesse una cosa simile, non credo che la vittima [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 febbraio 2011
weachilluminati

 Da Ramana  Maharashi “se i meriti ed i demeriti si equivalgono, si rinasce immediatamente sulla terra ; se i meriti prevalgono sui demeriti, il corpo sottile  va in cielo, se prevalgono i demeriti ,  si va all’inferno. Ma in entrambe i casi si rinasce più tardi sulla terra .Tutto ciò viene detto nelle  Scritture, ma se si rimane  semplicemente [...] Vai alla recensione »

martedì 4 agosto 2009
stefano martufi

Ho visto il film cinque anni dopo il suo passaggio al festival di Venezia. Un viaggio verso il niente. Lo spettatore viene portato in giro per le stradine della storia, preso per mano da una regia e una sceneggiatura che dopo trenta minuti non sanno in realtà dove condurti. Una gita in un regno saturo di banalità. Inizia male e finisce peggio. Tre stelle solo alla pettinatura della Kidman.

venerdì 10 settembre 2010
Yng River

Ho visto che il film non è piaciuto perché non è stato capito. O meglio: perché il regista non ha servito la morale o l'interpretazione preconfenzionata allo spettatore. Ma non sappiamo più apprezzare film che non vogliono dirci il significato di quello che abbiamo visto, perché sta a ognuno di noi trovare il proprio o perché dare risposte toglierebbe il piacere del mistero? Quanti film belli [...] Vai alla recensione »

martedì 4 novembre 2014
Jules_Winnfield

Non ho finito di leggere la tua recensione,e ne mi interessa dopo avere letto "lento e prevedibile" perchè ti assicuro, che questo film può avere tante pecche, ma l'unico fattore che merita la lode sta proprio nella sua imprevedibilità,tutto si concentra nel momento della rilevazione a film quasi finito. Le scene "lente" non sono messe li a caso, ma proprio [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 agosto 2010
weachilluminati

Non si condivide assolutamente la recensione di Francesca Felletti. Jonathan Glazer come avrebbe dovuto trattare un argomento tanto controverso come la metempsicosi? Forse facendo una commedia brillante! Cara Francesca ,il regista ha fatto quello che doveva: è entrata nel tema  "in punte dei piedi",utilizzando la duttilità,l'intelligenza.

venerdì 17 febbraio 2012
dario

L'idea è originalissima ed è sviluppata bene. La regia c'è, funziona, pur in un ambito alquanto difficile. Si avverte una tensione seria lungo tutta la pellicola. Manca tuttavia il tentativo di andare oltre la trovata. Gli attori, tutti bravi (ma la Kidman è da Oscar), riescono a rendere credibile l'insieme. Inquietante e funzionale il ragazzino (bravissimo). [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 gennaio 2010
Fulvia

Una sola stella a questo film? Allora vi invito a vedere "Vito e gli altri"!!! O anche "Conspiracy soluzione finale" o certi mattoni allucinanti da effetto Tavor! Non è di certo un capolavoro del cinema...ma almeno 3 stelle le merita! "Birth, io sono Sean" ha decisamente una trama originale, specialmente se si crede in certi fenomeni della reincarnazione.

domenica 20 dicembre 2009
marco.g

Leggo tutti questi commenti e mi dispiace. Il film è un piccolo capolavoro. Glazer ha una classe che raramente si è vista nella storia del cinema (sic). Di suo, ho visto questo film e "Sexy Beast": due soggetti qualunque, che nelle sue mani diventano opere cristalline, ineffabili. Glazer è un vero artista. Ho letto le sue dichiarazioni su questo film, e parafraso a memoria: "A un certo punto mi sono [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 aprile 2015
Hopeful70

Film che sprigiona una profonda sensibilità, estremamente elegante e raffinato nella regia,nella fotografia e scenografia.Ottima la sceneggiatura.La Kidman é ad una delle sue migliori interpretazioni, da Oscar.

venerdì 14 febbraio 2014
paride86

Ben interpretato, ben diretto e con belle musiche. Purtroppo la trama ha molti buchi e questo succede quando si vogliono lasciar aperte troppe strade. Era meglio decidere subito se seguire la via del paranormale o quella della spiegazione logica. Comunque Nicole Kidman è molto brava e bella anche coi capelli corti.

martedì 29 dicembre 2009
ramon76

Lentissimo, melenso, morboso, inconcludente. Bambino bruttissimo, con una sola espressione (da rincoglionito) a disposizione. Classico film per spocchiosi.

lunedì 18 gennaio 2010
andre89LOST

Lento brutto e noioso. Voto: 4

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Storia ai confini della realtà, Birth dove domina Nicola Kidman ormai macchina elibe del cinema. Se intorno a lei - corpo stilizzato, capelli da monello - ci fosse il vuoto assoluto, il film sarebbe sempre film. Tutto nel suo viso, inquadrato minuto per minuto, tipo L’Empire State Building di Wahrol. Una sequenza interminabile la vede senza espressione fino alle lacrime.

