Titolo originale | The Consultant |
Anno | 2023 |
Genere | Thriller |
Regia di | Daniel Attias, Charlotte Brändström, Alexis Ostrander, Matt Shakman, Karyn Kusama |
Attori | Christoph Waltz, Nat Wolff, Brittany O'Grady, Aimee Carrero, Sydney Mae Diaz Sloane Avery, Michael Charles Vaccaro, Erin Ruth Walker, Dianne Doan, Tatiana Zappardino, Emily Berry. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 febbraio 2023
Una serie che combina il genere thriller e la commedia ed esplora l'inquietante rapporto tra un capo e i suoi dipendenti.
CONSIGLIATO NÌ
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Quando il fondatore della CompWare muore nel proprio ufficio, per mano di un ragazzino che dice di avergli sparato su suggerimento del diavolo, l'azienda sembra entrare in pessime acque. Incaricato di salvare la situazione, arriva un misterioso consulente: Regus Patoff, un uomo che ha difficoltà a salire le scale, ma non si fa nessun problema a licenziare una donna in sedie a rotelle per un ritardo di pochi secondi. La sua puerile e imprevedibile crudeltà stravolge le vite dei dipendenti e in particolare di Elaine e Craig: lei decisa a guadagnarsi una buona posizione da piazzare nel curriculum, prima di lasciare la nave che affonda; lui turbato dal crescente interesse che il manager nutre nei confronti dei suoi progetti creativi, ma pure della sua vita privata...
Dall'ideatore di Servant, arriva un'altra serie thriller con puntate dalla durata di mezz'ora. Ma qui il gioco è ancora meno serioso e tutto è spassosamente sopra le righe, con l'intelligenza di non tirare la serie troppo per le lunghe.
Sono infatti solo otto gli episodi di The Cunsultant e chiudono piuttosto completamente la storia (anche se un sequel non si può mai escludere a Hollywood). Tratta dall'omonimo romanzo del prolifico scrittore horror Bentley Little, The Cunsultant è quasi un parco giochi per Christoph Waltz, attore che come forse nessun altro oggi sa incarnare il piacere perverso di una crudeltà fine a se stessa. Il suo diabolico personaggio non ha alcun tratto che lo redime e adora spiazzare chi ha di fronte, fingersi gentile e proferire le peggiori cattiverie, usare il proprio potere in modo passivo-aggressivo, e pure rivelarsi capace di azioni sorprendentemente brutali. La serie è tutta sua: la si gode nel piacere delle trovate di cui si rivelerà capace, pregustando i colpi di scena e allo stomaco del cliffhanger di fine episodio.
Gli indizi sulla sua reale natura sono disseminati già nel pilot, in modo molto trasparente, ma proprio questo innesca una sorta di sfida per gli autori: quella di giocare a carte scoperte e ciò nonostante trovare il modo di stupire con situazioni oltraggiose. Alcune delle quali sono così surreali che la serie non prova nemmeno a spiegarle, perché The Cunsultant non è interessato alla logica: la sua coerenza interna è anzi proprio nell'essere punteggiata di palesi assurdità. Il registro del thriller si sposa così a quello della commedia, la paura per quel che di terribile accadrà si scioglie nel piacere infantile per quel che è semplicemente disgustoso, in senso liberatorio.
Regus Patoff incarna i peggiori incubi di una figura come quella del consulente aziendale, incaricato di risanare i bilanci senza nemmeno avere idea di cosa produca l'azienda per cui lavora, tagliando teste a destra e a manca in modo del tutto sadico, improvviso e pretestuoso. Se appare affabile è solo per preparare al meglio il prossimo colpo basso: innesca giochi al massacro, invade la privacy ed è politicamente scorretto nel modo più perverso possibile: prendendosi gioco proprio dell'aspirazione alla parità universale che le politiche "woke" vorrebbero raggiungere. Se, per esempio, non si può dire che una persona è disabile allora diventa anche impossibile concederle giustificazioni, nonostante i motivi siano tanto autoevidenti quanto una sedia a rotelle.
La serie, diretta tra gli altri da Matt Shakman e Karyn Kusama, propone una situazione che si tinge di toni inquietanti, con protagonisti che cercano di arrivare alle radici del mistero, incerti però che questo basterà a salvarli o a portare a una vittoria del bene. Perché in fondo, come nella miglior tradizione degli horror, il Male non può mai davvero morire. Tanto più se, come questo, si tratta di un male che si nutre della nostra più o meno legittima ambizione, un male che rovina attraverso la ricchezza, che distrugge le aspirazioni mentre realizza i sogni, che non si accontenta di assoggettare le persone con molte ombre, ma gode del piegare quelle, almeno in apparenza, più virtuose.
Oscura commedia nera con un Christoph Waltz ipnotico. Il consulente Regus Patoff dopo la morte del Ceo e fondatore Sang subentra al comando della CompWare un'azienda specializzata in videogiochi per smartphone. Nessuno era a conoscenza di questo in più è poco chiaro il perché Patoff abbia ottenuto questo incarico non conoscendo nulla di videogiochi.