Titolo originale | Palmer |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Fisher Stevens |
Attori | Juno Temple, June Squibb, Justin Timberlake, Dean Winters, Alisha Wainwright Wynn Everett, Jesse C. Boyd, Charmin Lee, Jake Brennan, J.D. Evermore, Ryder Allen. |
MYmonetro | 3,13 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 febbraio 2021
Un ex campione sportivo cerca di rifarsi una vita dopo aver passato un periodo in carcere. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award,
CONSIGLIATO SÌ
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Louisiana. Eddie Palmer esce di galera per tornare al paese natio. Lì ritrova la nonna, Vivian, e può iniziare a cercare un lavoro, per poter ripartire da capo. Ma Vivian è solita ospitare a casa propria un bambino di nome Sam, abbandonato a più riprese da una madre tossicodipendente: Sam sogna di essere una principessa, anziché un supereroe, e i suoi atteggiamenti effeminati lo mettono nel mirino dei bulli del quartiere.
Un film che non ha paura di essere racchiuso in un sottogenere ben definito e la cui parabola narrativa diviene chiara sin da subito.
Palmer è la più classica delle storie di redenzione: protagonista un ex detenuto, con un problema di controllo della rabbia ma un grande cuore, che cerca di non ripetere gli stessi errori. Non siamo in Il diritto di uccidere di Nicholas Ray e Timberlake non è Humphrey Bogart, ma la passione con cui il cantante-attore dà vita al personaggio di Palmer è degna di ogni encomio.
Ad avvicinare all'attualità la vicenda classica da apologo morale di Palmer è l'incontro con Sam: Palmer scopre un istinto paterno per il più curioso dei bambini, mentre quest'ultimo si scontra con il fatto che la provincia della Louisiana non ha ancora ben compreso i diritti e le rivendicazioni di fluidità sessuale affermatesi a New York o San Francisco.
Fisher Stevens tocca tutti i tasti consueti che conducono alla catarsi e alla commozione, accontentando un target poco esigente, che desidera essere confortato anziché stupito, e che preferisce un racconto edificante sul volto umano nascosto nell'America di Trump. Justin Timberlake diviene il volto ideale di questo riscatto del Sud degli Stati Uniti, per difendere l'idea che queer non significhi necessariamente "diverso" e che, anche per gli iracondi, esistono le seconde possibilità. La tradizionalissima scansione narrativa sceglie di non approfondire i personaggi collaterali - la madre reproba e la maestra buona Maggie sono poco più che sagome estratte dalla sceneggiatura, utili a condurre Palmer verso la propria destinazione - o di farli apparire e scomparire in funzione dell'inevitabile approdo dell'eroe.
La nascita di un affetto paterno di Palmer verso Sam, la gabbia che si chiude attorno al primo e l'inevitabile esplosione di fronte agli abusi subiti dal secondo sono climax attesi, ancorché inevitabili, che conducono a discutibili concessioni etiche fatte dalla sceneggiatura al protagonista. A Palmer si perdonano infatti atti di violenza fuori controllo, difficili da tollerare benché "a fin di bene".
Un lavoro diseguale e dalle ambizioni modeste, ma, per chi privilegia la compartecipazione emotiva con il protagonista di una favola contemporanea di accettazione e riscatto, può bastare.
Grande film ambiento nella campagna della Louisiana, con una bellissima colonna sonora in stile "americana" (Lucas Nelson, Vampire Weekend, Tanya Tucker, Nathaniel Rateliff e altri). Ottima interpretazione di Justin Timberlake e del ragazzino "diverso" Sam (Ryder Allen). Debordante, come sempre, l'attrice inglese Juno Temple nella parte della madre tossica e sbandata. Assolutamente consigliato.
Su Apple Tv+ è invece in programmazione «Palmer» di Fisher Stevens con Justin Timberlake.L'attore interpreta un uomo che, dopo aver trascorso molti anni in prigione, viene rilasciato e cerca di rifarsi una vita. Il legame con un bambino potrebbe dare un nuovo senso alla sua esistenza.Più noto come attore che come regista, Fisher Stevens conferma i limiti che aveva già mostrato nel precedente «Uomini [...] Vai alla recensione »
Saldato il conto delle sue colpe in galera, Palmer ritorna a casa. Su quel che può attendersi, una volta sceso dall'autobus che gli restituisce la libertà, lo mette in guardia l'amico d'un tempo: «Le cose qui non sono cambiate... Ruota ancora tutto attorno alla chiesa e al football». E infatti quello che si para davanti agli occhi dell'ex campione - e ai nostri di spettatori - è un paesaggio rassicurante [...] Vai alla recensione »