Al Festival di Roma arrivano Gere, Il re leone e Too Big to Fail.
di Robert Bernocchi
Il re leone in 3D rappresentava la proiezione più importante della giornata. Ovviamente, è un'anteprima per modo di dire, visto che si tratta del classico del 1994, all'epoca straordinario campione di incassi e che ha consacrato il nuovo corso, fatto di tanti successi artistici e commerciali, della Disney di Katzenberg. Un prodotto che, ancora oggi, conserva la sua forza espressiva, soprattutto nelle drammatiche sequenze della morte del padre di Simba.
L'elemento fondamentale di questa versione dovrebbe essere il 3D. Ma, come era facile prevedere, riconvertire un prodotto del passato poteva dar vita soltanto a un 3D superficiale e appena percettibile, tanto che, come spesso capita in questi casi, gli occhialini sono pressoché inutili. Certo, i quasi 100 milioni ottenuti negli Stati Uniti da questa versione fanno passare in secondo piano qualsiasi problema artistico, ma proposte come queste non aiutano una tecnologia che sta già mostrando diverse crepe nei rapporti con il pubblico.
Vista la mancanza di proiezioni importanti, si può cogliere questa libertà per recuperare dei prodotti passati in questi giorni. C'era molta attesa per Too Big to Fail, il prodotto televisivo che analizza la crisi delle banche del 2008, con il fallimento di Lehman Brothers e il piano di salvataggio del governo.
Sicuramente, un prodotto prestigioso, anche e soprattutto per i nomi coinvolti, cominciando dal regista Curtis Hanson e proseguendo con attori come William Hurt, James Woods, Paul Giamatti, Topher Grace e Cynthia Nixon. Purtroppo, la complessità dell'argomento rende un film di un'ora e mezza troppo breve per analizzare bene questa situazione. Ne viene fuori un prodotto interessante, ma che non va molto al di là di una cronaca didascalica.
Dalla sezione Extra, arriva Catching Hell, il nuovo lavoro di Alex Gibney, premio Oscar per Taxi to the Dark Side, che qui si cimenta con un argomento completamente diverso. Come cambierebbe la vita di un tifoso se venisse considerato il colpevole della sconfitta della sua squadra? Almeno è quello che nel 2003 ritiene la città di Chicago, dopo che uno spettatore impedisce al difensore di prendere la palla al volo ed eliminare il battitore avversario.
Da quel momento, i Chicago Cubs iniziano una lunga serie di errori (che, come giustamente fa notare Gibney, non sono minimamente passati alla storia, nonostante fossero veramente gravi), ma ormai il capro espiatorio era stato scelto. La grandezza del regista è quella di appassionarci per le vicende di un povero uomo occidentale cosi come aveva fatto con una vittima irachena. La conferma che Gibney è uno dei maggiori documentaristi viventi. E che non conviene ripetere come un mantra i complimenti alla cultura sportiva americana.
Chiude la giornata Richard Gere. Il divo di Hollywood è venuto per incontrare il pubblico e per presentare agli spettatori romani I giorni del cielo. Certo, non si tratta del film che lo ha reso una star (all'epoca fu un mezzo insuccesso), ma la pellicola di Terrence Malick è probabilmente la più bella nella carriera di questo interprete. Ottima scelta, insomma...
MYmovies Roma LIVE!
Oggi alle 21.30 sarà possibile assistere all'anteprima web di Rainmakers, diretto da Floris-Jan van Luyn, un documentario su un gruppo di attivisti cinesi che lottano per migliorare l'ambiente in cui vivono. Potete prenotare qui il vostro posto.