joker91
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venerdì 4 dicembre 2009
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molto bello
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un ottimo film,gli attori sono quasi tutti giovani e sostengono il film molto bene,l' unica amarezza e che abrams ha dato almeno a parer mio poco spazio a nero interpretato da eric bana,un ottimo film molto diverso dallo star trek che si conosce con la vecchia serie ma abrams porta questo culto fantascientifico a livelli estasianti anche se fa tante modifiche.
un incasso altissimo,un film che unisce messaggi morali ad effetti speciali.
ottimo
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patrickbateman47
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sabato 28 novembre 2009
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é piacevole perchè...
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è la fotocopia di star wars,è praticamente star wars con il mod di star trek,la scena nel pub (taverna di mos easley) ,il cannone distruggi pianeti (morte nera),il finale con premiazione (premiazione di yavin),le gag di scotty con l'alieno (3CPO & R2-D2),il rapporto kirk spock e uhura (in ordine han,luke e leia) e questo è solo un esempio (ovviamente su you tube c'è il confronto completo :P) nonostante i grossi difetti di plausibilità,plagio clamoroso di star wars e fotografia da videoclip e spot pubblicitario a ogni modo il film è piacevole e scorrevole,gli effetti speciali sono gradevoli,giusto per passare un serata senza troppo impegno.
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liuk©
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sabato 28 novembre 2009
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forzato
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Il problema di questo Star Trek è il plot troppo forzato. Il resto sarebbe anche buono: il cast, gli effetti speciali, tutto buono ma la trama fa proprio sorridere a confronto dei capolavori storici con Kirk o Piccard.
Una forzatura clamorosa: il giovane Kirk lanciato a caso sul pianeta ghiacciato, ritrova casualmente ed in pochi minuti il vecchio Spock, anche lui spedito a caso sul pianeta (che tra l'altro non sembrava nemmeno piccolo). Non plausibile! Così come questo, altri eventi accadono per la mano visibile dello sceneggiatore, cosa che nelle serie originali di Roddenberry non sarebbe mai avvenuto.
Ritengo perciò questa pellicola insufficiente ma la strada per ridare lustro alla saga è quella giusta, la prossima volta sarebbe il caso di non strafare.
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vittorio
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martedì 10 novembre 2009
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buon film!!
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Premetto che non amo il genere....pero' nonostante questo debbo dire di aver visto un buon film, con una bella storia, ottimi effetti speciali, qualche spunto commovente e buone interpretazioni!!
Complessivamente è un film da vedere.....l'inizio di un mito!!
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g_andrini
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giovedì 29 ottobre 2009
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da darci un'occhiata...
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Ho rivisto questo film per la quarta volta, in modo migliore. E' un film con effetti speciali travolgenti, con una trama non male. Certo, qui l'universo di star trek è un pò inflazionato, però lo trovo godibile.
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marco.g
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domenica 30 agosto 2009
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a metà
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Sono molto perplesso. E' coinvolgente e avvincente, sì. Ma poi...?
Più ci ripenso e più mi riviene in mente "Fanteria dello spazio", uno dei peggiori film mai fatti. Lo svolgimento è un pò quello, ed è quantomai banale. E poi, la faccenda dei paradossi spazio-temporali... vista e rivista. Trovo anch'io un bel punto debole in Spock, sia nel personaggio, assolutamente privo del fascino dell'originale, sia nell'interprete.
Non dico che Abrams non abbia fatto un buon lavoro, modernizzando il tutto, ma resta un'inutile polpettone spaziale. Domanda: se non si fosse chiamato Star Trek, e se non aveste visto tutte le serie, gli spin-off e i film... vi sarebbe piaciuto così tanto? Quando si ha a che fare con un "universo" che già esiste, siano serie, fumetti, o libri, la bravura sta nel fare un prodotto ottimo in sè per sè, indipendentemente da quanto c'è stato prima.
