Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Monica Dugo |
Attori | Monica Dugo, Romana Maggiora Vergano, Edoardo Boschetti, Angelo Libri, Sandra Collodel Francesco Gheghi, Annalisa Insardà. |
Uscita | giovedì 24 agosto 2023 |
Distribuzione | Cloud 9 |
MYmonetro | 2,74 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 luglio 2023
Una donna viene lasciata dal marito. Affronta la sitazione entrando in un armadio. In Italia al Box Office Come le tartarughe ha incassato 8,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Una famiglia borghese vive il suo tran tran quotidiano in un appartamento del centro di Roma. Daniele e Lisa hanno due figli, l'adolescente Sveva e il piccolo Paolo. Ma l'uomo, medico legale che si occupa di autopsie, è depresso e decide di andar via di casa. La reazione di Lisa è inconsueta e la donna decide di chiudersi nell'armadio, lasciando Sveva, con tutta la sua rabbia giovanile, all'improvviso sola a gestire il fratellino e a cercare di capire le ragioni della madre.
Esordio alla regia dell'attrice Monica Dugo, che immagina, scrive e interpreta la storia di una donna in cerca di un rifugio dai ruoli familiari e dalle aspettative di genere.
Il rifugio-simbolo è l'armadio di casa, quello condiviso da tutti nelle prime scene, che si sforzano di descrivere il caotico quotidiano di una famiglia presa dal lavoro, dai ritardi, le colazioni insieme, lo sport del pomeriggio, e tutti gli altri significanti di una vita "normale". Una normalità turbata dalla decisione di un padre di andarsene, di pensare a se stesso e alla sua depressione mai veramente spiegata a una figlia desiderosa di saperne di più. Tuttavia né la normalità né questo difficile riassetto familiare risultano mai credibili, affossati da una scrittura poco incisiva e spesso banale. Raccontare la normalità è difficile, perché si cade facilmente nel cliché: Dugo, che scrive oltre a dirigere, non sembra mai interrogare le circostanze di una famiglia con l'immancabile appartamento in centro e una domestica che sembra uscita da qualche decennio fa. Tutto nella loro vita è posticcio, e questa è una forza ben più grande di qualunque separazione o bizzarra forma di elaborazione del trauma. C'è un lavoro sulla dimensione più intima del femminile, sul ruolo di una donna, di una moglie e di una madre alle soglie della cinquantina, ma il livello di analisi non è più profondo dell'armadio in cui Lisa decide di rinchiudersi. La risposta, come sempre, è nella riscoperta della famiglia, perché il guscio della tartaruga è un approdo solo temporaneo.
Film intimista, delicato e scorrevole che nasce e vive su una sofferenza interiore questo di Monica Dugo, regista e protagonista della pellicola,che cavalca un'idea piuttosto bizzarra, quella di allontanarsi da un mondo che sembra ormai in distruzione per richiudersi in un armadio da cui "uscirò solo quando tornerà papà" , come dice alla figlia adolescente, molto [...] Vai alla recensione »
“Come le tartarughe” è un film straordinario che ci porta nel cuore di una famiglia romana, dove si intrecciano emozioni, fragilità e crescita interiore.La storia si svolge all’interno di una casa nel centro storico di Roma, dove vive Lisa, interpretata con intensità da Monica Dugo, insieme a suo marito Daniele, i loro due figli Sveva e Paolo. Fin dall’inizio, il film ci presenta una famiglia borghese [...] Vai alla recensione »
Quando Lisa, la perfetta casalinga, crolla dal dolore, lo fa in maniera unica e non facendo i capricci o facendo scenate, ma con un elegante e sommesso ritiro nel suo bozzolo interiore, adottando una soluzione da crisalide nel totale isolamento sociale. Usando la metafora della tartaruga in un senso piuttosto letterale, si ritira nell'armadio vuoto di suo marito dopo che lui l'ha abbandonata. [...] Vai alla recensione »
che film noioso e patetico senza slancio, reitato male, una brutta fiction televisiva
Come le tartarughe "l'essenziale nella vita è vivere" ispirandosi alla tecnica giapponese del Kutsukuroi, cioè l'arte di ricostruire con l'oro un vaso rotto, la regista Dogo ricostruisce la sua famiglia dopo un lungo periodo passato dentro un armadio in cui si è chiusa come per proteggersi dal male che ha ricevuto.
Chiudersi in un armadio perchè il marito va via può sembrare una scelta bizzarra, ma alla fine si rivela l'unica strada per ritrovare se stesso e gli altri che ti vogliono bene.
La storia di Come le tartarughe è quella di un vulnus che sconvolge una famiglia borghese di Roma. Lisa vive insieme ai due figli Sveva e Paolo ed al marito Daniele. Ha tutto quello che potrebbe desiderare, compresa una mamma invadente ma in fondo affettuosa. Questo quadro idilliaco va a pezzi quando Daniele, che di mestiere seziona cadaveri (fa l'anatomopatologo), decide di andarsene di casa.
Nessuno è immune al cambiamento; voluto o indesiderato esso avviene a prescindere da ogni volontà. Può essere immediato, così come lento in un'altalena di sensazioni che traghettano la rabbia in felicità e la felicità in rabbia. Come le tartarughe, è un racconto profondo diretto magistralmente da Monica Dugo, protagonista lei stessa di un drammatico complesso, complesso quanto a volte può essere la [...] Vai alla recensione »
I giorni dell'abbandono di Lisa cominciano con un bigliettino vigliacco depositato sul secrétaire: un pugno di righe e il suo matrimonio va in pezzi, insieme al tran-tran di un focolare di cui la cinquantenne era il perno insostituibile e silenzioso. «Che meraviglia, non devo rinunciare a niente!» aveva detto poco prima, alla consegna di un nuovo accogliente armadio per la stanza da letto: la battuta, [...] Vai alla recensione »