giuseppe contarino
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mercoledì 16 aprile 2008
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una lezione di vita e di cinema. . .
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Si abusa fin troppo spesso del termine capolavoro, ma mai come in questo caso il suo utilizzo è stato più azzeccato. Juno non è semplicemente un film, ma una lezione di cinema, e di vita. E' una lezione di cinema per un motivo tanto semplice quanto straordinario: è l'emblema del film perfetto. Ottimo cast, ottima sceneggiatura, ottima colonna sonora, suprema fotografia. Juno colpisce sin dal primo fotogramma. Ha la rarissima capacità di riuscire a strappare lo spettatore dalla sua comoda poltrona del cinema e di scaraventarlo all'interno del film stesso. Bastano pochissimi minuti per affezzionarsi ai personaggi, ognuno dei quali è perfettamente caratterizzato,ognuno dei quali ha una personalità davvero particolare, spesso da fumetto, ma mai da caricatura.
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Si abusa fin troppo spesso del termine capolavoro, ma mai come in questo caso il suo utilizzo è stato più azzeccato. Juno non è semplicemente un film, ma una lezione di cinema, e di vita. E' una lezione di cinema per un motivo tanto semplice quanto straordinario: è l'emblema del film perfetto. Ottimo cast, ottima sceneggiatura, ottima colonna sonora, suprema fotografia. Juno colpisce sin dal primo fotogramma. Ha la rarissima capacità di riuscire a strappare lo spettatore dalla sua comoda poltrona del cinema e di scaraventarlo all'interno del film stesso. Bastano pochissimi minuti per affezzionarsi ai personaggi, ognuno dei quali è perfettamente caratterizzato,ognuno dei quali ha una personalità davvero particolare, spesso da fumetto, ma mai da caricatura. La straordinaria Ellen Page è così vera da dare allo spettatore la sensazione di conoscere Juno da sempre. Ma Ellen Page non ha dato al suo personaggio "soltanto" un volto e una personalità ineguagliabili, ha fatto molto di più: le ha dato anche l'anima. E'impossibile non affezzionarsi alla forte e al contempo tenera Juno, che decisa ad abortire cambia idea quando viene a sapere che il bambino che porta in grembo potrebbe già avere le unghie. Ecco la lezione di vita; aggrapparsi ad essa a partire dai suoi aspetti che possono sembrarci più banali e futili. Juno ama la vita, e decide di affrontare la sfida di una difficile e prematura gravidanza forse proprio per questo. E' una piccola grande donna, che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori, destinati ad amarla per sempre. Sei grande, Juno...
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(di ismene)
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igor
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mercoledì 16 aprile 2008
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juno, jojo, junior, giugno!??!?!?
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deh, fa caà... l'ho visto per sbaglio...
dopo i primi 10 minuti ti sembra di aver già visto tutto il film e sai già come finisce.
io almeno l'ho guardato, gli altri dormivano.
[+] junega...juno si, ma 'na sega!
(di dario argento)
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(di anonimo183219)
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giulia
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mercoledì 16 aprile 2008
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tenero e dolce come il pancione delle donne
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Pochi film sono come "Juno". Pochi sanno parlare con poche semplici parole al cuore delle donne e degli uomini. Le prime verranno pervase dal primordiale istinto materno, i secondi si inteneriranno nel guardare un tenerissimo pancione sul corpo e sul viso di un'adolescente, senza badare alle conseguenze devastanti di una maternità prematura. Tema delicato, rafforzato anche dalla trasversale decisione dell'adozione, ma tutto assolutamente fresco, tenero e dolce come solo un bambino può essere e può far sentire un adulto. Ecco qual è la forza di Juno espressiva di Juno: rendere assolutamente semplice e spensierato un evento che coglie impreparate molte giovani(e non)donne. Tutto è raccontato da una sceneggiatura semplice, tratta in gran parte dal linguaggio corrente degli adolescenti, da tinte tenui e da una colonna sonora che è una dolce ninna-nanna in stile country.
