Anno | 2014 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Rania Attieh, Daniel Garcia |
Attori | Robin Bartlett, Rebecca Dayan, Will Janowitz, Julian Gamble, Roger Robinson Jay Potter, Paul Hickert, Jacob Devik, Terrance Kimball, Roseann Cane, Kristopher Kling, Don Rittner, Andrew Austin (II), Maria Bianchi, George R. Filieau, Nicole Emmons, Steven Patrick O'Connor, Steven C. Resler, Nicholas Turner (II), Erin Waterhouse. |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 gennaio 2015
Una tragedia contemporanea incentrata su due donne, entrambe di nome Elena.
CONSIGLIATO NÌ
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Dopo la caduta di un meteorite nella cittadina americana di Troy, Stato di New York, il destino di due donne di nome Helen prende una piega drammatica. La prima Helen ha una sessantina d'anni, vive con il marito Roy e sublima una maternità negata (da circostanze che non sapremo mai) prendendosi cura di un bambolotto che ha le fattezze assai realistiche di un neonato; la seconda Helen ha 34 anni ed è un'artista che desidera a tal punto un figlio da far reagire il proprio corpo di conseguenza. Quando Roy scompare e la gravidanza della giovane Helen prende una piega inaspettata le due donne si avviano lungo un percorso interiore inevitabile che rischia di sconfinare gradualmente nella follia.
H. è uno dei tre film sviluppati da Biennale College, ed il secondo lungometraggio dei due registi Rania Attieh e Daniel Garcia, che lavorano insieme da tempo. Purtroppo però presenta alcuni difetti tipici del "primo film": alcuni passaggi della trama e dello sviluppo dei personaggi risultano poco comprensibili perché sono rimasti nelle intenzioni registiche, e per contro la cinepresa indugia in modo ripetitivo su alcune ossessioni visive e acustiche, soprattutto nella parte della storia che vede protagonista la Helen più giovane.
H., che è ambientato a Troy, vede protagoniste due Helen (di qui il titolo), ed è attraversato dall'immagine di un'enorme testa di divinità greca che scorre sul fiume, vuole evidentemente fare riferimento ai miti classici, in particolare quello di Elena di Troia, ma francamente è difficile vedere un nesso fra la vicenda omerica e quella narrate da Attieh e Garcia. Quel che arriva diretto agli spettatori, invece, è la riflessione sul rapporto fra donne e maternità, tanto più complesso e ambivalente se quella maternità viene negata.
I due registi sono molto efficaci nel creare un'atmosfera visiva inquietante, ai limiti dell'horror, ma non sono altrettanto abili nel "tirare" il filo della tensione, generando così momenti di stallo cinematografico poco consoni alla creazione della suspence necessaria a mantenere la narrazione avvincente. H. resta comunque un racconto misterioso dalla qualità ipnotica, cifra stilistica su cui i due registi sono certamente incoraggiati a puntare.
La storia di due donne che si chiamano entrambe Helen, le cui vite e relazioni iniziano a sgretolarsi dopo la caduta di un meteorite sulla loro città, Troy, nello Stato di New York. Una rivisitazione immaginaria, moderna e lirica di una classica tragedia greca.