The Master

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Un film di Paul Thomas Anderson. Con Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Laura Dern, Ambyr Childers.
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Titolo originale The Master. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 137 min. - USA 2012. - Lucky Red uscita giovedì 3 gennaio 2013. MYMONETRO The Master * * * - - valutazione media: 3,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
foffola40 domenica 6 gennaio 2013
inutile Valutazione 1 stelle su cinque
61%
No
39%

il tema non è banale ma molto trattato in letteratura e anche nel cinema . Questa volta però ha fatto scalpore l'analogia con Scientology ( vari attori ne fanno parte) ma non è bastato per rendere interessante il film. Di una lentezza esasperante quasi il regista volesse ipnotizzare anche lo spettatore, si parla di due persone disturbate : Freddy ( padre etilista, madre in manicomio) oltre ai geni ha subito lo stress della guerra recente , (la storia è ambientata negli anni '50) e continua a bere di tutto. Il Maestro,invece, non si capisce se crede di essere un guru oppure lo fa credere per sfruttare a vantaggio suo e della famigliola una buona vita a carico degli adepti. La storia è antica e banale , i due attori recitano bene ma che altro? Nulla. [+]

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rubinho62 domenica 6 gennaio 2013
un delirio onirico allucinante Valutazione 2 stelle su cinque
64%
No
36%

Nulla da dire sulla bravura recitativa soprattutto di Phoenix ed anche di Hoffman ma le note positive si fermano li. Il film è incentrato sulla vita di uno psicopatico alcolizzato, Freddie (Phoenix) che incontra un mistico, Dodd (Seymour Hoffmann) fondatore di un movimento religioso, La Causa, in cui Freddie crede di trovare i riferimenti di cui ha bisogno. Tra i due nasce un legame profondo che si snoda per tutto il film. Le critiche parlano della genialità con la quale gli istinti primordiali, l'aggressività, e le pulsioni di Freddie sono state rappresentate in quet'opera. In realtà quel che ho visto è una squaliida impietosa rappresentazione della vita di un povero demente con oscenità assolutamente evitabili (probabilmente sono l'espressione della compiaciuta perversione del regista. [+]

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xxseldonxx domenica 13 gennaio 2013
rappresentazione dell'irrazionale mente umana Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Col finire della Seconda Guerra Mondiale, gli USA, dimostratisi vincitori indiscussi del conflitto, si trovano a dover affrontare il problema dei reduci, la cui psiche, stravolta da anni di conflitto, impedisce loro di rientrare con facilità nella società. Freddie Quell è un caso disperato: la sua ossessione per il sesso si rivela fin dalle prime scene sull'isola insieme agli altri militari, la sua aggressività e l'alcolismo poco più avanti. Dopo qualche test psicologico e qualche consiglio dell'ufficiale di turno, gli ex combattenti cercano di trovare un impiego e di reinserirsi nel mondo civile. [+]

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vapor lunedì 7 gennaio 2013
la "cinema-terapia" Valutazione 3 stelle su cinque
76%
No
24%

Il regista di "Magnolia" è bravo e gira un film che sembra avere l'effetto di un farmaco a base di impressioni appena un po' fuori dall'ordinario, quel tanto che basta per portare lo spettatore in una dimensione indefinita e trasmettergli le stesse sensazioni affascinanti e seducenti di cui sono capaci i personaggi carismatici a cui Anderson si ispira nei suoi film, come l'eccentrico telepredicatore in Magnolia e stavolta il controverso L. Ron Hubbard fondatore di Scientology. Il film ha un passo lento e deciso e procede inesorabile e silenzioso come la nave che spesso appare, interrotto solo da istanti di brusca tensione costruiti abilmente attorno alle vicende dei due bravi protagonisti-Phoenix è totalmente nella parte, fa impressione- capaci di animare il film come i due poli di una batteria. [+]

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ennas lunedì 7 gennaio 2013
maestri e seguaci Valutazione 2 stelle su cinque
83%
No
17%

La guerra, eterna e spietata maestra di orrori è doppiamente feroce nel restituirci individui

nevrotici e disadattati e nel rendere più psico-fragile chi già lo era di suo, è il caso di Freddie Quell ( il superbo Joachin Phoenix) nel film di Anderson,  reduce dalla guerra  che cerca di riprendere il controllo della propria vita abusando dei classici ingredienti distruttivi : alcool – potenziato da intrugli- , sesso compulsivo e aggressività a fior di pelle. [+]

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ilaria appetecchia martedì 22 gennaio 2013
e se fosse un bluff... Valutazione 1 stelle su cinque
68%
No
32%

