Perfect Days |
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Un film di Wim Wenders.
Con Kôji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 123 min.
- Giappone, Germania 2023.
- Lucky Red
uscita giovedì 4 gennaio 2024.
MYMONETRO
Perfect Days
valutazione media:
4,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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la nuda perfetta felicità interioredi francesca meneghettiFeedback: 7166 | altri commenti e recensioni di francesca meneghetti |
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venerdì 5 gennaio 2024 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Al contrario di certi film che puntano sul ritmo, la velocità, su cambi rapidissimi di scena, l’ultimo film di Wenders si svolge all’insegna di una pacata lentezza e della reiterazione, strumento necessario per far entrare lo spettatore nel mondo di Hirayama, un filosofo silenzioso, che di mestiere pulisce i cessi. Detto così è orribile, ma tutto il peggio che può essere evocato da questo lavoro – sporcizia di ogni genere, puzza – viene reso asettico perché non conta nulla per il protagonista. Hirayama è un uomo metodico, ordinato, che si alza al mattino, e, come in un rituale, ripiega il futon, ripone su uno scaffale il libro che ha letto prima di addormentarsi, innaffia le piantine, si lava, si sbarba, indossa la tuta da lavoro, esce e guarda il cielo, sorridendo. Anche nel lavoro è impeccabile: tutti i sanitari devono uscire lustri al suo passaggio, a costo di controllare con uno specchietto le superfici nascoste. È il suo lavoro, e va fatto con dignità e amore, come qualsiasi altro lavoro. Hirayama è un uomo di poche parole, un solitario, che sta bene con se stesso, ma dedica cura agli altri esseri umani, soprattutto a quelli in difficoltà (un bambino che si è allontanato dalla mamma, un giovane collega svampito, un barbone, il ragazzo del bar, un malato terminale, la nipote adolescente fuggita di casa). Come l’angelo di Un cielo sopra Berlino. Non li disdegna, è disponibile, ma resta libero da legami. Ama la lettura (nella sua modesta casetta incastonata tra i grattacieli di Tokio ha una libreria nutritissima). Ama fotografare, con una vecchia macchina analogica che richiede il rullino e la stampa. Ama la musica, che ascolta in auto da cassette diventate oramai oggetto di culto. Si snoda così una magnifica colonna sonora (almeno da un punto di vista “boomer”), che parte dalla magnifica The house of the rising sun” degli Animals (eseguita due volte: ma siamo nel paese del sol Levante), e transita attraverso canzoni di Patti Smith, Lou Reed, Van Morrison e altri. Hirayama ha un passato, che non viene rivelato compiutamente, probabilmente un fallimento. Proviene da una famiglia molto benestante (a giudicare dall’auto, con autista, con cui sua sorella viene a riprendersi la figlia), ha avuto problemi con il padre. Ma tutto questo non conta più. Il passato ritorna nei sogni in bianco e nero, dove immagini confuse e sfocate del passato si sovrappongono ai fotogrammi delle chiome degli alberi che lui fotografa in un parco, durante la pausa pranzo. L’iterazione delle scene di vita quotidiana, che imprime al film un andamento a spirale, non annoia lo spettatore, ma lo avvolge. Crea un’atmosfera immersiva che fa riflettere: che cosa è veramente essenziale nella nostra vita? E cosa risponde invece a bisogni indotti e artificiali? E se il segreto della felicità fosse proprio quello di privarvi dell’inutile, come fece Terzani accingendosi a morire, per sorridere alle piccole cose umili e belle della vita? La fotografia è stupenda ed evidenzia il contrasto tra l’ipertecnologica capitale del Giappone e il piccolo mondo dimesso, la nicchia ecologica, che Hirayama ha saputo ritagliarsi. L’interpretazione di Koji Yakusho (Palma d’oro a Cannes) è appunto da Palma d’oro. Quarant’anni fa Wenders usciva con un altro capolavoro, Paris Texas. Ho ritrovato delle analogie con quel protagonista: il mutismo, la solitudine, un passato da dimenticare, ma lo sguardo al cielo, e il potere consolatorio della musica.
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Uscita nelle sale
giovedì 4 gennaio 2024 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 4 sale cinematografiche: |