Le vite degli altri

Guardando questo film sembra che la ddr, la STASI, il muro di Berlino e la vita spiata delle persone normali siano un'idea da romanzo, un'idea per un film, più che pezzi della nostra recentissima storia. E' troppo presto ancora, per descriverle con aria distaccata e manierista, per usarli come ambientazione ideale per una vicenda drammatica che ha a che fare con i valori e i sentimenti: si tratta di un'appropriazione indebita. A Berlino infatti, ci sono ancora oggi cantieri aperti per unire le due parti divise della città, ancora oggi! Chi fa un film sulle Berlino divise, deve pensare ai ragazzi di 18 anni di oggi che non si sentiti raccontare dai genitori che la Russia è una nazione chiusa in cui i suoi stessi cittadini non sono nemmeno liberi di muoversi e vengono spiati e controllati. [+]

Guardando questo film sembra che la ddr, la STASI, il muro di Berlino e la vita spiata delle persone normali siano un'idea da romanzo, un'idea per un film, più che pezzi della nostra recentissima storia. E' troppo presto ancora, per descriverle con aria distaccata e manierista, per usarli come ambientazione ideale per una vicenda drammatica che ha a che fare con i valori e i sentimenti: si tratta di un'appropriazione indebita. A Berlino infatti, ci sono ancora oggi cantieri aperti per unire le due parti divise della città, ancora oggi! Chi fa un film sulle Berlino divise, deve pensare ai ragazzi di 18 anni di oggi che non si sentiti raccontare dai genitori che la Russia è una nazione chiusa in cui i suoi stessi cittadini non sono nemmeno liberi di muoversi e vengono spiati e controllati. Che vivono in un paese in cui si fa fatica a trovare vestiti e cibo e che hanno metà delle loro famiglie in una Berlino libera e democratica (quella sì). Questo film ha lo stesso clima del romanzo "1984" di Orwell: quello di un mondo irreale, degenerato, del futuro. Non è giusto. Non è giusto far credere che non fosse così realmente e che non si tratta di un romanzo! Distaccato, opportunista, il tema della Berlino delle spie vicine di casa è usato per far cassetta, non per scuotere le coscienze. immorale. [-]

La storia di un agente che libera la sua parte buona attraverso un iter interiore che sfocia con l' ascolto di una sonata e con la lettura di una poesia di Brecht. La storia dell' agente coincide con il cambiamento totale dello stato come il regista ci suggerisce con la foto da deus ex machina di Gorbaciov. Apparte questo il film suggerisce molteplici spunti di pensiero su ciò che è stato il comunismo in germania e su come a volte si debba scegliere. Ogni personaggio attraversa così il suo piccolo iter iteriore che si compie per il drammaturgo nella presa di coscienza delle brutalità del regime ma che per la compagna(Martina Gedeck) si compie a metà, poichè non riesce a liberarsi del tutto degli orpelli più grandi che le ingombravano la coscienza.

Commovente e straordinario esempio di virtù e coraggio. E' un film veramente geniale e poetico!!! Non perdetelo....lo consiglio vivamente. Finalmente un ottimo film in circolazione. Questi sono i film che dovrebbero far vedere anche in TV . Ma quando????????????????

Che succede quando il tuo lavoro è spiare la vita degli altri? e quando la tua vita è un appartamento vuoto e un divano davanti a un televisore? e quando le vite degli altri diventano la tua vita? La risposta la dà questo splendido film di un giovane regista esordiente tedesco. Le vite degli altri è un film commovente ed angosciante allo stesso tempo, ma soprattutto avvincente. L'ambientazione è perfetta. Gli attori sono al top, soprattutto Ulrich Muhe. Il film è una riflessione sulla libertà, la dignità, l'umanità, l'arte, l'ambizione, il compromesso, l'amore, la dedizione, la solidarietà, la giustizia. Alla fine del film si è imparato qualcosa e si esce un tantino migliori. Da vedere assolutamente. [+]

Che succede quando il tuo lavoro è spiare la vita degli altri? e quando la tua vita è un appartamento vuoto e un divano davanti a un televisore? e quando le vite degli altri diventano la tua vita? La risposta la dà questo splendido film di un giovane regista esordiente tedesco. Le vite degli altri è un film commovente ed angosciante allo stesso tempo, ma soprattutto avvincente. L'ambientazione è perfetta. Gli attori sono al top, soprattutto Ulrich Muhe. Il film è una riflessione sulla libertà, la dignità, l'umanità, l'arte, l'ambizione, il compromesso, l'amore, la dedizione, la solidarietà, la giustizia. Alla fine del film si è imparato qualcosa e si esce un tantino migliori. Da vedere assolutamente. [-]

Entrare in un cinema senza sapere cosa si va a vedere, può riservare delle piacevoli sorprese: dopo i primi 10 minuti introduttivi in cui mi sono dovuta ambientare in un genere di film che ormai non si vedeva più da tempo, mi sono lasciata coinvolgere in questa storia avvincente, romantica e un po' surreale, con bravi attori che ho trovato semplici nella loro recitazione. Direi che il film è senz'altro da non perdere e, per gli amanti del genere, si versa pure qualche lacrimuccia. Un bel finale che riempie il cuore. Io ho riflettuto parecchio su quello che, per qualcuno, può essere stata la caduta del muro: la conquista della libertà....ma a quale prezzo?

A volte niente è come sembra e quando si assiste da un osservatorio privilegiato, può accadere che le vite degli altri diventino la nostra, allora si può cambiare e diventare buoni, ma quando non si è ne cattivi ne buoni, si è deboli e facili al tradimento. Solo compiendo un gesto estremo si può ottenere la redenzione. Giuseppe Mirabella

E' POSSIBILE CAMBIARE LE COSE NON NECESSARIAMENTE CON I CARROARMATI, MA CON LA VOGLIA DI COMBATTERE LE TIRANNIE. QUESTO FILM DOVREBBE ESSERE VISTO DALL INTERO PAESE. CERTO OGGI IN ITALIA E' ESAGERATO DEFINIRE IL NOSTRO SISTEMA TIRANNICO, MA SICUERAMENTE POU' AIUTARE A SMUOVERE LE COSCENZE DI UNA NAZIONE ORAMAI DA TROPPO TEMPO AVVEZZA A SUBIRE DI TUTTO SENZA LA MINIMIA REAZIONE

Un film che ti fa uscire con il sorriso sulle labbra dal cinema, coinvolgente dalla prima all'ultima scena con personaggi nettamente definiti nei loro eccessi come eroi di una tragedia. Cattivi perfetti e buoni perfetti. Toccante e commovente l'incontro tra la spia e l'arte, il drammaturgo, e come l'arte e solo l'arte in tutte le sue forme puo cambiare gli animi, aprire la mente e far diventare una cinica spia della Stasi un uomo dal cuore tenero.

...in ogni caso il film é bellissimo!!

massimiliano, esercitati un po' nell'arte della sintesi!!!