Titolo originale | Swagger |
Anno | 2016 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Olivier Babinet |
Attori | Aïssatou Dia, Mariyama Diallo, Abou Fofana, Nazario Giordano, Astan Gonle Salimata Gonle, Naïla Hanafi, Aaron N'Kiambi, Régis Marvin Merveille N'Kissi Moggzi, Janet Devine Smith, Paul Turgot, Elvis Zannou. |
Tag | Da vedere 2016 |
MYmonetro | 3,44 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 20 dicembre 2017
Un film che sfida gli stereotipi sulle periferie d'Europa, oggi spesso al centro della cronaca più cupa, regalandoci una speranza per le nuove generazioni. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar,
Swagger è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Aulnay-sous-Bois è una delle più pericolose banlieue parigine. Una zona calda dell'Île-de-France tormentata da sollevazioni popolari, tensioni razziali e caos politico. Tra gli oltre ottantamila abitanti della periferia francese, undici adolescenti sognano ad occhi aperti un futuro migliore. L'immaginazione è l'unica arma contro l'emarginazione da Parigi di cui, lontano dai pericoli della banlieue, si scorge la Torre Eiffel, simbolo di un benessere in antitesi con la difficile quotidianità dei giovani di periferia. Anime senza radici che, unite da sogni e ambizioni, aspirano ad un futuro migliore. Ribelli che, con coraggio, ironia e swagger, non smettono di colorare il tragico mondo che li circonda.
Ci sono realtà da cui è impossibile scappare. Una di queste è Aulnay-sous-Bois, la banlieue francese che dista pochi chilometri da Parigi.
Un complesso microcosmo che domina Swagger, lo straordinario lavoro di Olivier Babinet a metà strada tra film e documentario: "Ci sono quartieri dove nessuno va d'accordo. Le persone di origine francese non amano vivere qui", dichiarano gli abitanti di una periferia che tarpa le ali ma non l'immaginazione. Tra contrasti cromatici e guizzi fiabeschi, Olivier Babinet affida ad undici straordinari adolescenti il compito di raccontare il contesto sociale di Aulnay-sous-Bois, un luogo dominato da disordini, violenza e criminalità. Fondendo il realismo di Spike Lee e il guizzo estetico di Baz Luhrmann, Babinet costruisce un formidabile ritratto adolescenziale che non trascende nel pietismo facile. Un'opera complessa che, impreziosita da un gruppo di giovani protagonisti, spazia dal documentario al musical con eleganza e originalità.
Nonostante le tv e i giornali citino Aulnay-sous-Bois per le proteste ed i disordini, la banlieue parigina nasconde una serie di antieroi che affronta la vita con swagger: il termine che, coniato da William Shakespeare nel "Sogno di una notte di mezza estate", indica l'atteggiamento da spaccone. Lo stile dei ragazzi di periferia che superano le difficoltà pavoneggiandosi tra grotteschi slow motion e ritmi funk-pop.
Il senso di emarginazione dalla società francese, enfatizzato dalla diversa etnia, religione e cultura, consacra gli innocenti di Swagger tra le tante vittime del colonialismo. "Il futuro sarà migliore?", si domandano i protagonisti prima di rinchiudersi in visioni distopiche e in silenzi che esprimono più di qualsiasi parola. Fotografati dagli struggenti primi piani di Olivier Babinet, gli abitanti di Aulnay-sous-Bois emanano un senso di inadeguatezza al mondo che li circonda che non trascende in sfiducia. La speranza di chi, nonostante le difficoltà, sogna un futuro migliore senza arrendersi mai.