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Sono molto perplesso. E' coinvolgente e avvincente, sì. Ma poi...?
Più ci ripenso e più mi riviene in mente "Fanteria dello spazio", uno dei peggiori film mai fatti. Lo svolgimento è un pò quello, ed è quantomai banale. E poi, la faccenda dei paradossi spazio-temporali... vista e rivista. Trovo anch'io un bel punto debole in Spock, sia nel personaggio, assolutamente privo del fascino dell'originale, sia nell'interprete.
Non dico che Abrams non abbia fatto un buon lavoro, modernizzando il tutto, ma resta un'inutile polpettone spaziale. Domanda: se non si fosse chiamato Star Trek, e se non aveste visto tutte le serie, gli spin-off e i film... vi sarebbe piaciuto così tanto? Quando si ha a che fare con un "universo" che già esiste, siano serie, fumetti, o libri, la bravura sta nel fare un prodotto ottimo in sè per sè, indipendentemente da quanto c'è stato prima. Allora possono darsi i casi di pessimi cloni (come troppo spesso accade quando traggono un film da un libro), di prodotti riusciti a metà (come questo, a mio avviso), e di ottimi film (come Batman Begins, per esempio, che sarebbe bello e credibile anche senza fumetto).
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nick castle
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domenica 23 agosto 2009
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io odio i reboot.
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E' un affronto che a quei due pomposi di Alex Kurtzman e Roberto Orci, sia stato permesso di scrivere la sceneggiatura di questo ennesimo prequel(più Reboot, dato che già un sequel è stato annunciato). Poi nessuno si accorge che lo stile di regia di J.J Abrahms, è esageratamente televisivo e totalmente inopportuno in un film cinematografico?
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chris_bale
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domenica 26 luglio 2009
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non me l'aspettavo
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partendo dal presupposto che non sono un fan della saga , devo ammettere ch sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film.
La storia racconta , in modo comprensibile per tutti gli spettatori , le origini dei protagonisti dell'acclamata serie.
Ottime interpretazioni di chris pine e di zachary quinto , buon doppiaggio e ottimi effetti speciali.
Film consigliato sia ai fan della saga sia a quelli che , alla saga , si appassioneranno guardando quest'ultimo sforzo di J.J. abrams
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reiver
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domenica 7 giugno 2009
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una sconfitta "cinematografica"
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Secondo molti esperti il calcio è lo sport meno cinematografico in assoluto,e in effetti,a parte l'entusiasmante "Fuga per la vittoria" di Huston fatico a ricordare un bel film sul football.Eppure ogni partita è di per sè un film,per la durata (un'ora e mezza più il quarto d'ora di intervallo),la suddivisione in due tempi,gli eventi che la caratterizzano,a volte drammatici,altre volte brillanti o addirittura comici;come se non bastasse anche nel calcio ci sono i "kolossal" o "polpettoni",quei match che si prolungano ai supplementari o fino ai terribili calci di rigore.Non solo,ogni squadra è un film in costruzione,con uno sceneggiatore (l'allenatore),un direttore delle riprese (il "regista":il centromediano),attori più o meno bravi a seconda dei casi.
