Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2024. Dal 10 ottobre al cinema.
Prabha è un'infermiera nel reparto ginecologico di un caotico ospedale di Mumbai. Tramite un matrimonio combinato ha sposato senza conoscerlo un uomo che subito dopo si è trasferito in Germania, senza farsi praticamente più sentire. La donna divide un microappartamento con un'infermiera più giovane, Anu, che è innamorata di Shiaz, un ragazzo musulmano inaccettabile agli occhi della sua famiglia indù (così come lei è inaccettabile per la famiglia di Shiaz). La terza protagonista è la città di Mumbai, metropoli sovraffollata "costruita dalle mani della povera gente" e punteggiata da condomini alveari in cui ognuno ha poco spazio per sé ma coltiva grandi sogni, perché "bisogna credere nelle illusioni, altrimenti si impazzisce".
All We Imagine As Light - Amore a Mumbai, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen.
"Un film realistico, che ti fa sognare", commenta qualcuno alle prime proiezioni del film. "Colonna sonora azzeccata che contribuisce ad addentrarti nel sogno. Lentamente diventi tu il regista". "Un film pieno di malinconia come di cose desiderate e mai realizzate", dice qualcun altro "…un’India che non conoscevo, così piena di illusioni e così poco nuova per davvero".
Ecco le prime reazioni del pubblico alla visione del film:
• Film bellissimo e molto toccante.
• Fotografia bellissima, lo shanti indiano nelle immagini e nei dialoghi.
• Suggestivo e capace di trasportarti in un mondo nuovo. C’è da chiedersi quanto reale e se esiste veramente tanta ingenuità e purezza da rendere possibile la favola.
• Film realistico, che ti fa sognare. Colonna sonora azzeccata che contribuisce ad addentrarti nel sogno. Lentamente diventi tu il regista.
• Una bella favola
• Il sogno si fa realtà nel ritmo lento del villaggio sul mare, lasciata la caotica Mumbai.. Passi di consapevolezza e l’inclusione, attraverso l’alleanza tra donne che si cercano e si trovano come persone. Gran film!
• Un film pieno di malinconia come di cose desiderate e mai realizzate…un’India che non conoscevo, così piena di illusioni e così poco nuova per davvero.
• Emozionante e con una splendida regia, che coglie i momenti più intimi in cui si compiono le decisioni di una vita.
• Vite vissute in penombra, un’unica scintilla di spensieratezza negli ultimi fotogrammi. Toccante.
• Bel ritratto della cosmopolita Mumbai. Interessante il contrasto tra due protagoniste, una ligia alle regole sociali eppure infelice, l’altra alla ricerca di una felicità contrastata da quelle consuetudini di un’india legata ancora al passato. Uno spiraglio di speranza e di libertà si apre per le due protagoniste.