C'è ancora domani |
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Un film di Paola Cortellesi.
Con Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia 2023.
- Vision Distribution
uscita giovedì 26 ottobre 2023.
MYMONETRO
C'è ancora domani
valutazione media:
3,59
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Da vederedi PieroFeedback: 103 | altri commenti e recensioni di Piero |
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sabato 18 novembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Premetto che ero fortemente dubbioso su questo film, e il bianco nero ha accentuato all'inizio la mia apatia. Però.. poi ha cominciato ad interessare, man mano che si andava avanti. La trama su cui si basa il film sembrerebbe essere la ripetizione di tanti troppi casi di violenza tra le mura domestiche, che ogni giorno ci rimandiano i Mass-Media: Delia ha sposato Ivano molti anni prima, e ci ha fatto una figlia e due figli più piccoli, sperando di aver trovato il grande amore ed invece accorgendosi solo dopo di essere doventata sua proprietà. Non solo deve portatre soldi a casa, stendendo biancheria, rammendando calze, riparando ombrelli e facendo iniezioni, ma deve anche pulire e rigovernare il misero sottoscala in cui vive assieme al suocero, e venire per ogni nonnulla pestata dal marito, sottoposta a rapporti sessuali visti come un dovere ma non un piacere, e derisa e umiliata in tutti i sensi. Persino dalla figlia che vorrebbe vedere la madre ribellarsi. Però anche lei potrebbe finire come Delia, se si sposasse con il figlio primogenito dei Moretti, che hanno un bar pasticceria nel quartiere e che si sono arricchiti con la borsa nera. Delia capisce dai modi del futuro genero, che con lui la figlia ripeterebbe il suo errore e provvede a suo modo. A questo aggiungasi un amore di Delia che è intenzionato ad emigrare al nord, e una misteriosa lettera che le viene racapitata dalal portinaia. Chi vede il film è portato a pensare si tratti di una lettera del segreto fidanzato ed invece è.... Il Finale è straordinario, e non dico cosa sia. Film drammatico che alterna momenti molto intensi ad altri quasi brillanti. Questo film è come un film giallo di classe: dissemina indizi (bisogna vedere bene il film per cercare di afferrarli, ma non è facile), e poi chi vede il film, li riunisce nel finale e capisce solo allora che non erano quello che aveva pensato che fossero, ma altro. Il bianco nero potrebbe rimandare ai film neorealistici, ma secondo me è solo il mezzo espressivo per immergere lo spettatore in un tempo che non è più, ricreato benissimo (costumi,scarpe, automobili, acconciature...). Si situa temporalmente nel dopoguerra, a Roma, ancora occupata dagli americani, in tempo di elezioni. Potrebbe essere un film sulla condizione delle donne, e sul loro riscatto anche politico, ma il messaggio che insinua non è da poco, quando nei titoli di coda si dice che su 25 milioni di votanti, 12 furono gli uomini e 13 le donne: vuol dire che la Repubblica si è fondata sul voto delle donne, senza delle quali forse avremmo conservato la Monarchia. Messaggio non da poco. In una Italia in cui troppe donne sono ancora vessate ed uccise, e sfruttate, forse meno di prima ma... Un film che dimostra come per essere un buon film ci vuole solo una buona trama, e interpretazioni intense: a Cortellesi si oppone un grande Mastrandea, e anche la Vergano, che interpeta Marcella, la figlia di Delia, ha modo di mettersi in luce.
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