Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'innesto più grandedi FederinikFeedback: 1308 | altri commenti e recensioni di Federinik |
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sabato 25 settembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Inception. Innesto. Iniezione. Insetto. Quindi, parassita. Crea la sua radice per non staccarsi più. La stessa sensazione che si prova una volta usciti dalla sala dove è stato proiettato il suddetto film. Costruzioni di scenografie mirabolanti, trucchi ed inseguimenti mozzafiato, sparatorie ed esplosioni di una credibilità unica, una tempesta di neve, specchi nel bel mezzo di un ponte, strutture rotanti con all’interno il peso della gravità. Cose mai viste, perché reali nel loro modo di porsi surreali. Dom Cobb (Leonardo Di Caprio) è un abile ladro di idee segregate all’interno di sogni, con qualche problema legato ai ricordi di sua moglie (Marion Cotillard), che non cessa di tormentarlo perché custode di un segreto. Dom è un must nello spionaggio industriale ed ha una missione da compiere, l’ultima spiaggia che potrebbe condurlo dai propri figli, atto impedito perché accusato di omicidio nel suo Paese. Deve riuscire a fare il contrario, innestare un’idea e forma, quindi, un team di esperti che lo faciliteranno in un compito pieno di rischi per lui. Il lavoro di Cobb somiglierà a quello di un regista alla ricerca di validi collaboratori, suggeriti dall’anziano mentore uomo-guida (di nuovo Michael Caine, spalla-certezza). Costruiranno tre livelli, grazie soprattutto all’architetto dei sogni Ariadne (Ellen Page), una giovane curiosa che imparerà e capirà in fretta, oltre i quali non dovranno scendere poiché vi è il limbo, il punto di non ritorno. E li costruiranno anche grazie all’aiuto di Yusuf (Dileep Rao), un chimico inventore di un siero potentissimo per far addormentare il sognatore, di Eames (Tom Hardy), un magnifico falsario, di Arthur (Joseph Gordon-Levitt), la spalla ideale, lo stratega attiva-disattiva sogno. Il gruppo-troupe dovrà innestare la nuova idea nella mente di Robert Fischer (Cillian Murphy), figlio di un uomo potente ma malato e vicino alla morte, capo di un impero multinazionale destinato ad essere ereditato dal figlio, e che Saito (Ken Watanabe) vuole a tutti i costi impedire per farsi spazio con il suo, e da lui nasce infatti la rischiosa missione per Cobb. Christopher Nolan entra definitivamente nel limbo dei maestri con questo impressionante capolavoro. Come ammesso da lui stesso, ci sono le ispirazioni e i riferimenti(il Kubrick di 2001, Resnais, Blade Runner), e alcune citazioni (una spruzzata di James Bond). Ma vi è soprattutto l’influenza del genio letterario del poeta argentino Jorge Luis Borges. Borges parlava di una sfera rotante del diametro di 2 o 3 centimetri apparsa su una scala ad uno dei personaggi del racconto de l’Aleph. Vi è questa sfera che non cessa mai di volteggiare nel film, oggetto custode di segreti inconfessabili, simbolo e strumento di un’illusione. Lo aiutano nell’impresa Hans Zimmer su tutti, con una colonna sonora invadente ed insinuante, e le grandi interpretazioni di tutto il cast, ennesima conferma di un equilibrato ed intenso Leonardo Di Caprio, una stregante Marion Cotillard, un’adorabile Ellen Page, e soprattutto, due sorprese emergenti, Joseph Gordon-Levitt e Tomas Hardy. Dopo questa eterna visione, tutti gli altri film sembreranno più vecchi. Lui va oltre, va oltre tutti i riferimenti e le inevitabili influenze. E come un parassita ci si è installato nella mente per non lasciarla più, perché quella è la sua scena del crimine. Ci ha innestato un’idea bruciante, devastante. L’idea del meccanismo dell’amore e della modificazione della morte. Sublime.
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