Amore & altri crimini

Film 2008 | Drammatico,

Regia di Stefan Arsenijevic. Un film con Anica Dobra, Vuk Kostic, Milena Dravic, Fedja Stojanovic, Hanna Schwamborn. Cast completo Titolo originale: Ljubav i drugi zlocini. Genere Drammatico, - Serbia, Germania, Austria, Slovenia, 2008, Uscita cinema venerdì 12 giugno 2009 distribuito da Ripley's Film. - MYmonetro 3,03 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 23 ottobre 2009

La trentenne Anica, compagna di un pericoloso boss, Milutin, decide di cambiare vita e di lasciare il paese. In Italia al Box Office Amore & altri crimini ha incassato 91,8 mila euro .

Consigliato sì!
3,03/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,88
PUBBLICO 3,20
CONSIGLIATO SÌ
Rarefatta rappresentazione popolare nella Belgrado post Milosevic.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 12 giugno 2009
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 12 giugno 2009

Anica vive a Belgrado da troppo tempo e vuole andare lontano in cerca di un nuovo destino. Legata sentimentalmente a Milutin, boss del quartiere e usuraio mesto con figlia autistica a carico, Anica trascorre la sua ultima giornata nel quartiere dove è nata e dove vivono le uniche persone che abbia mai amato: la vecchia nonna senza più memoria in ospizio, l'amica trasandata che gestisce un chiosco alimentare e un marito delinquente, e Stanislav, un giovane uomo, braccio destro di Milutin. Il ragazzo, segretamente innamorato della donna, ha deciso di dichiararsi e di fuggire insieme a lei dentro una fredda notte di inverno.
Aveva ventitrè anni, Stefan Arsenijevic mentre cadeva il mandato di Slobodan Milosevic, presidente della Serbia accusato di crimini contro l'umanità, per questa ragione il suo sguardo sulle persone, sulle cose, sui luoghi e sul suo Paese non è mai distaccato. Dopo il cortometraggio (A)torsion, premiato con l'Orso d'Argento e una nomination agli Oscar, il regista serbo debutta in lungo e riafferma una professionalità intransigente, che non ha bisogno di soluzioni a effetto per impressionare e che esprime la sua dolente e misurata partecipazione attraverso l'assoluta immobilità.
Amore & altri crimini racconta l'ultimo giorno a Belgrado di una donna che ha deciso di lasciarsi alle spalle un passato, personale e storico, ingombrante. La macchina da presa di Arsenijevic si ferma strada facendo con la protagonista a guardare la vita dei personaggi, entrando negli appartamenti "occidentalizzati", nei bar, nei cortili, nei ristoranti dove si cantano vecchie canzoni per avventori stanchi. L'autore procede a una riduzione rasoterra del punto di vista che (ri)dimensiona tutto il film (durata, messa in scena, interpretazione) e sembra adeguare quello che oggi osserva in prima persona a un io piccolo (il quartiere di Belgrado dove è nato Arsenijevic) sovrastato dal mondo e dalla storia.
Da questa prospettiva profondamente affettiva e antimitica, Amore & altri crimini non tenta l'approfondimento storico o il confronto politico, piuttosto l'intreccio di una trama intorno ai rapporti interpersonali e sentimentali dell'umanità rappresentata attraverso un modello di narrazione rarefatto. Dramma e commedia si muovono e agiscono dentro e fuori dalle mura domestiche, dove la protagonista, alter ego del regista, ha il coraggio di muovere le acque stagnanti del presente. Anica, creatura bionda e nostalgica, è paradigma di resistenza nella Serbia odierna, che sembra aver individuato nella rimozione (l'inaugurazione dell'ipermercato) la scorciatoia per il progresso.
Sulle note di "Amado mio" e dentro al grigiore disperato dell'ambiente che accoglie una laica rappresentazione popolare, soltanto Anica cercherà una via di sopravvivenza e un riscatto da un mondo a grado zero. I protagonisti maschili, pure investiti da ridestamenti improvvisi, scivoleranno verso impraticabili deviazioni, e la loro sopportazione (per amore di una madre o di una figlia) diventerà un atto di coraggio. Resteranno a terra a guardare volare l'aereo di Anica, "feriti" e impossibilitati a uscire dal sé per pervadere l'altro: la donna, la storia.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 11 giugno 2009
dario carta

