Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Elisabetta Rocchetti |
Attori | Marco Rulli, Rosa Pianeta, Alessia Barela, G-Max, Nina Torresi, Elisabetta Rocchetti Monica Cervini, Marco Iannitello. |
Uscita | venerdì 29 aprile 2011 |
Distribuzione | Officine Ubu |
MYmonetro | 2,66 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 maggio 2014
Dopo l'ennesima storia d'amore con una donna molto più grande di lui, un adolescente si trova costretto a fare i conti con se stesso. In Italia al Box Office Diciottanni - Il mondo ai miei piedi ha incassato 18,3 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Ludovico è un diciottenne di cupe speranze, bello, ricco e tenebroso. Ostile a concentrarsi sul futuro, preferisce occupare camere da letto di case lontane e sale da pranzo di amici. Orfano da più di dieci anni, vive ufficialmente con uno zio imbroglione ma è come se non avesse dimora, si trascina da un luogo all'altro senza stabilirsi da nessuna parte. Dopo aver sedotto la madre del suo migliore amico e la bella professoressa di latino, incontra la solitaria Giulia e se ne innamora. Ma lei, al contrario delle altre amanti mature, si ostina a nascondergli la sua identità, lo desidera intensamente ma poi puntualmente lo rifiuta. Quando Ludovico scopre chi è veramente Giulia, crolla in una disperata ricerca di senso che lo porta a riallacciare un legame con la pubertà perduta.
L'adolescenza è difficile per tutti. Ormoni farneticanti, sbalzi d'umore e grandi domande esistenziali sono impicci con cui scontrarsi quotidianamente. Elisabetta Rocchetti, qui nei panni di regista e attrice, interpreta Giulia, l'oggetto del desiderio di un ragazzo avvezzo a incontri sessuali, meno incline a instaurare amicizie e sani amori. La sua speciale bellezza fisica e il patrimonio lasciatogli dai genitori seducono le donne, dalla giovane 'pischella' alla madre di famiglia abbandonata dal marito. Negli amplessi più sfrenati - che il film bada bene a omettere, dando priorità a baci e carezze - si consuma un amore calcolatamente donato in cambio di un'ammirazione esaltata. Ludovico offre la sua giovinezza e, nel baratto, vuole la solidità di una persona adulta che lo ami incondizionatamente. Un traffico di promesse che non può far altro che deludere le parti.
La sceneggiatura segue un percorso senza ostacoli, preferisce la certezza di un'evoluzione narrativa prevedibile piuttosto che osare espedienti innovativi. Sottovalutando l'intensità dei temi (il passaggio alla maturità di un giovane scapestrato, il sesso come nuova frontiera dell'emotività), il film si inserisce in un'idea di cinema didascalico che chiarisce i passaggi, svela l'intimità dei personaggi senza alludere ma dichiarando, di volta in volta, tutti i pensieri più profondi. Marco Rulli regge bene la responsabilità di dare un tocco credibile ad una storia che ha punte di eccezionalità, e, dopo aver 'stra-amato' nella parodia al collega Scamarcio, trova un ruolo che mette in luce le sue doti. Gli altri interpreti (tutti bravi, compreso il cantante G-Max), sperduti in un mondo dove i sentimenti sembrano un'illusione tassativamente fallimentare, si barcamenano all'interno di case vuote, dove solo una sigaretta accende e riempie la desolazione della sera.
DICIOTTANNI - IL MONDO AI MIEI PIEDI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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Forse per comprendere pienamente Diciottanni il mondo ai miei piedi è necessario allargare lo sguardo verso il contesto sociale attuale. Ludovico, ricco nei mezzi ma povero di riferimenti, colma il suo vuoto esistenziale passando da una storia all'altra rapportandosi principalmente con donne che a parte l'età hanno in comune con lui la stessa voragine interiore.
