ivanajac
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giovedì 23 agosto 2007
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bello ed intenso
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Bella e intensa prima prova d’autore/regista/sceneggiatore di un 34 enne tedesco.
La vicenda ti attrae subito perché ti fa entrare immediatamente dentro una pagina di storia recente, drammatica e rimossa. Quanti di noi avevano chiaro che ancora a metà anni ‘80 nella civilissima Europa potesse esistere un regime così opprimente e spietato? Gli occhi azzurri e gelidi di una spia della Stasi ci costringono ad essere spie e osservatori della “vita degli altri”. Ma poi capisci che la vita spiata è in realtà a doppio o triplo gioco e che la stessa spia viene spiata anche da noi nella sua lenta evoluzione, nel suo lasciarsi attrarre dal “bene”, dai valori negati e controllati. L’arte, la musica, il teatro, l’amore, la dignità, l’opporsi al regime mettendo a repentaglio le proprie sicurezze.
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Bella e intensa prima prova d’autore/regista/sceneggiatore di un 34 enne tedesco.
La vicenda ti attrae subito perché ti fa entrare immediatamente dentro una pagina di storia recente, drammatica e rimossa. Quanti di noi avevano chiaro che ancora a metà anni ‘80 nella civilissima Europa potesse esistere un regime così opprimente e spietato? Gli occhi azzurri e gelidi di una spia della Stasi ci costringono ad essere spie e osservatori della “vita degli altri”. Ma poi capisci che la vita spiata è in realtà a doppio o triplo gioco e che la stessa spia viene spiata anche da noi nella sua lenta evoluzione, nel suo lasciarsi attrarre dal “bene”, dai valori negati e controllati. L’arte, la musica, il teatro, l’amore, la dignità, l’opporsi al regime mettendo a repentaglio le proprie sicurezze. Il grande fascino del valore della cultura e della piena dignità dell’esistenza sgretolano tutte le certezze politiche e ideologiche; il finale accelera i colpi di scena, fino ad arrivare alle splendide ed intense ultime scene, in cui lo “scambio” e la congiunzione tra le vite, un tempo divaricate, è avvenuto appieno e, anche a distanza, ci si intende tra uguali.
Ottima tensione narrativa, montaggio serrato, bella fotografia dai toni gelidi ed opachi.
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ghitri
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giovedì 16 agosto 2007
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un inno all'arte
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le lacrime che solcano il viso dello spietato agente nell'ascoltare la musica suonata per l'amico suicida, la curiosità nuova per quei libri ritenuti fino a poco prima pericolosi sono i primi segni di una " conversione" all'umanità, all'amore e alla coscienza civile.
L'arte, la senbilità dei protagonisti osservati diventa la molla di questa "conversione", di questa umanizzazione che arriverà fino al sacrificio personale.
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gabry
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domenica 12 agosto 2007
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ottimo esempio di cinema
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la recitazione sottotono del protagonista è magistrale
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luciferino
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martedì 7 agosto 2007
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l'arte cambia la vita
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io ebbi una storia d'amore prima della caduta del muro. La claustrofobia del film è autentica e il messagigo che l'arte può cambiare se non il mondo almeno i cuori dei più icnalliti agenti della Stasi è positivo nonostante l'angoscia. La fotografia e la recitazione sono eccellenti
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panzarita
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mercoledì 1 agosto 2007
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la gratitudine
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difficile fare un film così intenso e avvincente ambientandolo quasi completamente in interni.
bravissimi tutti, anche il cattivo capo del poliziotto della STASI e il collega imbranato che doveva ascoltare le registrazioni di giorno...
e soprattutto brividi quando si cercava la macchina da scrivere con il nastro rosso...
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paola
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lunedì 30 luglio 2007
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un regalo per l'anima
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Un film stupendo, pieno di emozione e di vera poesia. Un regalo per l’anima, che deve essere di esempio al nostro cinema moderno, spesso così pieno di effetti speciali, di violenza e di niente. La prova che si può creare suspense e comunicare messaggi forti senza indugiare nel macabro e senza scadere nel banale.
E’ con il cuore che parlo, il mio è un commento poco razionale ma pieno di gratitudine: gratitudine verso il regista, al quale auguro di continuare così, e verso il cast. Il mio pensiero va soprattutto a Ulrich Muehe, che alla fine della sua vita ci ha regalato un’interpretazione così intensa e indimenticabile. Di sicuro mi sarà sfuggito qualche dettaglio tecnico, e non ho certo le basi per valutare “artisticamente” un film, che andrebbe comunque valutato in seguito a una più attenta seconda visione.
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Un film stupendo, pieno di emozione e di vera poesia. Un regalo per l’anima, che deve essere di esempio al nostro cinema moderno, spesso così pieno di effetti speciali, di violenza e di niente. La prova che si può creare suspense e comunicare messaggi forti senza indugiare nel macabro e senza scadere nel banale.
E’ con il cuore che parlo, il mio è un commento poco razionale ma pieno di gratitudine: gratitudine verso il regista, al quale auguro di continuare così, e verso il cast. Il mio pensiero va soprattutto a Ulrich Muehe, che alla fine della sua vita ci ha regalato un’interpretazione così intensa e indimenticabile. Di sicuro mi sarà sfuggito qualche dettaglio tecnico, e non ho certo le basi per valutare “artisticamente” un film, che andrebbe comunque valutato in seguito a una più attenta seconda visione. Ma quello che ho dentro è l’emozione provata guardando quelle scene, sottolineate da una musica bellissima e struggente, in cui l’abbraccio tra lo scrittore e l’attrice pareva ancora più caldo e meraviglioso proprio per lo sfondo freddo e tragico sul quale veniva a trovarsi, e la sensazione che la bellezza e la poesia, la verità, la dimensione più profonda del nostro essere alla fine prevalgono.
Il finale ha strappato un applauso al pubblico, a volte un po’ freddo, della mia città, e in me ha lasciato un’amara dolcezza che mi accompagnerà per molto, molto tempo, difficile da spiegare…la sensazione che si prova quando fuori piove, e tu sei al sicuro.
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(di lojze)
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angiola
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domenica 29 luglio 2007
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l'arte può vincere l'ideologia e la paura
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splendida prova di attori, belli , intensi e coinvolgenti;
bellissimo lo sguardo del povero Muhe, certo già ammalato all'epoca delle riprese;
sceneggiatura asciutta, pulita;
fotografia specchio dell'anima;
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claudio
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venerdì 20 luglio 2007
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capolavoro
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grandissimo film, l'atmosfera che si respira guardandolo non lascia spazio a critiche sulla reale veridicità della costruzione realizzata, grande recitazione, grande effetto....
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mario
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giovedì 19 luglio 2007
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bellissimo
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Avete gia' detto tutto. Non ho nulla da aggiungere se non di andarlo a vedere perche' merita davvero.
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