Anno | 2012 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 13 minuti |
Regia di | Alessandro Valori |
Attori | Pier Giorgio Bellocchio, Pier Paolo Piciarelli, Adamo Dionisi . |
MYmonetro | 2,92 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 31 maggio 2013
Un viaggio stralunato per raccontare gli ostacoli di un gruppo di appassionati cinefili che aspira a girare il film "L'infanzia di Cicerone".
CONSIGLIATO SÌ
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Un regista, un attore e uno sceneggiatore sono impegnati nei sopralluoghi per un film che sarà ambientato nella campagna della Ciociaria. Sono cinque anni che il trio lavora al progetto, ma "L'infanzia di Cicerone", opera prima del talentuoso regista trentacinquenne, non è stata ancora girata. Il problema sono i soldi che mancano. La tanto attesa telefonata del produttore è nell'aria. Ma si troveranno davvero i finanziamenti necessari a fare il film?
Questo interrogativo aleggia incombente sui tredici minuti di un cortometraggio che rende, con tagliente ironia e un pizzico di visionarietà, tutte le difficoltà del fare cinema oggi in Italia. Con una crisi economica che sembra infinita, i tagli si abbattono soprattutto sui settori ritenuti secondari: la cultura è la prima a farne le spese e i poveri lavoratori dello spettacolo - come si definisce lo sceneggiatore del corto - pagano il prezzo di un sistema che ha spesso proliferato sull'assistenzialismo. In un'epoca di rubinetti serrati, anche il talento fa i conti con le ragioni dell'economia.
Così, lo sfuggente e ombroso regista, interpretato da Pier Giorgio Bellocchio, si scontra con la frustrazione di uno storyboard che funziona, ma che non trova finanziatori. Allora, tanto vale girare comunque, pagando di tasca propria, finché i sogni volano più in altro delle delusioni. Da qui nasce l'idea alla base del cortometraggio diretto da Alessandro Valori: un video-soggetto che, già dal titolo, declama a gran voce una passione che l'economia non può spegnere.
Il risultato è una vivace operazione cinematografica tutta in divenire, che racconta, attraverso il linguaggio della commedia all'italiana incarnata dai divertenti battibecchi tra sceneggiatore e attore, le difficoltà di realizzare i propri sogni, in un paese che ha smarrito il proprio passato e sembra incapace di guardare al futuro.