Titolo originale | I Love One Direction |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Tara Pirnia |
Uscita | sabato 4 maggio 2013 |
Distribuzione | DNC Entertainment |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 aprile 2015
I cinque ragazzi inglesi hanno fatto quello che altri artisti possono solo immaginare, raggiungendo a tempi record la vetta delle classifiche. In Italia al Box Office I Love One Direction ha incassato 83,8 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Due anni dopo essere stati messi insieme a tavolino per calcare il palco televisivo di X Factor come gruppo, i One Direction, o più semplicemente 1D, sono diventati un fenomeno inarrestabile. Il documentario presentato da Sinitta, mentore del talent show britannico, racconta attraverso immagini di scena e qualche intervista sparsa (al giornalista Piers Morgan, Zac Efron e qualche stella di Glee, ma stranamente nessuna ai 1D) il repentino successo di una formazione che qualcuno ha paragonato ai Beatles. Lungi da qualsiasi similitudine con la band più celebre di Gesù Harry, Liam, Zayn, Niall e Louis hanno avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto e conquistare, grazie alle loro facce carine ma soprattutto al potere dei social media, una baraonda di ragazzine urlanti e in lacrime in tutto il mondo.
Che il film diretto da Tara Pirnia (già regista dei musicali Justin Bieber: This Is My World, Beyonce: Destined for Stardom e i più recenti Amy Winehouse: Never Forgotten e Lady Gaga: On the Edge) manifesti il gene di un prodotto destinato alla tv non è poi così strano considerata la provenienza dei cinque giovanotti britannici scelti per fare parte di un gruppo che potesse ottenere - e magari superare in una moltiplicazione per cinque - lo stesso successo del canadese Bieber. Né lo è il fatto che si dia maggior spazio a un componente piuttosto che a un altro, visto che le persone che si celano dietro questo progetto ne sanno una più del diavolo e probabilmente già hanno scommesso su chi dei One Direction farà strada (come solista) e chi no. Ma mentre i cosiddetti guru dell'industria discografica si sfregano le mani, qui c'è poco da essere soddisfatti. I Love One Direction è il classico filmetto fatto in quattro e quattr'otto per approfittare del momento favorevole e dell'amore incondizionato dei fan. Si parla tanto di successo e talento, quando a mancare è l'ingrediente base di un qualsiasi documentario musicale: la musica. Per raccontare il percorso dei ragazzi, prima individuale e poi nel gruppo, si è scelto un fondo sonoro che sembra uscire dal gioco dei Sims e si ripete all'infinito mentre scorrono le immagini dei cinque fotografati durante qualche serata di gala, o le domande che i fan postano su una pagina dedicata alla band per sapere colori favoriti, nomignoli, ragazze ideali dei loro idoli. Insomma, niente che non si trovi in linea o su Youtube. Tant'è che persino i sostenitori più sfegatati troveranno questo documentario carente e superficiale.
Sono appena tornata dal cinema dove ho appena visto il film "I love One Direction". Io pensavo fosse un film sulla Band ma è in pratica sulle Directioners. Già questa cosa non me l'aspettavo e sinceramente non mi è piaciuta ma la cosa sconvolgente è che le Directioners intervistate erano la maggior parte sotto i 12 anni!! Capisco che esistono anche 'piccole [...] Vai alla recensione »