"Amore & altri crimini" racconta un solo giorno della vita di una donna irrealizzata ed infelice,che progetta quello che migliaia di persone hanno sperato di fare:la fuga dal proprio Paese,la Serbia contemporanea,terra arida di promesse e speranze. L'aggancio di ogni singolo evento che accade in questa manciata di ore con la dimensione del tempo che trascorre,è messo in evidenza nelle immagini che [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 aprile 2011
nonnetti

la critica in testa di mm è troppo chirurgica per quanto mi riguarda, che mal si adatta a descrivere il lirismo sotteso da un velatissimo humor nero (sempre sul punto di implodere), da questi palazzi che toccano quasi il cielo, imbevuti dal grigio e domicilio di caratterizzazioni al limite del reale. un cinema di un realismo sociale ed un cinema degli sguardi.

giovedì 18 giugno 2009
turtle05

Sono sostanzialmente d'accordo con quanto espresso nella recensione. Mi spiace però far presente che la canzone che viene insistentemente proposta non è "Amado mio" ma "Besame mucho". Non è una gran mancanza, ma quando la madre del ragazzo canta nello squallido risporante ripetendo all'infinito la canzone, la stessa non può che rimanere nella mente e nel cuore.

martedì 8 dicembre 2009
Luanaa

A mio avviso il film è troppo costruito ed è lento.Ma ci sono scene efficaci e dialoghi scarni ed essenziali soprattutto tra la "coppia" della donna che fugge ( non ci viene detto dove,in quanto viene sottolineato solo il gesto; l'azione) e del ragazzo che resta, forse per non abbandonare la madre psichicamente fragilissima.Ma anche perchè non in grado di concretizzare un amore sempre e solo sognato [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 agosto 2009
astromelia

a vedere certi film dove le ambientazioni e il degrado sovrastano le storie,si sprofonda insieme a loro insomma, certe realtà si conoscono ma a vederle non fa certo bene al cuore, film non adatto ai depressi.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Benvenuta la rivelazione di questo regista serbo nato nel ' 77. Sulla scacchiera di un quartiere di Belgrado degradato dalla malavita, la storia si snoda sull' arco di una sola giornata. Anica, che è russa, è la pupa del piccolo gangster Milutin, amareggiato dal ricordo di un amore perduto. Gli vuole bene ma ha deciso di troncare, di rubare la cassa dello scalcinato e losco centro benessere gestito [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Sapessi come è strano sentirsi innamorati nella Belgrado post Milosevic e post bellica, in una fatiscente periferia di palazzoni all'ombra dei quali fa i suoi affari la mala di quartiere, sopravvivendo sulle tangenti di bottegai in procinto di venir cancellati dagli ipermercati. Consapevole che presto saranno i veri big a guidare i giochi, Milutin è un boss maturo e malinconico, assorbito ormai nei [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Il titolo sembra quasi un gioco e anche una divertita provocazione. Infatti non è una storia d'amore il film del trentaduenne regista serbo Stefan Arsenivivjc, che nelle sale italiane arriva in coda di stagione, a due anni dalla presentazione alla Berlinale. E neppure un gangster movie, non soltanto almeno anche se i due aspetti si mescolano, nella vita dei protagonisti.

Francesco Alò
Il Messaggero

Quando l'amante serba di un piccolo boss decide di non fare più la serva e scappare da quella vita ruvida e deprimente, tutto potrebbe aspettarsi tranne che trovare il giovane gangster spalla del capo giurarle amore eterno e tirarle fuori un mazzo di fiori dalla manica. Lei si chiama Anica (Anica Dobra: una fantastica nuova Hanna Schygulla), lui Stanislav (Vuk Kostic: dolcissimo).

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Impiegato in un'impresa di pompe funebri, sognava la fuga verso la grande città. Un filo che non si poteva recidere lo teneva però incollato al suo presente senza futuro: nemmeno l'amore per una dolce ragazza bionda (Julie Christie) riusciva a farlo partire. Momenti emozionanti del glorioso free cinema inglese, che sembrano riecheggiare in Amore & altri crimini, dell'esordiente serbo Stefan Arsenijevic. Da [...] Vai alla recensione »

Dario Zonta
L'Unità

Il più modesto esempio di cinema europeo medio vuole che i film siano indistinti quanto le nazionalità che li hanno prodotti. C'è una non dichiarata strategia «comunitaria» che tende a seppellire le differenze cinematografiche nazionali sotto una coltre qualitativa media, controllata ed estendibile. Ci sono film spagnoli che potrebbero essere francesi, film italiani che potrebbero essere tedeschi, [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Nei cinema delle metropoli, e solo in quelli, a fine primavera, approdano gli scampoli che vecchi festival non sono bastati a lanciare. Passato per quello di Berlino, non è dei peggiori il belgradese, nevoso, Amore & altri crimini di Stefan Arsenijevic. Se vi piacciono le storie tristi, di quella tristezza slava profonda che può convertirsi in euforia sfrenata, questa storia di periferia, di un paio [...] Vai alla recensione »

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