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Il film di produzione inglese, è uscito a colori (con una fotografia un pò sbiadita) con un curriculum vasto e di vario genere (Radio Cub Murder, La battaglia del V. 1, Black Horror) ma essenzialmente limitato all'ambito cinematografico inglese.
Siamo in Inghilterra intorno al 1880, nelle campagne vicino a Londra si verificano una serie di violenti omicidi , le vittime sono giovani maschi di bell'aspetto che hanno ferite gravissime al volto ed al torace ed il sangue completamente prosciugato, un giovane cocchiere Joe sfugge all'omicidio, ma impazzito parla di un mostro che lo ha assalito. Indagano l'ispettore Quennel (Peter Cushing) e il sergente Allan (Glynn Edwards), 2 vittime sono studenti di un entomologo: Karl Mallinger (Robert Fleming: discreto attore inglese: Cenerentola a Parigi, Viaggio in Inghilterra) assistito dalla sua bellissima figlia Clare (Wanda Ventham) e dall'equivoco domestico Grange che si diverte a torturare un'aquila prigioniera. In realtà Millinger è riuscito in laboratorio a creare una farfalla "falena" gigantesca che di giorno ha le belle sembianze della figlia, ma di notte Clare seduce dei bei giovanotti e si trasforma in una gigantesca falena che uccide il malcapitato e gli succhia il sangue. Ovviamente dopo alcune concitate scene in cui è coinvolta anche Meg la figlia dell'ispettore (Vanessa Howard), che viene sequestrata, Quennel riesce a liberarla dopo avere scoperto nella cantina della casa dello scienziato un cumulo di ossa umane oltre il cadavere dilaniato del domestico. (ucciso dall'aquila?).
E' un film che pur partendo da un soggetto che poteva essere interessante, risulta un pò scombinato, con una sceneggiatura molto debole, anche la storia come spesso succede nei film horror, è necesario una spiegazion sia pure fantasiosa scientificamente delle trasformazioni di una farfalla in una falena di 2 metri di altezza, che per di più di giorno ha le sembianze di un'avvenente ragazza, il film spiega il tutto in modo ridicolo con lo scienziato che utilizza solo scariche elettriche mediante la corrente galvanica. Lo spettatore non è terrorizzato ma tutt'al più indugia al sarcasmo, la regia è approssimativa dilungandosi in scene superflue (ad esempio la rappresentazione di una tragedia nella casa Mallinger) e salti logici nello svolgimento della trama . Il cast a disposizione è buono. Peter Cushing è stato un notissimo attore inglese protagonista di molti horror o di fantascenza (La vendetta di Frankeistein, Dracula, la Mummia) ma non solo fu un ineccepibile Sherlock Holmes e affrontò altri generi (Amleto, Moulin Rouge), mediocre le prestazioni degli altri attori come il rassegnato Robert Fleming, da notare Vanessa Howard che recita discretamente e che fece ancora qualche film come un horror osé: Mumsy, Nanny, Sonny and Girly diventato film cult, dopo il quale abbandonò il cinema.
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