zerothehero
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sabato 5 maggio 2012
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allen meets vanzinas
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L'ultimo di Allen è una delusione, in parte attesa.
Confesso di essere partito prevenuto (le critiche parlano mediamente maluccio di questo film) e di avere avuto invece qualche fremito di speranza dopo qualche minuto, accorgendomi che stavano prendendo vita alcuni personaggi tipicamente alleniani: nevrotici, insicuri, con un Sam pronto a dare inascoltati consigli. Ma poi la narrazione si impantana, gli episodi perdono giri, i luoghi comuni sull'Italia e gli italiani si sovrappongono e non si ha mai un momento di reale divertimento nè alcuna brillante illuminazione.
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L'ultimo di Allen è una delusione, in parte attesa.
Confesso di essere partito prevenuto (le critiche parlano mediamente maluccio di questo film) e di avere avuto invece qualche fremito di speranza dopo qualche minuto, accorgendomi che stavano prendendo vita alcuni personaggi tipicamente alleniani: nevrotici, insicuri, con un Sam pronto a dare inascoltati consigli. Ma poi la narrazione si impantana, gli episodi perdono giri, i luoghi comuni sull'Italia e gli italiani si sovrappongono e non si ha mai un momento di reale divertimento nè alcuna brillante illuminazione. Anzi, a tratti la farsa tocca livelli Vanziniani. Nota negativa anche per il doppiaggio, ma è da riconoscere la difficoltà nel rendere monolingue alcune battute.
Peccato, le idee ci sono (moltissime sono peraltro riciclate), ma mancano dialoghi, battute, uno sviluppo, e pure un finale.
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francesca romana cerri
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sabato 5 maggio 2012
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un film correttament brutto per un paese ignorante
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Woody Allen di umorismo ne ha parecchio, di autoironia ne ha da vendere e di intelletto anche tanto da staccare con qualsiasi regista, attore o casting italiano.
Giustamente per dimostrare la tesi che l'Italia è finita in una branca di ignoranza, malcostume e improvvisazione scrive un film dalla sceneggiatura apparentemente fragile, mette in campo una squadra di attori stonati e gioca su momenti demenziali esilaranti che sono il filo portante del film. Il Signor Nessuno inseguito dai paparazzi, il cantante di opera lirica sotto la doccia.....
Non ne esce uno stereotipo dell'Italia con questo film, esce fuori l'Italia vera , quella che è caduta in una superficialità devastante, in una mancanza di cultura e di dignità.
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Woody Allen di umorismo ne ha parecchio, di autoironia ne ha da vendere e di intelletto anche tanto da staccare con qualsiasi regista, attore o casting italiano.
Giustamente per dimostrare la tesi che l'Italia è finita in una branca di ignoranza, malcostume e improvvisazione scrive un film dalla sceneggiatura apparentemente fragile, mette in campo una squadra di attori stonati e gioca su momenti demenziali esilaranti che sono il filo portante del film. Il Signor Nessuno inseguito dai paparazzi, il cantante di opera lirica sotto la doccia.....
Non ne esce uno stereotipo dell'Italia con questo film, esce fuori l'Italia vera , quella che è caduta in una superficialità devastante, in una mancanza di cultura e di dignità. Per far uscire questo messaggio il film doveva essere brutto, volutamente brutto. In questo sento l'Umorismo.
I bravi attori sono quelli teatrali, Rosa di Brigida, appare un attimo Lina Sastri, Mariano Rigillo e la compagna. Ovviamente gli attori di Teatro hanno un piccolo ruolo, sono quasi invisibili, sono quegli attori che danno dignità alla Cultura, che hanno Studiato tanto, che hanno Faticato. Quelli messi in primo piano invece sono quelli che stonano, forse la colpa questa volta è anche di un pessimo doppiaggio. Judy Davis e Woody Allen si ritagliano un piccolo ruolo, quasi spariscono per far emergere i Signori Nessuno. Benigni riesce a essere spiritoso e all'altezza e anche Albanese di spirito ne ha. Chi non ha spirito e cultura è ridicolizzato insieme all'Italia dal maestro Woody Allen che forse non ha più idee, ma l'idea che l'Italia fà schifo gli è chiara. E non ha torto, fà schifo anche a me questo paese e se non me ne vado è perchè non ho denaro per andaremene. Del nazionalismo e degli inni non sò che farmene, rimettiamo le mani sulla cultura, perchè chi non vede lo stato di devastazione di questo paese è cieco.
