Anno | 2009 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Regia di | Stefano Reali |
Attori | Kaspar Capparoni, Gioia Spaziani, Roberto Farnesi, Giovanna Ralli, Brando Pacitto Anna Safroncik, Jacopo Cullin, Pino Ammendola, Cosimo Cinieri, Michele Gammino, Alberto Gimignani, Marco Guadagno, Andrea Quartana, Silvia Gavarotti. |
MYmonetro | 2,63 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 gennaio 2011
Alla notizia della morte improvvisa di Valerio, vecchio amico d'infanzia, Luca Ferri parte da New York, dove vive ormai da anni, per tornare nel piccolo borgo di Poggio Sant'Angelo.
CONSIGLIATO NÌ
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Alla notizia della morte improvvisa di Valerio, vecchio amico d'infanzia, Luca Ferri parte da New York, dove vive ormai da anni, per tornare nel piccolo borgo di Poggio Sant'Angelo. Sospende gli impegni di lavoro che lo attendono a Parigi e si occupa di scoprire la causa della morte di Valerio, probabilmente vittima di speculazioni edilizie che avrebbero interessato il suo maneggio andato in fiamme. Mentre si prende cura di un cavallo rimasto ferito nell'incendio, riscopre la passione per Barbara e per il piccolo Lorenzo, moglie e figlio del suo amico, e mette in discussione se stesso. Fino alla rivoluzione finale.
Come nel film a cui si ispira, L'uomo che sussurrava ai cavalli, la fiction scritta e diretta da Stefano Reali parte da un incidente che mette a dura prova la vita degli abitanti di un piccolo angolo rurale. Come Robert Redford, anche Kaspar Capparoni ama gli animali e decide di far guarire Freccia, il cavallo rimasto ferito nell'incendio in cui ha perso la vita Valerio.
L'atmosfera che si respira durante la visione della storia è romantica al punto da rendere innocui i pittoreschi personaggi che ruotano attorno ai protagonisti. La schiera di ingenui campagnoli che circondano la casa di Luca è solo una rappresentazione edulcorata di un'umanità rimasta attaccata ai ritmi della natura. L'idilliaca apparenza nasconde infatti qualche segreto duro da mandare giù. Quando il mistero della morte di Valerio si intreccia con le mire dei truffaldini imprenditori venuti da poco a investire sul meraviglioso terreno sulle sponde del lago, la narrazione vira in giallo. Così i sentimenti si mescolano sapientemente alle indagini investigative alla ricerca di un colpevole. Merito di un cast di qualità e di una sceneggiatura equilibrata che non accelera, né si ferma, ma segue, anch'essa, il ritmo naturale del corso delle cose, la storia non annoia mai lo spettatore. E anche se a momenti sospiriamo amaramente perché ci imbattiamo in alcune approssimazioni registiche, qualche sguardo languido di troppo e un finale eccessivamente perfetto che mette a posto tutti i conflitti, non possiamo fare a meno di ammettere che la 'favola' di Luca ci lascia un bel ricordo. Senza troppe pretese, con una buona dose di semplicità.
molto bello....semplice,pulito,vero,e' da tempo che non se ne vedevano!!...oggi i registi sono impegnati su trame di mafia,polizieschi,politica,droga....cose che drammaticamente viviamo nella realta' di tutti i giorni e che per un po' vogliamo dimenticare,invece, AL DI LA' DEL LAGO ci ha fatto sognare..ci ha permesso di ricordare anche quelle realta'pure,quella genuinita' che oggi abbiamo dimenticato!..musi [...] Vai alla recensione »