Non c'è più religione

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Un film di Luca Miniero. Con Claudio Bisio, Alessandro Gassmann, Angela Finocchiaro, Nabiha Akkari.
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Commedia, Ratings: Kids+13, durata 90 min. - Italia 2016. - 01 Distribution uscita mercoledì 7 dicembre 2016. MYMONETRO Non c'è più religione * 1/2 - - - valutazione media: 1,59 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giampituo lunedì 12 dicembre 2016
davvero non c'è più religione Valutazione 1 stelle su cinque
87%
No
13%

Non c’è più religione. Ma davvero non c’è più religione caro Miniero. E soprattutto a voi Bisio Gassmann e Finocchiaro. Come avete avuto il coraggio di mettere in piedi uno spettacolo talmente indecente solo per fare un po’ di quattrini? A stento sono riuscito a rimanere seduto in sala ma solo per non essere sgarbato con i miei amici che mi avevano invitato a passare due ore al cinema. Capisco che non era possibile bissare il successo di Benvenuti ecc.ecc. ma pensare di prendere in giro il pubblico come avete fatto voi non è possibile. Oltre che offendere il pubblico, oltretutto, questa operazione porta nocumento a voi che avete fatto bene nel passato nel campo della “commedia all’italiana”. [+]

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enzo70 sabato 10 dicembre 2016
miniero esaurisce il filone, film davvero modesto Valutazione 1 stelle su cinque
93%
No
7%

  A Luca Miniero bisogna dare atto di aver dato una ventata di freschezza al cinema italiano con benvenuti al Sud e, tutto sommato, con lo scontato seguito a Milano. Ma il regista napoletano non può pensare che un buon filone non si esaurisca mai. E in realtà sarebbe necessario che questo nuovo film rappresenti l’epilogo di una parabola nettamente discendente. Bisio, Gassman e la Finocchiaro tutto sommato fanno bene il loro lavoro, ma manca proprio il film, una storia credibile per quanto inverosimile. [+]

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maramaldo lunedì 19 dicembre 2016
e' natale, ragazzi, siate buoni... Valutazione 2 stelle su cinque
86%
No
14%

...con Miniero. Capite il dramma di Luca. Voleva "cantarle" a paesani e forestieri ma i tempi sono tristi. A far troppo gli spiritosi si rischia di non arrivare alla pensione o, quanto meno, di uscire dal circuito giusto. Se proprio ci tieni, scegli la via della leggerezza sorridente e bonaria. Come ha fatto Chauveron in Non sposate le mie figlie ( in v.o. Qu'est-ce qu'on a fait au Bon Dieu?, guarda caso). Nel film francese, però, altro tocco, altra classe. Altro...fegato, solo un esempio: la vicenda si svolge in un noto centro ben individuato, Chinon. Qui da noi, invece, si scende a Porto...buio: un nowhere che dà ad intendere essere un everywhere  nel nostro Paese. [+]

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liuk! domenica 2 aprile 2017
scadente Valutazione 2 stelle su cinque
80%
No
20%

Ammaliato da un cast potenzialmente esplosivo ho voluto non dar credito alle innumerevoli recensioni negative e provare a dare una chance al lavoro di Miniero. Ho fatto male.
Effettivamente la trama è banale, assurda, poco coerente, Va bene la farsa ma qui si esagera.
Il cast è sprecato in battute leggere, non incisive. Qualche volta si ride ma troppo poco per una commedia che vorrebbe avere una forte connotazione comica.
Bella la location delle Tremiti (in cui non splende il sole e fa caldo a Natale, ndr) ma troppo poco per sorreggere una pellicola insufficiente. Non consigliato.

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eugenio domenica 11 dicembre 2016
presepe multietnico nell’italia 2.0 Valutazione 2 stelle su cinque
55%
No
45%

Scenario e fotografia sono suggestivi, il grande universo del mediterraneo che bagna l’isola di Portobuio, fittizio comune sede del nuovo film pre-natalizio di Luca Miniero, Non c’è più religione, ma la tematica purtroppo non risulta pienamente sviluppata con interpreti che strappano il sorriso malgrado gli intenti fossero promettenti.
Dopo il grande successo di Benvenuti al Sud  e il discusso sequel, Benvenuti al Nord; dopo aver fatto ridere in Un boss in salotto, il regista napoletano percorre i binari della commedia, ironizzando e mitigando soffusamente i toni dell’incontro tra due religioni: cristiana e musulmana. [+]

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scavadentro65 sabato 18 febbraio 2017
non c'è...semplicemente non c'è... Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Il tema della religione è da sempre insidioso e difficile in generale. Portare sullo schermo un prodotto condivisible diviene perciò arduo e complicato, soprattutto se si vuole indossare l'abito della commedia, in bilico tra la necessità di strappare una risata e contestualmente indurre riflessioni. Gli attori sono quindi un po' prigionieri del ruolo, costretti a forzature che evidenziano i limiti della sceneggiatura. Nulla da dire su Gassmann, ma gli altri sono veramente macchiette (Bisio Sindaco, Finocchiaro suora......) che si agitano in un narrato onestamente sciocco (l'arrivo del Vescovo, l'evolversi del presepe multi religioso, la figlia che torna gravida . [+]

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scavadentro65 martedì 21 febbraio 2017
non c'è più..... Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Probabilmente le aspettative personali e quelle generali, date le premesse, erano troppo elevate. Si sa infatti che ilo tema della religione è scivoloso e di difficile svolgimento, pur con un cast di buon livello (tranne la Akkari che è veramente modesta....). La trama si rincorre dietro alla realizzazione del presepe, sempre meno cristiano e sempre più multi religioso, giungendo a paradossi che pur inoffensivi sfiorano il grottesco. Limite superato quando la figlia del Sindaco incinta diviene una madonna di sapore indiano a scapito della madonna musulmana che aveva sclazato quella cattolica.... Mal pensato anche il ruolo di Gassmann che per un bacio (????) mancato a 15 anni serba rancore al Bisio politico buono e onesto (?????) che gli aveva soffiato la fidanzata dell'epoca ora suora (?????) nonchè ristoratrice e siccome si è sentito rifiutato dagli italiani si è convertito all'islam ove sono tutti colorati, allegri e prolifici. [+]

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seiken77 martedì 9 maggio 2017
un film di ispirazione/progetto massonica assurda Valutazione 1 stelle su cinque
0%
No
100%

Un film che cavalca i desideri dei poteri centrali e forti che si sono fatti largo in Italia e nella maggior parte dell'Europa e che per questo ottiene sicuramente una piattaforma di lancio particolarmente favorita dalle istituzioni, sempre più spesso influenzate dalle ideologie massoniche che forzano il pensiero verso una realtà totalmente illusoria.
Un film dove l'immigrazione araba risulta essere di individui simili agli italiani, dove le differenze religiose vengono presentati del tutto insignificanti perchè alla base siamo tutti esseri umani. La comunitá araba viene presentata come sorridente, capace di imporre le proprie regole a un popolo italiano sempre più succube dei loro voleri e incapace di reagire per difendere realmente la propria sovranitá. [+]

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