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maxaquila
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venerdì 4 maggio 2012
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woody, woody, quel minus habens ...sei proprio tu!
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Non è amore per l'Italia quello che esprime Allen in questo film, non per questa Italia, ma per quella che continua ad evocare con maliziosi doppiosensi tra ciò che Roma fu e quello che oggi è... un omaggio al traffico di un Johnny Stecchino che viene a interpretare il peggio di se e alle costumiste di Rossellini e De Sica di un periodo che richiamare indietro non ci aiuterà a mandar via quello che questo Paese è diventato oggi, dopo quindici anni di barzellette ad interim di gusto piccanteretrò. Non è dignitosa la resa di Allen rispetto il tema proposto, più simile ad un film ad episodi da Nuovi Mostri che al tributo che a sentir lui ci ha voluto dedicare.
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Non è amore per l'Italia quello che esprime Allen in questo film, non per questa Italia, ma per quella che continua ad evocare con maliziosi doppiosensi tra ciò che Roma fu e quello che oggi è... un omaggio al traffico di un Johnny Stecchino che viene a interpretare il peggio di se e alle costumiste di Rossellini e De Sica di un periodo che richiamare indietro non ci aiuterà a mandar via quello che questo Paese è diventato oggi, dopo quindici anni di barzellette ad interim di gusto piccanteretrò. Non è dignitosa la resa di Allen rispetto il tema proposto, più simile ad un film ad episodi da Nuovi Mostri che al tributo che a sentir lui ci ha voluto dedicare. Un Italia pregna di sciovinismo, gallismo, arrivismo, paparazzi e vacuo passeggiare per la scalinata di Piazza di Spagna.....come se questo non lo facessero proprio quelli come lui che vengono solo a guardare e mai ad osservare.
Insomma, Woody... non me la aspettavo proprio da te tutta questa stanchezza...
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luana
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giovedì 3 maggio 2012
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vabbe'
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Rassegnamoci che ogni 2 per 3 dobbiamo sorbirci lo stesso identico commento di "lauraa"/alias "grazias88".
Mi sento comunque di dire che con tutta la buona volontà, questa redazione non sta facendo un lavoro serio...,mi rendo conto che con questa tararura... pardon caratura non è facile.
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unuomoqualunque
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giovedì 3 maggio 2012
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applausi o fischi?
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Povero uomo che dopo aver letto giornali, blog, etc. non sapeva se vedere o no questo film. E una volta che ha deciso? Ha fatto la miglior scelta della sua vita!
Non credo che sia il miglior film di Woody Allen ma lui è riuscito a farci vedere (anche se satiricamente) la realtà italiana più di un italiano stesso. Un paio di giorni fa ho letto: "i vestiti erano troppo da anni '50, gli americani credono che siamo ancora così?" poi ho iniziato a pensare: "Ma noi italiani come siamo vestiti?" Sn andato nel mio armadio, in quello dei miei genitori, miei amici e credo di aver pensato una cosa che avrà pensato anche Allen: NOI ITALIANI VESTIAMO TROPPO STRANIERO.
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Povero uomo che dopo aver letto giornali, blog, etc. non sapeva se vedere o no questo film. E una volta che ha deciso? Ha fatto la miglior scelta della sua vita!
Non credo che sia il miglior film di Woody Allen ma lui è riuscito a farci vedere (anche se satiricamente) la realtà italiana più di un italiano stesso. Un paio di giorni fa ho letto: "i vestiti erano troppo da anni '50, gli americani credono che siamo ancora così?" poi ho iniziato a pensare: "Ma noi italiani come siamo vestiti?" Sn andato nel mio armadio, in quello dei miei genitori, miei amici e credo di aver pensato una cosa che avrà pensato anche Allen: NOI ITALIANI VESTIAMO TROPPO STRANIERO. Secondo me i vestiti erano quelli più adatti perchè altrimenti sarebbe sfumato tutto la magia del film perchè, diciamo la verità il film era magico, anzi direi magicamente-reale.