Stefano Lusardi
Ciak

Nell’elegante appartamento che guarda su Central Park, la famiglia festeggia il compleanno della matriarca Eleanor (una Lauren Bacall da nomination agli Oscar). Solo che nella casa, senza che nessuno se ne sia accorto, si è infilato un intruso decenne. «Io sono Sean», dice i bambino (Cameron Bright, immusonito come ruolo richiede). Questo in effetti è il suo nome, ma è anche quello del marito di Arma [...] Vai alla recensione »

Pier Maria Bocchi
Film TV

Rischia molto, Birth, e non certo per la scena della vasca da bagno. Rischia perché la storia è sul filo del ridicolo, con questo bambino che si presenta alla ricca Kidman, in procinto di risposarsi, dicendole di essere il marito defunto. Però Glazer, il cui Sexy Beast è un gran bel film, non è uno sprovveduto. E con un uso inquietante e coraggiosissimo del primo piano, gira quello che potrebbe essere [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Raro caso di starhollywoodiana diventata icona da festival europeo, Nicole Kidman aspira ancora alla coppa Volpi che la giuria di Nanni Moretti le negò per The Others di Alejandro Amenabàr, dove il suo personaggio amava fisicamente il marito morto in guerra. In concorso a una Mostra che, verso la fine, inizia a dare qualche cenno di vita, Birth (Nascita) di Jonathan Glazer rimette la Kidman ad amare [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Se qualcuno rimproverasse alla Mostra un'overdose di frivolezza (accorgendosi solo adesso dell'odioso ricatto mondiale del terrorismo), faccia il conto dei film improntati a ogni sorta d'umano catastrofismo. Dopo i fantasmi chiacchieroni di Michele Placido e il diluvio di titoli ispirati a temi macabri come quello fatidico dei morti viventi, è arrivato il turno di «Birth» che propone al concorso una [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Relazioni amorose con l'aldilà o con presunti fantasmi punteggiano le ultime e penultime stagioni cinematografiche, da Ghost al film di Michele Placido svillaneggiato dalla platea della Mostra di Venezia. Passando per The Others che in comune con Birth ha di sicuro la protagonista Nicole Kidman, la quale giganteggia ormai senza rivali nella sua generazione.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Certi film raccontano una storia ma ne celano un’altra. Inscenano personaggi, conflitti, sentimenti per alludere a qualcosa che non possono o vogliono dire apertamente. Fra questi film perversi, spesso notevoli, c’è Birth dell’inglese Jonathan Glazer, noto finora per i videoclip e lo stravagante Sexy Beast . A prima vista espone un dilemma. Una giovane vedova (Nicole Kidman, grande), ancora innamorata [...] Vai alla recensione »

Andrea Santini
Il Mattino

Presentato con clamore alla Mostra di Venezia, arriva ora nelle sale italiane «Birth - Io sono Sean», il nuovo film di Jonathan Glazer con Nicole Kidman (nella foto) in odor di scandalo al Lido per la scena che vedeva la diva nuda in una vasca da bagno con un bambino di dieci anni. Una sequenza, a conti fatti, per nulla pruriginosa: il piccolo entra nella stanza quando l’attrice è già immersa nell’acqua, [...] Vai alla recensione »

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Storia ai confini della realtà Birth. Domina Nicole Kidman, ormai macchina celibe del cinema. Se intorno a lei - corpo stilizzato, capelli da monello - ci fosse il vuoto assoluto, il film sarebbe sempre film. Tutto nel suo viso, inquadrato minuto per minuto, tipo l'Empire State Building di Warhol. Una sequenza interminabile la vede senza espressione fino alle lacrime.

Mauro Pertile
Film Tv

Progetto: non annoiare, ma anche - e forse soprattutto - non annoiarsi mai regola prima: sorprendere. Questo comporta l’inevitabile fatica d’essere costretti a snobbare inorriditi qualunque strada spruzzata anche da un impercettibile accenno al ripetitivo. Un retrogusto da evitare come un virus letale per certi attori bulimici sempre affamati di nuovi e sempre più energetici concimi artistici.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Nicole Kidman che compare sullo schermo con i capelli tagliati cortissimi è un avvertimento: vuol dire che il film è un horror, un mistero, una storia irrazionale, soprannaturale. «Birth... Io sono Sean» di Jonathan Glazer sembra così ma non è così. Metafisica e reincarnazione c'entrano nulla, la costruzione della vicenda è più imbrogliona che enigmatica, ma ci sono quelle scene straordinarie: nudi, [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Impostando la sua love story in chiave funesta, Jonathan Glazer ha scelto l'unica attrice in grado d'infondere in ogni ruolo un inno alla vita. Certo Nicole Kidman non ha il potere di far diventare i brutti film belli; ma quando una simile protagonista polarizza il fulcro della messinscena, costringendo l'obiettivo a mettersi al suo servizio, pubblico e critica vedono vacillare le abituali categorie [...] Vai alla recensione »

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