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Michael Douglas: ho il cancro, ma guarirò

Il grande attore si confessa al pubblico e in pubblico.
di Pino Farinotti

Mettersi a nudo
Michael Douglas (Michael Kirk Douglas) (79 anni) 25 settembre 1944, New Brunswick (New Jersey - USA) - Bilancia.

mercoledì 18 agosto 2010 - Focus

Mettersi a nudo
M ichael Douglas ha annunciato di avere un tumore alla gola. Michael è sempre stato un estroverso che amava raccontarsi, anche pericolosamente. La radice di tutto starebbe, come spesso accade, nel grande, ingombrante genitore. Analizzare questa dipendenza, questa debolezza, lo ha portato non solo ad affrontare quel peccato originale subendo perdite importanti, ma a decifrare le perdite affrontando una patologia ulteriore. E come deterrente l'attore ha dovuto raccontare tutto di sé, mettersi a nudo. Lo ha fatto quando suo figlio Cameron è stato condannato per spaccio. In sostanza, in una lettera al giudice si è assunto la colpa. La tesi era "io ho avuto enormi problemi con un padre come il mio, figuriamoci Cameron, che ha dovuto vedersela col padre e col nonno." La lettera funzionò, servì a depennare cinque anni (erano dieci) della condanna.

Guarirà
Dico subito, anche come auspicio, naturalmente, che Michael farà le sue otto settimane di terapia e poi guarirà. E riavremo il grande attore. Ed è vero che Kirk è stato un grande problema, perché il papà possedeva appeal e presenza irresistibili, sì travolgenti. Michael no, ha dovuto applicarsi, studiare e scegliere con attenzione i copioni. Kirk non aveva bisogno di esercizi di recitazione, gli bastava "mettersi lì" e i suoi film avevano comunque successo, il pubblico andava al cinema perché il protagonista era lui, poco importava il titolo del film. Poi, nel tempo, con l'applicazione che ho detto, è legittimo dire che il figlio ha superato il padre. E allego un dato davvero decisivo, l'Oscar vinto con Wall Street. Kirk, oggi 94enne, non c'è mai riuscito.

Importanti
M ichael non ha mai fatto un film insignificante, i modelli da lui rappresentati erano, e sono, sempre importanti, lasciano qualcosa, interpretano vicende emblematiche del sociale americano, e di tutti. Michael possiede la capacità, che è di pochi, di farsi capire estremizzando. Risolve in chiave di patologie: la trasgressione pericolosa (Attrazione fatale), il sesso estremo (Basic Instinct), lo stalking (Rivelazioni), la crisi di coppia (La guerra dei Roses), l'alienazione quotidiana (Un giorno di ordinaria follia), il paradosso devastante del business (Wall Street).

Illuminato
Ma il Michael Douglas perfetto, eroico, illuminato, è quello de Il presidente, nei panni dei presidente degli Stati Uniti, democratico, intelligente e ironico, impegnato sui grandi temi americani e del mondo. È vedovo, si innamora legittimamente di Annette Bening, ma il suo ruolo complica tutto. Nel momento topico del film il Presidente parla alla nazione. Tocca argomenti umani e politici. Tutto straordinario. Quel monologo è esemplare in termini di concisione, affabulazione e contenuti e anche di scrittura. Ed è doveroso fare il nome dello sceneggiatore Aaron Sorkin. Dopo una premessa generale il Presidente tocca il proprio privato, con stile magnifico e commosso "Io ho amato due donne nella mia vita, una l'ho persa per il cancro, l'altra l'ho persa perché ero tanto impegnato nel mio lavoro che mi ero dimenticato del resto."
Poi tocca temi politici scottanti: "... la Casa Bianca invierà al Congresso un progetto di legge che riguarda l'energia che chiede la riduzione del venti per cento dello scarico di combustibili nell'arco di dieci anni. È di gran lunga il passo più deciso mai fatto nella lotta per invertire gli effetti del riscaldamento del globo. L'altro progetto legislativo è quello anticrimine. Non puoi parlare di prevenzione se non ti sei sbarazzato delle armi e delle pistole. Io andrò di casa in casa, convincerà la gente e mi farò consegnare le armi...".
È il Michael è il leader progressista, molto prima dell'arrivo di Obama: Il Presidente è del del 1996. È un attore ed è un personaggio al suo vertice. Un modello buono e opportuno, al quale riferirsi. Michael, a 65 anni ha ancora tutto il tempo per riproporsi in quel modo. E certamente lo farà.

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