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Secondo molti esperti il calcio è lo sport meno cinematografico in assoluto,e in effetti,a parte l'entusiasmante "Fuga per la vittoria" di Huston fatico a ricordare un bel film sul football.Eppure ogni partita è di per sè un film,per la durata (un'ora e mezza più il quarto d'ora di intervallo),la suddivisione in due tempi,gli eventi che la caratterizzano,a volte drammatici,altre volte brillanti o addirittura comici;come se non bastasse anche nel calcio ci sono i "kolossal" o "polpettoni",quei match che si prolungano ai supplementari o fino ai terribili calci di rigore.Non solo,ogni squadra è un film in costruzione,con uno sceneggiatore (l'allenatore),un direttore delle riprese (il "regista":il centromediano),attori più o meno bravi a seconda dei casi.A che serve questa "dotta" introduzione?A indorare una pillola indigesta,ma non solo a quello.Il giorno 27 di maggio Barcellona e Manchester United si sono sfidati per la conquista del trofeo internazionale per club più importante del mondo,la Coppa dei Campioni,e la mia squadra,che di solito porta una bellissima maglietta rossa ma per l'occasione vestiva di un bianco luttuoso,è uscita sconfitta per due reti a zero.Scrivo queste righe perchè l'anno scorso,i miei amici lo ricorderanno bene,mi ero prodotto in un commento analogo dopo la vittoria dello United,e ora mi sembrava poco sportivo rinunciare.Così vi dico che United e Barcellona sono due film molto diversi.Il Barcellona è una pellicola con un grande regista (Xavi Hernandez),tante primedonne,una star da milioni di dollari (Lionel "Leo" Messi),un linguaggio cinematografico basato sul dialogo:una sceneggiatura molto "parlata",con interpreti che vengono dal teatro e curano la bellezza del gesto e della parola.Potrebbe essere un'opera di Lawrence Olivier,tratta da Shakespeare...Il mio Manchester invece è un film d'azione,potrebbe essere un thriller,un western,un noir;ha due registi (Paul "Ginger prince" Scholes e Michael Carrick),o uno solo, a seconda dei casi,ha tanti attori molto bravi e una star capricciosa ma emozionante,Cristiano Ronaldo.Ecco,"Il mucchio selvaggio" lo vedo bene come metafora dello United,soprattutto per questa sfortunata partita.Ad un certo punto Tevez e Rooney hanno incrociato gli sguardi come Pike Bishop e Dutch,e nei loro visi si leggeva inquivocabilmente la morte:morte sportiva,s'intende.Intanto i due registi avevano perso il controllo delle riprese:Scholes era impegnato ad azzoppare i giocatori del Barcellona,Carrick invece aveva lo sguardo perso nel vuoto,sembrava un bambino che vede per la prima volta una macchina da presa,o un campo di calcio,che è la stessa cosa.Mentre lui balbettava gli attori recitavano per conto loro,stravolgendo le battute dello sceneggiatore Ferguson,le star latitavano,e il maghetto gallese,il mio prediletto Ryan Giggs,aveva perso la bacchetta magica:la commedia prevista dopo poco tempo è diventata tragedia,e ha raggiunto l'apice del grottesco quando un giocatore che non arriva al metro e settanta ha buggerato due colossi segnando la rete "definitiva".A quel punto mancavano venti minuti al termine del film ma la fine era già nota,e io ho impiegato quel lasso di tempo galleggiando in un limbo indefinibile.Ma no,no...Il vero significato dello sport è "imparare la sconfitta",rendersi conto dei propri limiti per riuscire a superarli:la morte sportiva è bella perchè ti consente,quasi sempre,una rinascita.Dopo un film che va male,se ne può subito girare uno migliore...
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reiver
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martedì 2 giugno 2009
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"lost" in space
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Vi siete mai chiesti se i fratelli Warner,negli anni '40,quando il loro impero prendeva forma,avrebbero mai pensato che una landa desolata,posta su uno dei versanti peggiori del mio amato vulcano (l'Etna),avrebbe un giorno ospitato un "villaggio virtuale" col loro nome?No,credo di no...Erano intelligenti,previdenti,avidi,aguzzini al punto da angariare Errol Flynn e costringere Bogart per anni in ruoli ridicoli,ma questo non avrebbero potuto prevederlo.Il Warner Village di Etnapolis ha molti lati belli:per esempio,la ragazza che mi ha fatto i biglietti,splendido sorriso (opportunamente stimolato)...E poi servizi ultramoderni,sale fantascientifiche,così diverse dai vecchi cinema liberty di Catania:una cornice adeguata per la resurrezione di "Star Trek" ,se si esclude una sequenza pubblicitaria lunga mezz'ora che quasi mi stava facendo alzare e andare via.