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Pochi film sono come "Juno". Pochi sanno parlare con poche semplici parole al cuore delle donne e degli uomini. Le prime verranno pervase dal primordiale istinto materno, i secondi si inteneriranno nel guardare un tenerissimo pancione sul corpo e sul viso di un'adolescente, senza badare alle conseguenze devastanti di una maternità prematura. Tema delicato, rafforzato anche dalla trasversale decisione dell'adozione, ma tutto assolutamente fresco, tenero e dolce come solo un bambino può essere e può far sentire un adulto. Ecco qual è la forza di Juno espressiva di Juno: rendere assolutamente semplice e spensierato un evento che coglie impreparate molte giovani(e non)donne. Tutto è raccontato da una sceneggiatura semplice, tratta in gran parte dal linguaggio corrente degli adolescenti, da tinte tenui e da una colonna sonora che è una dolce ninna-nanna in stile country. Juno ha la forza prepotente di una vita che sta per affacciarsi al mondo, ma allo stesso tempo la dolcezza infinita del primo vagito di un neonato. Non si può restare indifferenti e pensare almeno per un attimo che la bellezza della vita sta nella semplicità. Come quella del sorriso di un bambino. Juno è un emolliente dell'anima, una breve ma intensa panacea dal frenetismo della quotidianità.
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hokkio
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martedì 15 aprile 2008
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bello ma................
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Bello ma due cose non mi sono piaciute :
1 Linguaggio troppo volgare e troppo slang( si dice cosi') quasi da cartone animato, lo so che sembro fuori della realta' ma di 16enni ne ascolto e non hanno sempre parole spinte in bocca spesso nn le hanno per nulla.
2 mi sono stancato di film dove gli adolescenti sono sempre migliori dei più grandi, nella realta' purtroppo non è così, ma fa fine attribuire un atteggiamento maturo in un adolescente che vive la vita come un adulto che a sua volta spesso si rifiuta di viverla. Basta! quando vedrò un film sull'ignoranza e arroganza di una gioventù senza ideali cambiero' idea.
Dopo tutto questo il film è bello, scritto e diretto bene con una regia e una trama brillante, da vedere assolutamente.
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ciccio capozzi
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lunedì 14 aprile 2008
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l’autonomia consapevole delle scelte di una donna
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Juno è una quindicenne che resta incinta. Decide di non abortire e di dare il figlio ad una coppia che lo desideri, e che sia in grado di dargli affetto. Pluricadidato agli Oscar 08, ha vinto quello per la migliore sceneggiatura originale, di un’esordiente, Diablo Cody, che in realtà si chiama Brook Boosey: e non c’è dubbio che questa sia uno dei suoi punti di forza. L’altro è l’attrice protagonista, in realtà ventunenne, E.Page. Il suo personaggio è un insieme di freschezza adolescenziale , tenera, ma non indifesa ingenuità, energia, intelligenza e senso autoironico, che non le viene mai meno. La regia (del figlio di Ivan Reitman), ha ben amalgamato i diversi spunti insoliti, assicurando un’atmosfera narrativa intelligentemente in bilico tra la commedia adolescenziale, e lo spaccato intergenerazionale, nonchè un efficace, svelto, ma attento spaccato di sonnolenta realtà provinciale.
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Juno è una quindicenne che resta incinta. Decide di non abortire e di dare il figlio ad una coppia che lo desideri, e che sia in grado di dargli affetto. Pluricadidato agli Oscar 08, ha vinto quello per la migliore sceneggiatura originale, di un’esordiente, Diablo Cody, che in realtà si chiama Brook Boosey: e non c’è dubbio che questa sia uno dei suoi punti di forza. L’altro è l’attrice protagonista, in realtà ventunenne, E.Page. Il suo personaggio è un insieme di freschezza adolescenziale , tenera, ma non indifesa ingenuità, energia, intelligenza e senso autoironico, che non le viene mai meno. La regia (del figlio di Ivan Reitman), ha ben amalgamato i diversi spunti insoliti, assicurando un’atmosfera narrativa intelligentemente in bilico tra la commedia adolescenziale, e lo spaccato intergenerazionale, nonchè un efficace, svelto, ma attento spaccato di sonnolenta realtà provinciale. E’ stato presentato come film “antiabortista”. Si: la ragazza decide di non abortire; ma con l’identica sicurezza, d’accordo con i saggi genitori, decide di “dare in affidamento” per sempre suo figlio, perdendo ogni titolo alla stato di madre. Mentre invece è un’opera che riflette, autobiograficamente per la sceneggiatrice, fuori dagli schemi, sull’autonomia consapevole che deve caratterizzare le scelte di una donna, a partire dalla giovanissima età. Il film sfiora la drammaticità insita in questa angolatura. Ma la rende più efficace, perché ce la presenta in un clima da commedia: mi riferisco sia alla solitudine di Juno, che vive questa fase con ovvia