Il film più che una commedia comica piuttosto può essere definito una farsa, rappresentazione che si caratterizza per l'esasperata comicità, l'uso di espedienti grossolani o volgari, l'equivoco o il doppio senso insistenti, la farsa ha una storia antica che trovava spazio nel mondo latino fino ai nostri giorni come la "pochade" o nelle commedie di Scarpetta. Tutti questi elementi caratterizzanti s'intravedono nel film che ha come figura centrale Alessandro Siani protagonista, regista e cosceneggiatore.
[Elementi Spoiler] Davide (Alessandro Siani) 43 anni è un fallito figlio di un illustre clinico siciliano Raniero Di Rienzo (Sebastiano Sanna) professore dell''Università e big della medicina, si laureato a stento (68/110), dopo un fulmineo e disastroso inizio come medico, si è rassegnato da 15 anni a fare il volontario della Caritas, mantenuto dalla madre. Davide il più giovane ha 2 fratelli il maggiore è Renzo (Dino Abbrescia) avvocato in un importante studio, sposato con una moglie impeccabile Deborah (Euridice Axen) con 2 figli è la classica famiglia da Mulino Bianco e poi c'è la sorella Isabella (Cristiana Capotondi) psicologa single con un figlio ormai grande. Il prof. Di Rienzo muore all'improvviso e la moglie Lina (Anna Galiena) convoca i 3 figli che stanno per andare in vacanza e che malvolentieri partecipano al funerale (con episodi esilaranti). Dopo 3 giorni di lutto la madre comunica ai figli che si sposa fra pochi giorni con un uomo Angelo (Antonio Catania) incontrato poche ore prima che morisse il marito e che ha impedito che si suicidasse. I fratelli fanno indagini su Angelo, costui è un vecchi frichettone senza soldi vive in una barca, ha pure intascato soldi destinati alla beneficenza (!), ma i preparativi del matrimonio sono pronti in pochi giorni: abito bianco, cerimonia con tanti invitati in lussuoso ristorante sul mare (90.000 €!). I fratellli cercando di opporsi scoprono amare verità: Angelo e la madre erano amanti da decenni ( il marito era un traditore seriale) e Davide è loro figlio, il papà intascava mazzette per gli esami, Renzo aveva avuto in gioventù una relazione con U Picciriddu diventato un potente boss mafioso, Isabella aveva nascosto che era in rotta con il figlio, Deborah aveva tradito il marito ... e così via con contrattempi, equivoci, colpi di scena e morti finti; ma tutto si risolve in un finale che non rivelo.
Il film presenta un'ambientazione splendida con paesaggi marini mozzafiato, è stato girato a Cefalù, Milazzo e a Capo Milazzo dove è collocato il ricevimento. Lo spettacolo francamente fa ridere, è una pellicola di durata breve (1h e 20min) ma girata con un ritmo travolgente, le scene e le gags si succedono a ritmo frenetico provocando un riso da "torta in faccia" ma che è un subliminale scaccia pensieri. Ci sono equivoci contrattempi, morti che non sono morti, scene con doppi sensi (una un pò volgare) ma niente nudità, bravi comprimari tra cui primeggia un'artista drammatica dal calibro di Anna Galiena. Bravi anche i 3 protagonisti: Siani è un divertente imbranato ma intelligente (ricorda un pò Danny Kaye) è la pecora nera della famiglia che risolve il tutto, Dino Abbrescia conferma la sua capacità di realizzare maschere comiche (Modalità aereo), Cristiana Capotondi è una convincente psicologa che avrebbe dovuto andare in analisi. Difetti: il film dopo un ottimo avvio perde un pò la concentrazione, si direbbe che il regista non riesca a trovare una soluzione accettabile che appare frettolosa con un'intricarsi di troppi colpi di scena. La morale? A mio avviso è controcorrente e contro il politically correct: la famiglia è la soluzione che assorbe tutti i problemi esistenziali e riesce a superare i segreti e i sentimenti incofessabili nascosti per decenni permettendo di proseguire la vita, in ogni caso è assicurato un buon diverimento.
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