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I film della 30. Settimana Internazionale della Critica a Bolzano Alto Adige

Dal 6 al 13 ottobre.

In foto una scena di Tanna, il film vincitore del Premio del Pubblico Pietro Barzisa e Premio Fedeora per la Miglior Fotografia alla 30.ma Settimana Internazionale della Critica.

venerdì 2 ottobre 2015 - News

Dopo il successo delle quattro edizioni precedenti, particolarmente apprezzate dal pubblico, tornano gli appuntamenti cinematografici di alto profilo culturale della rassegna "Bolzano per il cinema di qualità", progetto comune promosso dagli Uffici audiovisivi dei Dipartimenti provinciali alla Cultura italiana e tedesca, in collaborazione con l'Associazione Generale Italiana Spettacolo, l'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e la Federazione Italiana Cinema d'Essai delle Tre Venezie.
Da martedì 6 a martedì 13 ottobre, la rassegna "Le Giornate della Mostra. La settimana della Critica a Bolzano", consentirà agli appassionati di cinema che si recheranno al FILMCLUB/Multisala Capitol di Bolzano di assistere, gratuitamente, ad una selezione dei film presentati alla Settimana internazionale della Critica, sezione autonoma della Mostra del cinema di Venezia, giunta quest'anno al prestigioso traguardo delle 30 edizioni.

Le opere proiettate saranno prevalentemente lungometraggi d'esordio di giovani autori, coerentemente con l'obiettivo della rassegna che, come spiega Filippo Nalon, Presidente Fice Tre Venezie, è quello di offrire al pubblico fedele e appassionato, nuovi orizzonti qualitativi: «Gli scenari nel mondo del cinema stanno trasformandosi molto velocemente e proprio in questi cambiamenti troviamo altre nuove stimolanti proposte di qualità. Tra tutte possiamo ipotizzare quelle legate alla creatività giovanile; giovani che grazie al digitale stanno ampliando i confini dell'opera filmica creando una vera e propria miscela di linguaggi e tecniche».

Su innovazione e sperimentazione insiste anche Francesco di Pace, Delegato generale SIC, sottolineando come il costante impegno del Sindacato nazionale dei critici cinematografici italiani, in occasione della trentesima edizione della Settimana della Critica, sia stato quello di «trovare in ambito internazionale registi in grado di operare un rinnovamento del cinema, di scoprire talenti disposti con coraggio ad anticipare tendenze e non a incamminarsi su strade rassicuranti».

La serata inaugurale della Rassegna si terrà martedì 6 ottobre a partire dalle 18.30 con la proiezione di Tanna (Australia, Vanuatu 2015, 104') dei registi Bentley Dean e Martin Butler, film vincitore del Premio del Pubblico Pietro Barzisa e Premio Fedeora per la Miglior Fotografia alla 30.ma Settimana Internazionale della Critica. In una società tribale del Pacifico meridionale, una ragazza, Wawa, si innamora di Dain, il nipote del capo tribù. Quando una guerra fra gruppi rivali si inasprisce, Wawa viene promessa in sposa a un altro uomo come parte di un accordo di pace. Così i due innamorati fuggono, rifiutando il destino già scelto per la ragazza. Dovranno però scegliere fra le ragioni del cuore e il futuro della loro tribù, mentre gli abitanti del villaggio lottano per preservare la loro cultura tradizionale anche a fronte di richieste di libertà individuale sempre più incalzanti.
Da non perdere, alle 20.30, anche l'appuntamento, alla presenza del regista Antonio Capuano, di Bagnoli Jungle (Italia 2015, 100), evento speciale fuori concorso e film di chiusura della 30.ma edizione della SIC. Tre capitoli, tre generazioni. Giggino, cinquant'anni, sempre in corsa, poeta nei ristoranti, ladruncolo di strada. Suo padre, l'ultra ottantenne Antonio, pensionato dell'Italsider, nostalgico della fabbrica e di quel che rappresentò. Infine il diciottenne Marco, garzone di salumeria, alla rincorsa di un futuro ma senza sapere come si fa. Intorno a loro la giungla di un popoloso quartiere, Bagnoli, in una grande città, Napoli. Dove un senso si è perduto e un altro non è stato ancora trovato.

Gli appuntamenti con la settimana della critica riprenderanno lunedì 12 ottobre alle 18.30 con Ana Yurdu (Turchia, Grecia 2015, 98'), lungometraggio d'esordio della regista Senem Tüzen. Nesrin è una donna di classe media che lascia la città, per riprendersi da un divorzio, e ritorna al villaggio di sua nonna in Anatolia per terminare il suo romanzo e realizzare il sogno di essere una scrittrice. Quando anche la madre arriva, non invitata, e rifiuta di andarsene, la scrittura di Nesrin si blocca e le sue dolci fantasie sulla vita in campagna diventano amare. Affrontandosi scopriranno gli angoli più bui dei rispettivi mondi interiori.
Segue, alle 20.30, Banat (Italia, Romania, Bulgaria, Macedonia 2015), lungometraggio d'esordio del regista Adriano Valerio. Ivo è agronomo e la mancanza di opportunità lo spinge ad accettare un lavoro nel Banat, una fertile regione della Romania. Clara è appena uscita da una relazione e sta per perdere il lavoro al porto di Bari. Ivo e Clara si incontrano per caso e sembrano capirsi subito. Passano una sola notte assieme prima che Ivo parta, ma questo basta per creare un legame e lasciar loro il desiderio di rincontrarsi. Quando Clara gli fa visita in Romania, insieme condividono lo spaesamento in una terra straniera e l'incertezza del futuro, così come la sensazione di un amore che sta nascendo.

Ultimo giorno della rassegna, martedì 13 ottobre a partire dalle 18.30, con la proiezione di Kalo Pothi (Nepal, Germania, Svizzera, Francia 2015, 90'), opera prima del regista Min Bahadur Bham e primo lungometraggio nepalese presentato a Venezia. Nepal, 2001. Un temporaneo cessate il fuoco porta un'incontenibile gioia fra gli abitanti di un villaggio afflitto dalla guerra. Anche Prakash e Kiran, due giovani e inseparabili amici, iniziano a sentir soffiare il vento del cambiamento e nonostante casta e dottrine differenti li dividano, restano sempre uniti. Iniziano così a prendersi cura della gallina che Prakash ha ricevuto da sua sorella, nella speranza di racimolare qualche soldo vendendone le uova. Quando la gallina scompare, i due amici si dovranno mettere in viaggio per ritrovarla, inconsapevoli dei pericoli della tirannia che il fragile cessate il fuoco ha portato con sé.
Alle 20.30, seguirà Light Years (Regno Unito 215, 90') di Esther May Campbell, fotografa e film maker autodidatta, già vincitrice del BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) con il premiatissimo cortometraggio September. Rose immagina la famiglia come una costellazione, profondamente unita, come sospesa nell'infinito. Le stelle si possono percepire fra di loro, nonostante siano scomparse milioni di anni fa e distanti anni luce tra loro. Nel corso di una lunga giornata, mentre la madre desidera la vicinanza dei figli, la famiglia di Rose, ormai in frantumi, fa ritorno alla propria costellazione. Nella sofferenza dell'incontro, si ritrovano ad affrontare le vere conseguenze del loro devastante e ancestrale legame.

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