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undicesimo film di Rubini. diverso da altri a cui eravamo abituati. un pò una commedia con carattere prevalente comico in un contesto di un dramma: la crisi di un imprenditore che sivede scavalcare da un eterno rivale che, dalle elementari lo batte puntualmente su tutto. Maratona, matematica, fidanzata e infine il grande magazzino in città che fallisce rapidamente a opera di un altro grande magazzino, del suo rivale.pensa che la sua vita ormai sia finita, che ha perso tutto, che l' altro, Ottone, sia inequivocabilmente piu bello più bravo e più fortunato.ferma la sua vita senza aver mai riflettuto sulle reali qualità dell'avversario nè sulle cose belle della sua vita (la moglie per esempio)
.Lassù gli danno una seconda chance per modificare in una settimana qualcosa della sua vita che lo faccia riscattare dal peccato del tentato suicidio e gli permetta di conquistarsi nell'aldilà un posto migliore.
Tornato sulla terra nei panni di un altro, vede le cose e il suo avversario sotto una luce diversa.
Rubini è un grande. Passa dal film serio, intenso e toccante a una commedia molto leggera e divertente. Onore al merito però per Solfrizzi: è lui che regge per i tero la parte comica.
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