Federico, un ragazzo diciottenne, passando con disinvolotura da un letto all'altro, ci mostra la sofferenza interiore, il male di vivere, il desiderio di amore irrealizzato, e man mano che si trova tra le braccia della madre del suo migliore amico, della professoressa, dell'amante di suo zio, si scopre il profondo vuoto che lui ha dentro, la mancanza di un affetto sicuro, la grande sofferenza [...] Vai alla recensione »
Il film di Elisabetta Rocchetti regista ed anche sceneggiatrice, coadiuvata in tale ruolo da Chiara Cavallari, va attentamente riascoltato, prima di essere rivisto. La comunicazione visuale prevarica quella verbale; si scatena, una involontaria dissociazione temporale, una “lotta intestina” che provoca nello spettatore non molto mite, momentanea irrequietezza ed intolleranza, [...] Vai alla recensione »
Il film fa parte di quella categoria di film per giovani e con tematiche che riguardano l'età dell'adolescenza, gli ormoni alle stelle e il modo di vedere il mondo del tutto diverso. Sinceramente, mi aspettavo un grande film, e invece mi sono ritrovata il solito film per adolescenti. Per circa un'ora e mezza ho cercato continuamente il punto di svolta o almeno un significato a quello [...] Vai alla recensione »
18 anni - Il mondo ai miei piedi, così il titolo: in realtà Ludovico è ai piedi del mondo dei grandi, serve a loro. La prima “amante” che vediamo è la madre 50enne del miglior amico, Luca, da lei cerca il calore materno che non ha mentre questa si attende le conferme e la considerazione che non riesce a ottenere in famiglia.
Come fa ad essere un film sull'adolescenza quando l'adolescenza è finita a 18 anni? Questo film pecca di infantilismo, cercando di esorcizzare comportamenti che in realtà fanno parte di persone gia grandi. Perchè non sta scritto da nessuna parte che il 18 enne sano è quello che guarda MTV e segue una cultura infantilizzante (ma più pensate per i 13 enni e i 14 enni) ed esce con gli amici e va alle [...] Vai alla recensione »
Giorni fa ho potuto vedere il film in anteprima web su MyMoviesLive e mi è piaciuto. Il titolo è ingannevole, per quanto pertinente. "Diciottanni" è sì la storia di un diciottenne tormentato, smarrito e solo, alle soglie dell'"adultità", ma sono i personaggi di contorno, figurine di un circo tetro e decadente, a descrivere meglio il mondo [...] Vai alla recensione »
So bene che la maggior parte di noi è abituato ai cinepanettoni o a quei film ricchi di effetti speciali....ma dobbiamo apprezzare la volontà ed il coraggio di giovani attori e registi che non hanno paura di confrontarsi con la massa... anche se il budget di questo film (da quello che abbiamo visto) non è elevato come quello di tanti altri film(che alle loro spalle hanno case di distribuzione ricchissime)qu [...] Vai alla recensione »
la storia è un po' squallida: la prof che va a letto con lo studente (e gli passa i compiti), la madre dell'amico che va a letto con lo studente (lo stesso di prima) e l'amico non dice niente, lo zio tutore che si appropria dei soldi del nipote, mogli cornificate, cocaina a gogo. insomma, un panorama poco edificante ad anche poco verosimile. la recitazione dei ragazzi protagonisti è discreta, credibile. [...] Vai alla recensione »
...PURTROPPO QUESTA è la nostra società attuale,sesso sportivo,droga,valori zero............non mi riconosco e non ne faccio parte,il film è bruttissimo diseducativo,gli aspetti trattati non fanno emergere una pur valida motivazione al tema,orribile la madre che se la fa col 18enne in presenza del figlio,ma non ho parole...disgustoso!
L’amore ai tempi del colera. Non lo avesse usato Marquez, sarebbe un titolo perfetto per il sorprendente debutto alla regia di Elisabetta Rocchetti. Che invece si chiama «Diciott’anni - Il mondo ai tuoi piedi», ma senza star troppo a sbandierarlo parla proprio di questo. Del «colera», cioè del vuoto dei nostri anni, della tristezza camuffata da eros, dei corpi che si cercano per inerzia, per stanchezza, [...] Vai alla recensione »
«Avevo 20 anni. E non permetterò a nessuno di dire che è la più bella età della vita. Ogni cosa rappresenta una minaccia per il giovane: l’amore, le idee, la perdita della famiglia, l’ingresso tra gli adulti. È duro imparare la propria parte nel mondo...». Faceva bene il giovane di Pani Nizan a ricominciare da Aden, e oltre, in quel bellissimo romanzo di formazione.
Se la fa di nascosto con la prof di lettere lo svogliato liceale Ludovico. «Aho, me devi dà il testo della verzione» le intima nella scena d’apertura, tanto per far capire che qui regna il romanesco. Il ragazzo è così ignorante da aver scritto probabilmente lui il titolo senza apostrofo, e sì che fa il classico. È cresciuto con lo zio maneggione, che gli dilapida il patrimonio tra droga e poker.