difficoltà; ma soprattutto all’aspirante madre. L’impossibilità di questa di avere figli, ha generato un desiderio di averne, che è diventato quasi un’ossessione, tale da spaventare il marito; ma non la fa demordere da questo struggimento disperato. L’interpretazione che ne dà J. “Alias” Garner è da manuale per la sua composta, ma dolorosa intensità. Al suo dramma fa da specchio la pochezza adolescenziale del marito, che “gioca” ancora con i fumetti e la chitarra. Anche questo è un personaggio ben definito: ci è presentato come maturo, affascinante, in grado di colpire un’adolescente; ma in realtà è spaventato dalle difficoltà della vita. E la scelta di Juno, di affidare alla madre, lo stesso benché single, suo figlio, è in linea con la ricerca dell’autonomia. Ma fondata sul desiderio di ispirare le scelte di base su un reale amore, sincero e totale, com’è quello che la donna può nutrire per il figlio a lei affidato. Così sono ben curate tutte le altre figure di contorno, come il fidanzatino: la storia sentimentale tra lui e Juno è costruita con grande delicatezza e originalità, anche di commento musicale.
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jackch
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lunedì 14 aprile 2008
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"juno come la città in alaska?" <>
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Un film semplice, di una ragazzina che rifiuta l'aborto non per scelte ideologiche ma perchè è una realtà dolorosa fatta di centri assistenziali squallidi e moduli da compilare, e perchè in fondo nutre un affetto umano per la cosina che ha in pancia, che è tutt'altro che religioso. Un film carino girato molto bene, con una buona sceneggiatura e delle riprese che descrivono bene una provincia americana (oltre che umorismo, sottile ,, non invasivo ma c'è) e lo sguardo di Juno verso il mondo e del mondo verso il pancione di Juno che resta forse il vero cardine del film.Un aspetto carino è inoltre la colonna sonora,dal tono dimesso e un po'indie.
Proprio un bel film, prima di farlo schierare da una parte o dall'altra, sarebbe da guardare.
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Un film semplice, di una ragazzina che rifiuta l'aborto non per scelte ideologiche ma perchè è una realtà dolorosa fatta di centri assistenziali squallidi e moduli da compilare, e perchè in fondo nutre un affetto umano per la cosina che ha in pancia, che è tutt'altro che religioso. Un film carino girato molto bene, con una buona sceneggiatura e delle riprese che descrivono bene una provincia americana (oltre che umorismo, sottile ,, non invasivo ma c'è) e lo sguardo di Juno verso il mondo e del mondo verso il pancione di Juno che resta forse il vero cardine del film.Un aspetto carino è inoltre la colonna sonora,dal tono dimesso e un po'indie.
Proprio un bel film, prima di farlo schierare da una parte o dall'altra, sarebbe da guardare.
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pulce canterina
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domenica 13 aprile 2008
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intelligente e sincero/da non perdere
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Finalmente un film da non perdere. Disallineato e poco politically correct, potrebbe essere l'occasione per farci riflettere su come imparare a prendere la vita con responsabile semplicità. Un film sulla purezza di pensiero, che detta scelte chiare e mature; un film sulla verità profonda delle relazioni, sul significato dello stare insieme, come amici e non. Una denuncia della pochezza del "mondo dei grandi", del loro immaturo sogno di aver figli da riviste patinate, di un banale e stereotipato modo di concepire il sesso: ci voleva il cuore limpido di Juno per farci rimpiangere il nostro sguardo adolescente sul mondo.
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lily
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domenica 13 aprile 2008
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juno
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Complimenti al regista e al cast! Davvero bello il film!
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juno
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domenica 13 aprile 2008
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beeelloooo
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splendido!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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splendido!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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trudy
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sabato 12 aprile 2008
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l'amore... che questione spinosa!?
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carino mi sono tanto divertita e commossa, ma ritengo che il vero problema affrontato nel film sia la ricerca dell'amore che non sempre esiste tra due persone....anzi nella maggior parte delle coppie l'amore rimane una parola..
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