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Vi siete mai chiesti se i fratelli Warner,negli anni '40,quando il loro impero prendeva forma,avrebbero mai pensato che una landa desolata,posta su uno dei versanti peggiori del mio amato vulcano (l'Etna),avrebbe un giorno ospitato un "villaggio virtuale" col loro nome?No,credo di no...Erano intelligenti,previdenti,avidi,aguzzini al punto da angariare Errol Flynn e costringere Bogart per anni in ruoli ridicoli,ma questo non avrebbero potuto prevederlo.Il Warner Village di Etnapolis ha molti lati belli:per esempio,la ragazza che mi ha fatto i biglietti,splendido sorriso (opportunamente stimolato)...E poi servizi ultramoderni,sale fantascientifiche,così diverse dai vecchi cinema liberty di Catania:una cornice adeguata per la resurrezione di "Star Trek" ,se si esclude una sequenza pubblicitaria lunga mezz'ora che quasi mi stava facendo alzare e andare via.Ma non potevo farlo:insomma,stiamo parlando di "Star Trek",un evento della cultura popolare,che anche un appassionato "normale" di S-F come me seguiva con interesse.Il fascino dell'ignoto,l'amore per l'avventura,dei personaggi memorabili (il capitano Kirk,moderno Ulisse,o Spock,rappresentazione della razionalità pura,spesso in contrasto con l'irruenza istintuale del comandante) e soprattutto la fantasia del creatore della serie,Gene Roddenberry,verso il quale tutti coloro che hanno usato anche solo per un minuto l'immaginazione a fini creativi dovrebbero rivolgere un inchino di deferenza.Ora,quando escono questi film in me prevale quasi sempre il timore,specialmente dopo "Starsky e Hutch",inguardabile parodia di uno splendido serial;e il nome di Abrams non mi rassicurava affatto,vista la dicotomia tra il misterioso "Lost" e lo strambo e confusionario "Cloverfield".Ma la visione mi ha lasciato soddisfatto,non del tutto ma in buona parte almeno si.Alle sequenze action,che rovinano le orecchie e confondono la mente,ormai mi sto abituando,anche se osservare le facce esaltate di certi tipi che si sollazzano con questa roba mi lascia ancora oggi stupito:la mamma degli idioti è sempre incinta.A parte questo,il mio pollice è alzato.I giovani protagonisti sono molto bravi,non commettono l'errore di prendere sottogamba l'impegno e riproducono i caratteri originali con verve e naturalezza,anche perchè serviti da una buona sceneggiatura.Abrams,si diceva in precedenza,è ossessionato dai paradossi temporali,ampiamente usati anche in "Lost":qui l'utilizzo del viaggio nel tempo non è un pretesto,nè una via di fuga dovuta al panico da "foglio-bianco-dello-scrittore".No,è un invenzione intelligente che,oltre a permettere la presenza quasi commovente di Leonard Nimoy,offe lo spunto per quel "nuovo inizio" di cui parla il titolo.Intendiamoci,un vero seguace del telefilm difficilmente sfuggirà da paragoni scomodi,e su tutti i piani che non siano gli effetti speciali e sonori il vecchio Star Trek,con la presenza magnetica di William Shatner,la maschera di Nimoy,la burbera umanità del dottor McCoy,è ancora di un'altra categoria.A volte però è stucchevole compiere certi esercizi teorici,farebbero dimenticare di aver assistito ad un film godibile e intelligente.Quando sono uscito dal cinema era già l'una di notte,avevo una fame atavica,quasi "vulcaniana",ma la pellicola mi aveva messo di buonumore,così ho glissato sul fatto che tutti i ristoranti erano già chiusi:sono salito sulla mia navicella spaziale,ho acceso i motori a velocità di curvatura e mi sono diretto sul pianeta più vicino...
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