Perchè magicamente-reale?
La situazione che mi ha fatto pensare a questa definizione è la situzione di Leopoldo (Roberto Benigni) e quella di John (Alec Baldwin). Quella di Leopoldo, uomo qualunque che improvvisamente diventa famoso, è l'ultima soglia della cronaca italiana dove tutto e tutti diventano famosi. Purtroppo gli stranieri ci vedono così e Allen avrà visto con quale accanimento i giornalisti e gli show televisi abbiano affrontato e affrontano storie solo per fare ascolti e Allen, saggiamente, ha usato questo per la sua satira (un fatto così avrebbe fatto appetito pure a me).
Quella di John, architetto america vissuto in gioventù a Roma, è la situazione più magica del film. John da architetto si ritrova a fare da grillo parlate, e compare improvvisamente nella scena quando tutti quelli che stanno vedendo il film credono che se ne sia andato. Ho apprezzato tantissimo queste parti.
Allen poi ha anche voluto da omaggio ad uno dei suoi ispiratori: Fellini.
Cosa mi ha fatto pensare a questo? Bhè proprio la sua situazione in cui il suo personaggio che pone il suo consucero al centro del teatro facendolo cantare sotto la doccia.
Il casto poi era eccezzionale, sopratutto quello italiano. Durante il film ho pensato: Tutti questi italiani e nemmeno una volgarità? Questo mi ha reso molto fiero.
I dialoghi forse erano un pò troppo lunghi e quelli in italiano erano abbastanza noisi e forse tradotti male. Per capirli ho dovuto pensare straniero e americano. Diciamo che questo è quello che mi ha aiutato a divertirimi di più. Il dialogo che mi ha fatto più impressione è quello di Monica (Ellen Page) quando parlava delle sue esperienze sessuali lesbiche, io sono rimasto con una faccia stupida e dopo che ho visto che anche Jack (Jesse Eisenberg) faceva la mia stessa faccia sono scoppiato a ridere.
I ciritici ha pensato a dire che: il film poteva essere..., vestiti anni' 50....., blabla, e paragonare con tutti i film di Allen ma non a pensato a dire queste cose. Anche perchè la critica straniera ha detto tante belle cose su questo film.
Quindi ci saranno applausi o fischi per questo film??
(A mio parere applausi.)
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derriev
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giovedì 3 maggio 2012
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troppi film, mr. allen...
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Ormai è la critica che gli è rivolta, indirettamente, più spesso.
Se Allen, invece di fare un film all'anno si concentrasse e ne facesse uno ogni "qualche" anno, otterrebbe risultati migliori.
Nessuno disconosce la capacità di scrittura di Allen, la sua abilità nel saltare da un "genere" all'altro, nel rendere credibili i personaggi, ma è chiaro che la sua prolificità va a scapito della qualità.
E la cosa che più mi irrita è che il suo peggiore film da "Match point" sia proprio questo girato a Roma!...
Il film risulta una sorta di Bignami del suo Cinema: "il tormento e le tentazioni della coppia" (con Baldwin che richiama pure alla figura di "Sam" e la Cruz, prostituta "liberatrice"); la sfumatura filosofica (Benigni/Pisanello che "è famoso perchè famoso"); il grottesco: uno che canta in pubblico sotto la doccia.
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Ormai è la critica che gli è rivolta, indirettamente, più spesso.
Se Allen, invece di fare un film all'anno si concentrasse e ne facesse uno ogni "qualche" anno, otterrebbe risultati migliori.
Nessuno disconosce la capacità di scrittura di Allen, la sua abilità nel saltare da un "genere" all'altro, nel rendere credibili i personaggi, ma è chiaro che la sua prolificità va a scapito della qualità.
E la cosa che più mi irrita è che il suo peggiore film da "Match point" sia proprio questo girato a Roma!...
