Sing Your Song

Un anziano Harry Belafonte ripercorre la sua vita di star della canzone e di attivista per i diritti umani a partire dalla misera casa di Harlem in cui e' nato e cresciuto. E' da li' che e' iniziata la carriera di un uomo che ha ottenuto il massimo successo internazionale nel campo musicale senza mai dimenticare che la propria fama e il proprio bemessere andavano anche utilizzati in favore delle tante ingiustizie e discriminazioni che flagellavano e flagellano tutt'ora il mondo. Dalla lotta non violenta contro la segregazione razziale al fianco di Martin Luther King all'attivita' di ambasciatore dell'Unicef in Etiopia e altrove, Harry Belafonte si rivela nella coerenza della sua attivita' di uomo impegnato e di grande entertainer. I ritratti documentaristici di personaggi dello show business corrono sempre il rischio di trasformarsi in icone apologetiche in cui un concerto fa seguito a un'intervista la quale e' stata preceduta da una registrazione di un pezzo in studio. In questo caso invece, grazie all'accurato lavoro di ricerca iconografica condotto da Susanne Rostock , ripercorriamo un settantennio di storia recente in cui il progress nel successo della vita del cantante/attore si fonde con la rivisitazione di un passato che in certi casi sembra essere remoto per quanto si rivela assurdo ma che finisce poi con il riverberarsi sul presente. Un esempio per tutti: nel 1968 in uno show televisivo in un duetto con lui Petula Clark con una mano gli tenne il braccio sinistro mentre cantavano. Fu uno scandalo: una donna bianca (per di piu' famosa) osava toccare un 'negro'. Oggi questa sembra una notizia inventata e invece e' accaduto e ci fa venirein mente che il fondamentalismo iraniano (con il suo divieto assoluto di contatto tra uomini e donne in pubblico) ha avuto un precedente nella culla della democrazia. Che resta pero' totalmente e integralmente differente perche' in essa Belafonte ha agito e continua ad agire anche oggi in favore delle minoranze. Chiedendosi ad esempio perche' la lezione impartita da Nelson Mandela sulla necessita' di intervenire sulle cause della miseria per evitare di riempire le carceri di giovani che divengono preda della delinquenza non debba valere anche negli States, visto che la grande maggioranza di detenuti in istituti per minori ha la pelle nera e proviene da aree socialmente deprivate. Chi pero', leggendo queste righe, pensasse a un documentario sbilanciato solo sul piano del sociale e ' pregato di ricredersi vedendolo. L'elenco dei nomi di personaggi dello spettacolo che vi appaiono va da Nat King Cole a Marlon Brando, da Michael Jackson a Miriam Makeba passando per Quincy Jones e (perche' no?) i Muppets. E non sono i soli.. 