Titolo originale | The Private Life of Henry VIII |
Anno | 1933 |
Genere | Storico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Alexander Korda |
Attori | Merle Oberon, Robert Donat, Charles Laughton, Elsa Lanchester, Derrick De Marney . |
Tag | Da vedere 1933 |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 aprile 2012
Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar,
CONSIGLIATO SÌ
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Enrico Tudor, re d'Inghilterra nella prima metà del secolo sedicesimo. Qui c'è solo la storia privata, i rapporti con le sue molte mogli, da Caterina d'Aragona (che sposò dopo che era rimasta vedova del fratello) dalla quale volle divorziare per sposare Anna Bolena, da Jane Seymour a Caterina Howard a Anna di Clèves fino all'ultima Caterina Parr, che riuscirà a sopravvivere al terribile consorte.
LE SEI MOGLI DI ENRICO VIII disponibile in DVD o BluRay |
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Il fil è ben strutturato, condensa sapientemente in 90 minuti circa un periodo storico ampio, denso di avvenimenti, mentre l'azione si svolge esclusivamente a corte. Il regista, tramite un sapiente montaggio e con l'aiuto di una favolosa recitazione di Charles Laughton che interpreta un Enrico VIII quale probabilmente è stato, cioè scaltro e ambizioso, consapevole del suo scarso aspetto fisico che [...] Vai alla recensione »
Film storico che affronta l'oggetto della narrazione in chiave leggera e persino umoristica a tratti, facendone scaturire una pellicola piacevole e interessante, che conserva anche un valore divulgativo da non sottovalutare. Ottimi il trucco ed i costumi, come anche le scenografie: i mezzi adoperati per la messa in scena sono notevoli, soprattutto considerate le disponibilità del tempo [...] Vai alla recensione »
L'attuale epidemia dei film pseudo-storici è anche dovuta al clamoroso successo che dall'Inghilterra all'America accolse Le sei mogli di Enrico VIII, la prima vittoria del cinema inglese dopo migliaia e migliaia di sterline fino a ieri profuse con risultati piuttosto mediocri. «Noi ancora non sappiamo fare del cinema» dicevano lassù, dopo ogni nuovo insuccesso, «ma vi riusciremo»; e finalmente, grazie [...] Vai alla recensione »