Film pluripremiato, plurinominato, plurirecensito; eppure The Master è quasi un bluff.
Un reduce della seconda guerra mondiale, disadattato, mezzo alcolizzato e sessuomane, Freddie Sutton (Joaquin Phoenix), in una circostanza casuale quanto confusa s’imbatte nel maestro-filosofo-scienziato Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman). Questo è a capo di una comunità quasi interamente composta dalla sua numerosa e pallida famiglia, ed è convinto che potrà prendersi cura di Freddie grazie alle sue innovative tecniche di riabilitazione a metà strada fra l’iponosi, la metempsicosi, la magia, la sua prepotente personalità. [+]

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antonio canzoniere mercoledì 20 febbraio 2013
alla ricerca del padre Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

Negli anni 40, Freddie, marine con disturbi psichici, incontra Lancaster Dodd, mistico che crea una comunità religiosa reclutando "spaesati" da far aderire al gruppo, basato su teorie stile "giro di vite". Tra i due scatta così una simbiosi malvista dalla moglie del medium. Finale elegiaco. Dopo "Il petroliere", Paul Thomas Anderson ha trovato un'autentica epoca d'oro del suo cinema che trova le sue radici filologiche in Rousseau e Freud, ma qui le sue tematiche preferite sono al massimo della raffinatezza. La storia di Freddie è il riassunto di un sistema sociologico, quello americano, puro e immacolato alla Henry James ma storpiato dagli effetti della WWII, in cui, un po' come narrato ne "Da qui all'eternità", trova nuove pulsioni da espiare e da tarpare con una nuova identità creata dalle ceneri di un antico puritanesimo che sta alla base di una mentalità dei padri. [+]

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pepito1948 martedì 15 gennaio 2013
una perversa alleanza Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

Lancaster e Freddie si incontrano casualmente. Lancaster, plurititolato capo indiscusso di un movimento filosofico-religioso, pontifica circondato da una corte che ne asseconda entusiasticamente le esternazioni , espone come illuminato da luce divina le sue ardite teorie speculative, si avvale della collaborazione della sua migliore discepola (in verità co-maestra), la fedele moglie che è anche la custode del verbo della Causa,  ma necessita di continuo di sperimentazioni umane che verifichino la validità delle teorie del Master e ne soddisfino il narcisismo e la ricerca di conferme personali. Freddie è un reduce i cui pensieri vagano in ordine sparso, ha una rabbia talvolta incontrollata , ha problemi nel gestire la propria sessualità, si perde nei labirintici meandri del rapporto con la donna amata; in sostanza cerca qualcosa o qualcuno che dia un senso alla sua squilibrata realtà mentale. [+]

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jaylee domenica 3 febbraio 2013
il culto del business Valutazione 2 stelle su cinque
72%
No
28%

È sempre stato un mistero come mai il culto di Scientology non fosse mai stato preso in considerazione per una pellicola, anche se la presenza all’interno di essa di figure molto potenti ad Hollywood (come ad esempio Tom Cruise e, fino a poco tempo fa, John Travolta) è probabilmente stato un forte deterrente. Non a caso, ci ha pensato un vero e proprio cane sciolto come Paul Thomas Anderson (che peraltro aveva dato allo stesso Cruise una delle sue migliori interpretazioni di sempre in Magnolia) a darne una versione –anche se con nomi diversi- con The Master, ripercorrendone i primi passi dal 1950 in poi, dallo status di movimento elitario-intellettuale  fino al passaggio a movimento di massa. [+]

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fedson domenica 24 febbraio 2013
il maestro di tutti noi. Valutazione 3 stelle su cinque
89%
No
11%

L'affresco proposto da Anderson, a cinque anni di distanza dal suo capolavoro "Il Petroliere", tende a rappresentare nuove ed emblematiche caratteristiche e numerosi sinistri aspetti che albergano nella mente dell'uomo, stavolta a sfondo di rapporto, di una congiunzione, di una sorta di legame padre-figlio. Padre, rappresentato dall'enigmatica figura del "Maestro". Chi è il Maestro? Qual è il suo obiettivo? Che rapporto ha con noi? Perché ci desidera? Perché ci governa? Cosa ci insegna? Domande alle quali Anderson dona una risposta esemplare tramite figure, visioni ed eventi simbolici. Il Maestro dice di essere un filosofo, un fisico nucleare, un medico, uno scrittore e, più importante, un uomo afflitto da una profonda curiosità che lo spinge a conoscere lo sconosciuto e l'ignoto, quest'ultimi raffigurati dalla figura di Freddie (Phoenix), allegorica immagine del "figlio" indisciplinato e governato dall'istinto (proprio come un animale). [+]

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