Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Regia di | Andrea De Sica |
Attori | Alice Pagani, Rocco Fasano, Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli Anita Caprioli. |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,29 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 maggio 2021
Un'intensa storia d'amore dalle tinte horror. Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO NÌ
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Mirta è follemente innamorata del suo Robin e i due moriranno insieme affrontando una trasgressione dopo che lui le ha promesso che qualora accadesse tornerebbero entrambi. Infatti Mirta torna e si mette alla sua ricerca. Nel frattempo, come sopramorta, deve nutrirsi di corpi vivi e sfuggire a chi le dà la caccia.
Andrea De Sica, sin dal suo esordio con I figli della notte si è scrollato di dosso il peso del cognome che porta per affrontare a viso aperto un soggetto che parlasse del disagio adolescenziale recuperando un genere e analizzandone alcune cause nelle tre stagioni della serie Baby.
Ora torna al cinema con un film in cui (pur derivandone il soggetto dal romanzo omonimo di Chiara Palazzolo che afferma di aver pensato a un horror mentre scriveva) affronta senza false remore un genere (l'horror appunto) che troppi hanno timore di affrontare nel panorama cinematografico nazionale. Lo fa con la conoscenza accurata dei codici a cui aggiunge una notevole attenzione alle location. Da Monticolo alla segheria Mayerhofer a Nova Levante, passando per il Grand Hotel Carezza, individua spazi che sembrano essere stati creati apposta per divenire parte integrante della narrazione così come gli oggetti con cui satura alcuni interni.
"Non so se te ne sei resa conto ma adesso i cattivi siamo noi" viene detto a un certo punto a Mirta divenuta Luna. Ma si tratta di 'cattivi' tra virgolette perché in questo film sono i maschi, quali che siano le loro intenzioni, a costituire un pericolo e ad accendere nel femminile reazioni devastanti.
È proprio su questo versante, oltre che su un eros ricordato e vissuto sempre con note distanti dai non dimenticati Twilight, che il film, grazie anche a un'Alice Pagani che si cala con grande intensità nel ruolo, raggiunge l'obiettivo di portare sullo schermo una rabbia difficile da pacificare. Lo fa con tocchi di crudeltà che ricordano l'ultimo von Trier, a cui viene anche dedicato un omaggio/citazione sul versante lirico, ma anche con il desiderio di mostrare, riuscendovi, come sia possibile anche in Italia fare cinema di genere senza dover necessariamente virare nel b-movie.
Non amo molto gli horror con zombies, vampiri, morti viventi, ma preferisco più i gotici/noir psicologici come "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati. Fa eccezione questo strano film del 2021 di Andrea De Sica (nipote di cotanto nonno), da un romanzo di Chiara Palazzolo, un pò gotico-noir, un pò horror con sprazzi di splatter, originale nella [...] Vai alla recensione »
Horror, gothic, splatter ma soprattutto "un nerissimo romanzo di formazione travestito da thriller romantico che segna il passaggio dall'età dell'innocenza a quella dell'esperienza", almeno come vuole definirlo il regista Andrea De Sica, alla sua seconda prova nel lungometraggio di finzione. Dopo I figli della notte del 2017, infatti, Non mi uccidere compie un'entrata a gamba tesa nell'universo dei [...] Vai alla recensione »
Mirta (Alice Pagani) ama Robin (Rocco Fasano) alla follia. Lui le promette che sarà amore eterno, ma in una cava abbandonata la voglia di trasgredire, provando insieme una nuova e strana droga, costa la vita a entrambi. La ragazza però si risveglia e capisce di essersi trasformata in una creatura che per sopravvivere si deve nutrire di carne umana. Ha paura e, braccata da uomini misteriosi, combatte [...] Vai alla recensione »
Per quanto il film fosse già da tempo disponibile sulle piattaforme, vi era grande attesa (ed emozione, diciamolo pure apertamente), per la prima apparizione in sala di Non mi uccidere, il lungometraggio di Andrea De Sica programmato quale evento speciale nella serata d'apertura del Fantafestival 2021. La proiezione è avvenuta il 2 giugno al Nuovo Cinema Aquila.
