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Il film uscito nel 1957 malgrado sia classicato come western in relato si tratta di un giallo/dramma ammbientato in epoca moderna (agosto 1956) e nel '800, che affronta anche il problema degli l'immigrati messicani non tutelati di fronte alla legge. La tragedia del Rio Grande è un titolo fuorviante (in originale Man in the shadow) perché il fiume non c'entra, l'ambientazione è piuttosto nell'Arizona o nel New Mexico: Il regista è Jack Arnold specialista in fantascienza/horror (Il mostro della Laguna Nera, già recensito, Destinazione terra) pur divagando in altri generi: western (Tramonto di fuoco), noir (Il vestito strappato) commedie (Il ruggito del Topo).
L'incipit del film è notevole, da cult: prima dei titoli di testa si vede senza dialoghi, la scena di un giovane messicano prelevato in un dormitorio di operai agricoli da 2 cowboy usciti da una villa che lo portano in una baracca e lo uccidono a botte. Virgil Renchler (Orson Welles) è proprietario di un immenso ranch "L'impero d'oro" dove oltre a numerose mandrie a cui sono addetti i cowboy, lavorano nelle lavorazioni agricole (specie cotone) circa 500 operai messicani. I 2 uomini sono Yates (John Lanch) "capoccia" e braccio destro di Renchler e John Huneker suo cowboy che dovevano su ordine di Renchler dare una lezione ad un giovane operaio Juan Martin che si era permesso di chiacchierare con la giovane figlia del padrone Schippy (Colleen Miller). Ma Yates di carattere violento e che concupisce la ragazza esagera e spacca la testa al ragazzo. Un operaio agricolo Cisneros che è stato testimone della scena fugge dal ranch e denuncia il fatto allo sceriffo Ben Sadler (Jeff Chandler) il quale apre un'indagine. Sadler visita il ranch ma Renchler nega ilfatto, lo sceriffo ha contro tutti: il vice-sceriffo, il Sindaco, il medico legale, gran parte dei cittadini dal momento hanno ricevuto benessere economico dall'attività del ranch. Sadler che da un colloquio con Skippy ha saputo di un grido nella notte della scomparsa di Martin e che la ragazza aveva un'amicizia con il giovane, decide di andare a fondo anche perché Cisneros è stato ucciso e il cadavere di Martin è trovato in una strada e falsamente la morte viene attribuita ad incidente stradale. Di conseguenza lo sceriffo perquisce il ranch e nella baracca trova tracce di sangue, la situazione precipita: Yates sabota l'auto di Sadler che ha un incidente ma sebbene ferito si salva, lo sceriffo poi viene attirato in un agguato da Huneker legato e trascinato per le vie della città dietro un furgone, Sadler che riesce a liberarsi e si reca al ranch ma questa voltaa i cittadini disgustati gli danno manforte e Renchel con Huneker e i suoi complici vengono arrestati.
E' un giallo costruito in modo efficace, con delle scene ben realizzate come il trascinamento dello sceriffo per le vie della città, scena che viene ripetuta in Io sono Valdez con vittima il vice-sceriffo interpretato da Burt Lancaster. Il film presenta tra i primi il problema del dramma degli immigrati messicani, spesso clandestini, non tutelati dalle vessazioni dei padroni, Sadler di fronte alle perplessità della moglie Helen (Barbara Lawrence) e dei cittadini risponde che la legge è uguale sia per i ricchi che per i poveri. Ben costruiti psicologicamente i personaggi specie Sadler a cui Jeff Chandler presta una recitazione asciutta, sofferta senza sdolcinature, mostrando un personaggio credibile e convincente, Chandler è stato un bravo attore nel periodo 1950-1960 tra i film: L'amante indiana (nomination all'Oscar), Un solo grande amore, L'urlo della battaglia (già recensiti), morì a 41 anni per un errato intervento chirurgico. Quanto ad Orson Welles non era solo un attore bravo anche istrionesco ma perfetto nela parte del vilain, dell'uomo privo di scrupoli (Quarto potere, Il terzo uomo). Bravi i caratteristi, un breve accenno ai 2 personaggi femminili: Barbara Lawrence bionda e giovane attrice con una breve carriera al cinema (1947-1957) e Colleen Miller bruna e giovane attrice anche lei con una breve carriera (1951-1958: Sfida nella valle dei Comanches, Play Girl) entrambe vittime degli studios che ogni anno lanciavano decine di ragazze divise in 2 categorie le bionde e le brune, ciascuna divisa in 2 sottocategorie: le ragazze della porta accanto e le vamp sensuali, le facevano invecchiare con particine impedendole di crescere professionalmente e mettendole nel tritacarne del dimenticatoio, facendo spesso errori collosali e creando una star ogni 100 tra quelle prescelte.
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