Io sono l'amore

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Un film di Luca Guadagnino. Con Tilda Swinton, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Delbono.
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Commedia, Ratings: Kids+16, durata 120 min. - Italia 2009. - Mikado Film uscita venerdì 19 marzo 2010. MYMONETRO Io sono l'amore * * 1/2 - - valutazione media: 2,70 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
irontato giovedì 25 novembre 2010
coraggiosa tilda swinton Valutazione 3 stelle su cinque
60%
No
40%


Di questo film mi è piaciuta soprattutto la fotografia che,anche se a tratti indugia su particolari poco interessanti,ritrae una bella Milano innevata e una bella liguria baciata dal sole.Adoro la bellezza spigolosa di Tilda Swinton e i panni della signora borghese gli si addicono molto.Trovo che sia stata coraggiosa nell'accettarre questo ruolo e non solo per le scene di  sesso che lasciano poco all'imaginazione.Detto questo la pellicola non è certo esente da pecche qualche personaggio è talmente conforme ai luoghi comuni da rasentare la caricatura e a tratti si son fatti salti mortali per far quadrare il cerchio e rendere credibile la storia.La scena iniziale della cena in famiglia e lungha e un pò noiosa ma poi si prende una buona piega e la visione non è spiacevole pur non trattandosi di un capolavoro. [+]

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kronos sabato 2 ottobre 2010
interessante melodramma viscontiano Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Entusiasmi perfino eccessivi, specialmente nel mondo anglosassone, e stroncature feroci, soprattutto in Italia, hanno accompagnato l'ultima fatica di Luca Guadagnino e, come spesso capita, entrambe le fazioni eccedono. Eccede chi vede in "Io sono l'amore" un oasi nel -presunto- deserto del cinema italiano odierno: l'opera non è esente da incongruenze e ingenuità narrative, oltre che da interpretazioni diseguali (superlativa Tilda Swinton, poco incisivi Delbono e Gabbriellini). Ma eccede anche chi giudica fallimentare la pellicola, probabilmente accecato da provincialismo e disattenzione: Guadagnino ha allestito un elegante, curatissimo melodramma che occhieggia senza supponenza a Visconti, ottenendo un risultato evidentemente acrono e apolide. [+]

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nalipa mercoledì 22 settembre 2010
gruppo di famiglia in in freddissimo ... Valutazione 4 stelle su cinque
61%
No
39%

interno alto borghese.
Un film poco italiano, molto ambizioso... ho pensato a tratti a Visconti e Antonioni.
Bravissima la Swinton.

Da vedere

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astromelia martedì 27 luglio 2010
interessante...a metà Valutazione 3 stelle su cinque
44%
No
56%

per me il film prende l'avvio dal primo incontro tra la Swinton e il ragazzo,bella la fotografia,audace la nudità totale dell'attrice che non ti aspetteresti,tutto sommato lo rivedrò.....

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renato volpone martedì 20 luglio 2010
che tristezza Valutazione 1 stelle su cinque
32%
No
68%

film brutto, assolutamente inutile, e tristemente ridondante

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zadie73 giovedì 15 luglio 2010
mah! Valutazione 0 stelle su cinque
44%
No
56%

Per me questa è l'opera di un pazzo

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cannedcat giovedì 24 giugno 2010
una borghesia totalmente inventata Valutazione 1 stelle su cinque
45%
No
55%

Nemmeno l'iconica Swinton puà giustificare un tale spreco di pellicola. Un'alta borghesia milanese che non esiste nemmeno fra quelle dinastie industriali, quelle che "fanno onore all'Italia" finchè non falliscono lasciando banche con buchi giganteschi e operai in mezzo alla strada. Ma si sa, l'Italia è un paese che non vuole parlare di se, si fa troppo schifo.

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domenico a venerdì 26 marzo 2010
un film non è un documentario d'interni Valutazione 1 stelle su cinque
46%
No
54%

Nel film “ Io sono l’amore “ ci sono gli stilemi del suo cinema ma forse proprio perché è un “ suo “ film si è così innamorato della storia da diventare il David Hamilton di un melodramma borghese. Sui titoli di testa una serie di inquadrature di Milano sotto la neve che per stile ricordano il cinema italiano degli anni Sessanta, tra Zurlini e Lattuada. Invece il film inizia con la preparazione di un pranzo di compleanno del vecchio patriarca Recchi, grande industriale della seta e alto borghese, come potremmo immaginare della famiglia Agnelli o giù di lì. Splendida villa, governanti, cuochi, camerieri, grande cucina, splendido salone e meravigliosi angoli, specchi, fiori, quadri, e una famiglia perfetta nella sua freddezza quasi algida. [+]

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serves giovedì 25 marzo 2010
ricominciamo daccapo Valutazione 0 stelle su cinque
30%
No
70%

Guardando il film si ha la sensazione di essere al cinema, e non è facile in un paese come l'italia che ha molta produzione demenziale. Però questo, che non è un bel film, o per lo meno un film con una grande regia e una grande sceneggiatura, permette di apprezzare invece il lavoro dell'attore, il suo linguaggio elementare. Ci sono tanti errori tante cose fatte con poco gusto e una mano pesante, ma ben vengano film di questo tipo. Mi sembra un buon punto di partenza per ripartire daccapo. Mi rifiuto di pensare che il cinema d'autore sia sorrentino o garrone, o il cinema popolare muccino e moccia o altri. Mi sento male solo a pensarlo. Spero che il prossimo lo giri meglio e che racconti cose che gli sono più vicino, mondi così inutili e lontani non ci servono. [+]

[+] ricominciare mi sembra un buon sistema (di adri19)
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paride86 martedì 23 marzo 2010
mmaliante Valutazione 4 stelle su cinque
62%
No
38%

Se Guadagnino voleva fare del suo film una saga familiare allora il tentativo è sicuramente fallito. Le psicologie dei personaggi sono poco approfondite o pressoché nulle, l'intreccio delle storie è poco significativo e il discorso sulle disuguaglianze di classe è appena accennato. Se invece l'obiettivo era fare un ritratto impressionista di una famiglia altoborghese e, in particolare, della rinascita di una donna di mezz'età, allora Guadagnino ha fatto centro.
"Io sono l'amore", nonostante le sue imperfezioni registiche - l'alternanza di inquadrature a camera fissa e zoom non è proprio originale e gradevole - è un affascinante film descrittivo e sa disegnare - attenzione, disegnare e non raccontare - un affresco di famiglia con stile e grazia. [+]

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