Il film risulta una sorta di Bignami del suo Cinema: "il tormento e le tentazioni della coppia" (con Baldwin che richiama pure alla figura di "Sam" e la Cruz, prostituta "liberatrice"); la sfumatura filosofica (Benigni/Pisanello che "è famoso perchè famoso"); il grottesco: uno che canta in pubblico sotto la doccia.
Tutti suoi temi classici che però sono buttati via in una sceneggiatura che nemmeno Gigi e Andrea avrebbero accettato!
E infatti nei cameo non li vediamo... sarà per questo?
Un film, poi, pateticamente pieno di evidenti spot pubblicitari "Alitalia", "Fiat" etc.
INGUARDABILE
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[+] hai ragione ma "inguardabile"....
(di max.antignano)
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superwurz
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giovedì 3 maggio 2012
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una marchetta ,
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indegno del grande Woody Allen, storielle stile harmony che possono sorprendere solo chi non ha mai visto altro di Allen. battute che fanno sorridere ce ne sono .... ma per quelle basta il trailer non occorre pipparsi tutto il film peraltro troppo lungo , un po' stiracchiato.
dico marchetta perchè sono certo che i soldi sono arrivati da FIAT GROUP ( quasi tutti i modelli nuovi presenti, pure qualche antichità ) e ovviamente dal comune di ROMA.
chi ha visto Midnight in Paris ( che invece mi è molto piaciuto) troverà anche una fastidiosa semi-copiatura nel ruolo di Baldwin.
non è bello secondo me che il ministero dei beni culturali sprechi denaro NOSTRO per ingrassare le inutili comparsate degli attoroni che si avvicendano in questo film, come prendere la ferrari per fare la spesa sottocasa.
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indegno del grande Woody Allen, storielle stile harmony che possono sorprendere solo chi non ha mai visto altro di Allen. battute che fanno sorridere ce ne sono .... ma per quelle basta il trailer non occorre pipparsi tutto il film peraltro troppo lungo , un po' stiracchiato.
dico marchetta perchè sono certo che i soldi sono arrivati da FIAT GROUP ( quasi tutti i modelli nuovi presenti, pure qualche antichità ) e ovviamente dal comune di ROMA.
chi ha visto Midnight in Paris ( che invece mi è molto piaciuto) troverà anche una fastidiosa semi-copiatura nel ruolo di Baldwin.
non è bello secondo me che il ministero dei beni culturali sprechi denaro NOSTRO per ingrassare le inutili comparsate degli attoroni che si avvicendano in questo film, come prendere la ferrari per fare la spesa sottocasa.
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alex 78
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mercoledì 2 maggio 2012
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delusione
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Film veramente mediocre. Attori incapaci di recitare, plot insulso, quantita' di attori famosi buttati li' a caso. Un Woody questa volta davvero deludente. Peccato. In un' ambientazione come Roma e con quel cast a disposizione poteva fare grandi cose.
Poteva, ma non l' ha fatto.
Sconsiglio la visione.
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marezia
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mercoledì 2 maggio 2012
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p.s. e un insulto all'italia
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In definitiva, che parte hanno recitato i nostri attori? O per lo meno, quelli RICONOSCIBILI (perché io, vedendo il cast, molti non li ho visti proprio)? Un ladro dall'accento barese IGNORANTE? Un grande attore tanto leggero da sedurre una fan e, quasi scoperto dalla moglie, tanto disarmante da farsela trombare dal già citato ladro? Questo è il Cinema italiano che ha partecipato alle riprese? IO MI SAREI RIFIUTATA. La dignità VALE PIU' DI UNA PATETICA COMPARSATA. Anche d'autore.
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rickycompa
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mercoledì 2 maggio 2012
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bello e divertente
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Alla fine sono andato a vederlo nonostante alcune malelingue me l'avessero sconsigliato ed è stato una piacevole sorpresa.
Film di tipico stampo Woody Hallen, con una comicità particolare ma coinvolgente,
non banale e ben strutturato, ambientato in una magnifica città che non guasta mai,
sono uscito dalla sala soddisfatto e divertito
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