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Western uscito nel 1951 con una bella fotografia a colori, vede la regia di Rudolph Maté decoroso artigiano di Hollywood, diresse nel secondo dopoguerra, numerosi film specie di avventura, di guerra (Duello sulla Sierra Madre, I 2 capitani) o noir (2 ore ancora), era considerato anche un ottimo direttore di fotografia.
Siamo nel west pochi anni dopo la guerra civile, John Parrish (Glenn Ford) ha un discreto ranch, è un uomo tranquillo, gira disarmato pur avendo combattuto valorasamente nella guerra civile con il grado di capitano nell'esercito nordista, deve fronteggiare le richieste della fidanzata Caroline (May Winn) che vuole che venda il ranch per andare a vivere a Boston, inoltre deve subire l'invadenza di un grande proprietario terriero: Lew Wilkinson (Edward G. Robinson) che con la violenza vuole impadronirsi dei terreni dei piccoli allevatori e dei contadini. Lew 12 anni prima a causa di una sparatoria era stato ferito e aveva le gambe paralizzate costringendolo a camminare con le stampelle, su suggerimento della seconda moglie Martha aveva chiamato in aiuto il fratello (nel doppiaggio cugino) Cole (Brian Keyth) che era in realtà l'amante della moglie e che obbedisce a lei, Lew ha anche una figlia di primo letto Judith (Dianne Foster) che odia la matrigna. Cole ha assunto un feroce pistolero Matlock (Richard Jaeckel, caratterista: Ivo Jima, Nessuna pietà per Ulzana, Quella sporca dozzina) che uccide senza pietà i piccoli proprietari e anche lo sceriffo per sostituirlo. Parrish cede alle insistenze di Caroline accettando di vendere a Wilkinson che gli ha offerto una cifra irrisoria, però l'uccisione di un suo uomo, un giovane ragazzo, gli fa cambiare idea, uccide per legittima difesa Matlock e scatena la guerra contro Lew con metodi di guerriglia. Gli uomini di Lew assaltano la fattoria di Parrish lasciata incustodita e l'incendiano, ma l'uomo ha predisposto un agguato e quando gli scherani di Lew se ne vanno, in una gola stretta vengo attaccati ed hanno pesanti perdite. Parrish attacca poi la fattoria di Lew bruciando i suoi fabbricati compresa la villa, Lew cerca di fuggire ma Martha gli toglie le stampelle e fugge, raggiungendo Cole per sposarlo. Ma Lew era riuscito a sfuggire al fuoco ed è stato soccorso da Parrish comprende la malvagità di Martha e chiede perdono. Parrish affronta Cole e lo uccide in duello, Martha fugge ma è uccisa dall'amante messicana di Cole, quanto a Parrish vivrà in pace con Lew è stato abbandonato da Caroline ed inizia una relazione con Judth che si era schierata dala sua parte.
E' un film western di buon livello, Maté ha accentuato le scene di violenza in modo inusuale per i western dell'epoca, nonché caratterizzando fortemente i toni drammatici: sono sottolineati i torbidi rapporti sessuali di Martha che tradisce in modo sfacciato il marito sapendo che Judith lo ha capito, in una scena gli uomini legano un uomo di Parrish e poi gli sparano alle spalle. Quanto alla ragazza ha un comportamento altezzoso nei confronti di Parrish, ma poi comprende che Parrish non è un debole ma un un uomo così forte che non ha bisogno di dimostrarlo. Il film complessivamente ha un buon ritmo, anche se il finale appare un pò frettoloso e convenzionale con l'uccisione di Martha da parte dell'amante messicana di Cole. Il film ha un cast di alto livelllo:Glenn Ford ormai star, protagonista in drammi (Gilda, Il seme della violenza) in commedie brillanti (Gazebo, Angeli con la pistola) in film di guerra (La battaglia delle Midway), interpretò moltissimi western (per tutti: Quel treno per Yuma) ricercato anche perché era considerato il migliore attore di Hollywood nel maneggiare la pistola; Barbara Stanwyck qui nella parte di una dark lady , parte già interpretata (La fiamma del peccato) attrice dalla elevata capacità espressiva drammatica (Il terrore corre sul filo), ma anche versatile (Lady Eva, Arriva John Doe) è considerata una delle migliori attrici di Hollywood (ricevette ben 4 nomination all'Oscar); superflui gli elogi a Edward G. Robinson, una delle colonne del cinema americano, qui perfetto nella parte del cattivo pentito. Bravi i comprimari tra cui emerge Brian Keith, merita un accenno anche Dianne Foster che ebbe negli anni '50 una breve e meritata notorietà (Passaggio di notte, L'ultimo urrà)
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