In barba all'invocazione del titolo, uccidere è esattamente la cifra tematica e narrativa del secondo lungometraggio di Andrea De Sica: uno che, per capirci, come sogno nel cassetto coltiva l'idea, ancora non realizzata, di rivisitare La dolce vita di Fellini in chiave dark. Uccidere appunto, o meglio ribaltare gli assunti più facili: come quelli che volevano Non mi uccidere (in streaming sulle principali [...] Vai alla recensione »
Fra un salutare film di genere con velleità autorali come I Figli della Notte e questo insostenibile scimmiottamento dei teen-horror sentimentali americani stile Twilight, è accaduto il successo della serie Baby, da cui provengono Alice Pagani e il gergo (?) del collettivo Grams in sede di sceneggiatura. Dell'esordio di Andrea De Sica restano solo le ascendenze lynchiane (c'è anche 'The Nightingale' [...] Vai alla recensione »
Con Non mi uccidere Andrea De Sica resuscita, in versione gotica, non solo i morti ma anche il mitico Il tempo delle mele (1980) di Claude Pinoteau. Il teen movie del regista romano racconta la storia di Mirta e Robin, talmente innamorati da giurarsi amore eterno. Una notte i due ragazzi muoiono per overdose e la ragazza si risveglia trasformata in una creatura che per sopravvivere deve nutrirsi di [...] Vai alla recensione »
C'è una scena a mio parere significativa. Mirta è con Ago nella dimora di quest'ultimo, una stanza bric-à-brac dalla luce calda. Il ragazzo è da sempre infatuato della ragazza. L'atmosfera è confidenziale; ad Ago non interessa la natura soprannaturale di Mirta, non ne ha paura, ma anzi sembra esserne sedotto. Per intensificare il clima d'intimità, Ago fa partire un brano (in musicassetta, si noti), [...] Vai alla recensione »
Allucinazioni da età adolescente, droga liquefatta come lacrime nere e cinema horror, alchimia perfetta per l'opera seconda di Andrea De Sica, dopo il premiato I figli della notte (2017). Un (quasi) sosia di Robert Pattinson, Rocco Fasano, svela il gioco di Gianni Romoli, sceneggiatore cinéphile imbattibile nel creare multistrati emozionali, complice il regista e co-sceneggiatore dal tocco rarefatto, [...] Vai alla recensione »
Mirta, bella e solare studentessa diciannovenne, perde la testa per Roberto detto Robin, il classico ragazzo maledetto, e muore con lui di overdose in una cava abbandonata. "Ho chiuso gli occhi e lui ha detto: ritorneremo" perché "la volontà è più forte della morte. L'amore è volontà". Così scrive Chiara Palazzolo in Non mi uccidere, e a questo libro il regista Andrea De Sica si ispira nel girare l'omonimo [...] Vai alla recensione »
Andrea De Sica, sin dalla sua opera prima I figli della notte, ha mostrato un interesse esplicito verso l'universo giovanile di oggi, esplorandone le tensioni e affrontando a viso aperto le problematiche sociali, culturali e identitarie che ne permeano l'orizzonte. Lo ha confermato anche con Baby, la serie Netflix sceneggiata - tra gli altri - dal collettivo Grams incentrata sullo scandalo delle baby [...] Vai alla recensione »
Il cinema di genere in Italia sta cercando una ripresa. Nonostante la pandemia, negli ultimi mesi abbiamo visto thriller (Il talento del calabrone, La stanza), poliziotteschi (Calibro 9), exploitation all'italiana (Bastardi a mano armata), action (La belva). E aspettiamo l'arrivo dei fumetti (Diabolik) e del misterioso Freaks Out. Spesso si lavora su modelli stranieri, specialmente americani, per replicarne [...] Vai alla recensione »
La forza di «Santa Maud» avrebbe potuto caratterizzare anche «Non mi uccidere», secondo lungometraggio di Andrea De Sica (nipote di Vittorio e figlio del compositore Manuel) dopo «I figli della notte».Prendendo spunto dal romanzo omonimo di Chiara Palazzolo del 2005, primo di una trilogia, il film ha come protagonista Mirta, ragazza follemente innamorata di Robin.
Che bel film horror italiano, ispirato al romanzo omonimo di Chiara Palazzolo. Mirta ama follemente Robin (Fasano, che sembra il clone di Pattinson), ma la trasgressione li porta alla morte. La ragazza, però, si risveglia, trasformata in una sopramorta, costretta a nutrirsi di corpi vivi. Qualcuno la bracca, mentre lei spera di poter riabbracciare il suo amato, morto.
Non mi uccidere, il nuovo film di Andrea De Sica dopo l'esordio con "I figli della notte" (2016), è liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Chiara Palazzolo e vede protagonisti Alice Pagani e Rocco Fasano. Disponibile a pagamento sulle principali piattaforme, il lungometraggio è una sorta di teen drama in salsa horror che racconta di amore e morte con colori e atmosfere che sembrano uscite da "Dellamort [...] Vai alla recensione »
Tredici anni fa usciva nelle sale l'adattamento cinematografico dell'universo letterario di Stephenie Meyer, Twilight. Quella del vampiro è stata fin da sempre una figura romantica della letteratura e del cinema. Utilizzando il fantastico e una leggera venatura horror, la saga con Robert Pattinson e Kristen Stewart è riuscita a raccontare una generazione americana con in cuffia Muse e Paramore.
Passati tredici anni da Twilight, arriva un prodotto italiano "nuovo e originale" a ricordarlo. Se nella storia con Robert Pattinson e Kristen Stewart si parlava di vampiri, in Non mi uccidere di Andrea De Sica troviamo cannibali e sopramorti, ovvero ragazzi morti di morte violenta che tornano nell'Al di qua. Robin è un tipo strano, tormentato, con un segreto.